La collezione nasce dal bisogno di trasformare lo scorrere della propria esistenza in una serie di oggetti salvati dalla dispersione, o in una serie di righe scritte, cristallizzate, fuori dal flusso continuo dei pensieri.
Italo Calvino, Collezione di sabbia, 1984
I mercatini delle pulci si tengono in quasi in tutte le città d’Italia, per celebrare il vintage, allo scopo di ridare vita a oggetti ormai desueti, ma ancora fascinosi. Tanti sono gli amatori e i collezionisti che non perdono occasione di frequentare questi luoghi. Anche Catania ospita un animatissimo mercatino di questo genere. Sapete dove si trova?
Mobili e oggetti antichi, libri, bigiotteria, oggetti di antiquariato e collezionismo, vinili di tutti i generi musicali e vari articoli di modernariato, abbigliamento e molto altro animano le bancarelle del mercatino delle pulci, appuntamento immancabile di molti catanesi e non solo, ogni domenica mattina in pieno centro. La zona si veste di colori, si anima delle grida dei venditori, che espongono i loro prodotti fianco a fianco. Le bancarelle del mercatino delle pulci ravvivano l’asfalto lavico con merci di ogni tipo e colore. La gente guarda attenta, cerca un’occasione.
Il fascino del vintage
Nonostante viviamo in un tempo in cui per comprare basta un click, sono molti ancora coloro che prediligono questo canale per accaparrarsi la merce più particolare, curiosa e introvabile che stimola il desiderio o che risponde esattamente alle aspettative del collezionista. Si va per curiosità o per cercare l’oggetto unico e inaspettato, ma anche per rivivere l’atmosfera del tempo che fu, alla caccia di utensili che raccontano la storia di arti e mestieri ormai inesistenti. Da ormai alcuni anni, il vintage sta ritornando in auge con grande successo e rappresenta un amarcord per i più maturi e un nuovo mondo da scoprire per i giovani.
Il mercatino delle pulci nella zona del porto
Il mercatino è allestito a due passi dalla Cattedrale, tutte le domeniche presso Archi della Marina – Via Cardinale Dusmet, zona porto, dalle ore 06.00 alle ore 14.00. Qui è possibile trovare veramente di tutto. La scelta è ricca e interessante: mobili, ceramiche, prodotti di artigianato, ma anche libri e abbigliamento vintage, pellicce, scarpe, borse, cappelli, bijoux, giubbotti, quadri, suppellettili, lampadari, bomboniere, ecc. Il sito è anche facilmente raggiungibile grazie al trasporto pubblico e alla linea di bus dell’Amt, e accoglie anche un ampio parcheggio.
Varie location del mercatino delle pulci
Parte di queste bancarelle è attiva tutti i giorni nello slargo antistante la chiesa del Carmine, in piazza Carlo Alberto, nella famosissima Fera ‘o luni. o anche nel mercatino organizzato nei pressi di San Giuseppe la Rena, limitato a stand di varie forme d’artigianato e usato. Prima il vecchio mercatino delle Pulci si allestiva a Piazza Grenoble e via Ventimiglia. Successivamente tutto si spostò poi in Corso dei Martiri per approdare successivamente a Piazza Dante. Da un paio di mesi si è preferito organizzare il mercatino in questa zona abbastanza fruibile da tutti. C’è un piccolo mercatino delle pulci anche ad Ognina.
Un’occasione in più per conoscere Catania
Il pittoresco mercato permette di visitare il centro storico, conoscere le viuzze che attorniano la pescheria, i locali di Palazzo Biscari, i ristoranti e di prendere parte alle tante iniziative culturali allestite. E’ una zona a forte vocazione turistica che va ulteriormente valorizzata. Purtroppo l’area è preda di parcheggiatori e rivenditori abusivi, di merce rubata e rivenduta e di sporcizia, nonostante i tanti interventi.
Il Mercato delle Pulci di Catania: un’oasi di antiquartiato in città
Il Mercato delle Pulci è un significativo pezzo di storia della nostra città. Si trovano anche figure ormai diventate storiche, come chi vende i mobili di giunco o chi realizzava gli utensili per gli antichi mestieri. Il mercatino è frequentato da amatori che giungono qui da tutta la provincia e anche dalle altre città limitrofe. Se vi capita di essere liberi domenica mattina, fateci un salto, non vi pentirete di immergervi in un’atmosfera lontana e vicina allo stesso tempo, dove presente e passato convivono strettamente, tra tecnologia e tradizione per riscoprire la propria identità.
Foto copertina di Salvo Olimpo