Un’iniziativa, in occasione dell’8 marzo, tenutasi settimana scorsa presso la galleria della biblioteca comunale di via Sangiuliano. Qui ha trovato allestimento un’esposizione fotografica delle donne portatrici del pensiero della differenza sessuale. La mostra “Il cuore pensante delle donne per il cambio di civiltà” ha avuto un riscontro positivo, poiché è stata un contributo alla bellezza a Catania, in una città in cui c’è tanto bisogno di rivendicarla.
Presentazione dell’esposizione
Lo scorso 8 marzo, un giovedì pomeriggio, ha trovato apertura Il cuore pensante. Un momento in cui le donne della Ragnatela e della Città Felice, organizzatrici dell’iniziativa, hanno esposto la volontà di comunicare il pensiero femminista. Le relatrici si sono poi ognuna riferite a figure femminili che hanno loro ispirato la politica delle donne, nonché il come poter partire da sé.
Anna Di Salvo ha introdotto la presentazione della mostra, sostenendo che essa incarna il pensiero femminile che si traduce in pratica politica. Essa tende alla bellezza e a un altro modo di rapportarsi tra donne, le quali confrontandosi comprendono il loro potenziale, lo trasmettono e si sostengono. Anna ha ricordato che la donna per lei ispiratrice è Clara Jordan, filosofa femminista conosciuta per la sua capacità di mediare in politica. Mirella Clausi ha affermato che la mostra segue una linea ben precisa, ovvero il proseguimento del percorso del 25 novembre, con la passeggiata femminista del 25 novembre Her Story. Mirella ha ricordato il senso di comprensione sostenuto da Luisa Muraro, una delle principali teoriche sulla differenza sessuale.
Pina La Villa, col suo intervento, si è riferita a Grazia Livi coi suoi racconti di donne e ad Adriana Cavarero, filosofa e storica. Quest’ultima segue la filosofia della narrazione, sulla scia di Hannah Arendt, ispirandosi al suo pensiero. E’ la relazione con l’altro/a a definirci, perché se ne trae uno scambio per nutrire l’esistenza.
Il riferimento alla politica delle donne
La presentazione dell’esposizione Il cuore pensante è continuata con le considerazioni di Giusy Milazzo, ricordando che le donne riportate parlano di vita; il loro pensiero ha una sua storia. Ella ha ricordato la Città Felice, esistente da 30 anni, come nucleo della politica delle donne a Catania. Giusy inoltre ha citato Simone Weil per la sua capacità di incarnare la parola, ovvero di rendere concreto il pensiero.
Intervento di Lucia Andreano su Marie Cardinal, la scrittrice ispiratrice rispetto al suo percorso nella politica delle donne, soprattutto col libro Le parole per dirlo. Nunzia Scandurra ha ricordato come ha conosciuto la Città Felice, entrando in contatto col pensiero di Lia Cigarini, relatrice alla conferenza La politica del desiderio dello scorso ottobre. Ella ha reinterpretato il diritto in chiave femminista.
Il cuore pensante, le donne rappresentate
Dopo la presentazione, i/le partecipanti hanno potuto ammirare l’esposizione. Essa è stata fruibile al pubblico i giorni 8 e 9 marzo di mattina. Economiste, filosofe, scrittrici, teologhe, ambientaliste, docenti, giornaliste, artiste, giuriste. Tutte figure femminili che hanno dato il loro contributo a diffondere il pensiero delle donne e delle differenza sessuale nei loro campi di studio e ricerca. Simone De Beauvoir, Virginia Woolf, Carla Lonzi, Simone Weil, Luce Irigay, Frida Kahlo, Lia Cigarini, Sibilla Aleramo, Hannah Arendt. Questi i nomi di alcune delle donne rappresentate, aventi tutte in comune lo slancio interiore di partire da sé. Hanno compreso cos’è per loro la libertà in quanto donne e sono riuscite a perseguirla.
Ancora Alessandra Bocchetti, venuta a Catania nel gennaio 2023 per la presentazione del suo libro Basta lacrime. Poi Luisa Muraro e Adriana Cavarero, fondatrici della comunità filosofica Diotima di Verona.
Il cuore pensante e l’accompagnamento all’esposizione
Dopo l’apertura della mostra al pubblico, Cinzia Insinga e Carmina Daniele si sono alternate con la lettura di brani tratti dagli scritti delle donne messe in rilievo. Si tratta delle considerazioni sul conflitto tra Russia e Ucraina di Antonietta Potente, evidenziando che la guerra è prodotto del patriarcato. Oppure le riflessione di Luce Irigay, secondo cui la differenza sessuale, di per sé non discriminatoria, è stata distorta per giustificare lo sfruttamento delle donne. E’ fondamentale così tendere alla liberazione.
Lettura di un brano di Simone Weil sulla città urbana e altre sue considerazioni su quanto sia malato lo sradicamento dalla propria vita. Riflessioni di Maria Zambrano sulla pratica del partire da sé, derivante dal movimento delle donne. Ancora i pensieri di Virginia Woolf sulla guerra, tratti da Le tre ghinee, che per l’inconscio maschile gratifica gli istinti sessuali.
Un momento intenso, quello dell’inaugurazione della mostra, in cui la Città Felice e la Ragnatela hanno evidenziato come partendo dal pensiero della differenza sessuale, il quale riconosce l’essenza delle donne, possa cambiare la civiltà. Ciò è uno slancio verso la bellezza e la cura del quotidiano, nonché di tutto ciò che concerne la vita.
