Aspetti positivi della quarantena a Catania: 4 punti per riflettere insieme!

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NOI CATANESI

Aspetti positivi della quarantena a Catania: 4 punti per riflettere insieme!

Aspetti postivi della quarantena

In meno di un mese le parole coronavirus, quarantena e pandemia sono entrate nel nostro vocabolario quotidiano. Probabilmente se ci avessero chiesto a gennaio cosa volessero dire, nello specifico, questi tre termini, difficilmente avremmo risposto in maniera esaustiva. Ora, invece, ci troviamo tristemente preparati. Eppure, in tutto questo, ci sono degli aspetti positivi della quarantena e oggi li analizzeremo insieme!

Aspetti positivi della quarantena: come guardare le difficoltà da un’altra prospettiva! 

In redazione, da qualche giorno, fanno eco queste parole di un’antica preghiera: “concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare e il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza per conoscere la differenza”. Noi di #itCatania vogliamo prendere queste parole e farle diventare seme: far germogliare la certezza che anche nel dolore e nell’angoscia ci fa apprendere. Un modo di vedere le cose che ci permetta di cambiare il futuro, ma anche di sovvertire il presente. Tutto ciò, ci regala punti di vista diversi e ci permette di scorgere anche gli aspetti positivi della quarantena, che tutti noi stiamo vivendo.

Siamo a più di tre settimane di quarantena, ci apprestiamo alla quarta qui a Catania. Insomma, siamo tutti chiusi nelle nostre case da nord a sud Italia. Non vediamo i nostri parenti da giorni e ci attacchiamo a tutte quelle notizie che riusciamo a recuperare, per cercare spiragli di luce, per ritrovare la luce. E si sa, della luce abbiamo tutti un gran bisogno. 

C’è chi lavora, chi lo fa da casa e chi, invece, ha paura

Qui a Catania c’è chi ancora lavora e quando esce incontra strade deserte e silenzio, una città mai vista. Forse anche sublime nella sua bellezza desertica, ma priva di quella vitalità che percuote le strade. Poi ci sono i catanesi che lavorano, però, da casa. E per molti dei nostri concittadini tale impresa risulta ancor più ardua, se aggiungiamo familiari e bambini che occupano le case. E c’è, invece, chi è in una fase di stop nero. Questa categoria è quella che più ci sta a cuore, perché non sanno se ci sarà una luce domani, e già oggi si sentono perduti e senza aiuto. Per questo sono già attive le iniziative di numerosissime associazioni e anche gli aiuti dei vari Comuni di Catania e provincia.

In tutto questo, sempre perché bisogna anche apprendere dai momenti negativi, abbiamo analizzato 4 aspetti positivi della quarantena

1 – Solidarietà: “Nessuno si salva da solo!”, tra gli aspetti positivi della quarantena più belli!

Che l’Italia fosse un Paese amico di tanti altri popoli lo sapevamo già prima del coronavirus. Eppure, assistiamo da settimane a testimonianze incredibili di solidarietà. Ci sono popoli stranieri che ci vengono in soccorso con piccole o grandi unità mediche ed infermieristiche, con presidi e attrezzature. Dalla Cina, da dove sta arrivando il terzo team di medici, e annessi tonnellate di presidi, per fronteggiare il virus, a Cuba. Infatti, Cuba ha inviato quasi un centinaio di esperti tra medici, responsabili di logistica, pneumologi, infermieri, rianimatori. Anche la Russia ci ha dimostrato la sua solidarietà. E’ recente, infatti, l’invio di nove aerei, con oltre 40 tonnellate di attrezzature e presidi medici e più di 100 specialisti.

Per dare reale supporto a medici,infermieri e alle strutture, sono state avviate donazioni e raccolte fondi anche a Catania.
I fondi raccolti serviranno al Dipartimento regionale della Protezione Civile, per l’acquisto di strumenti, per i pronto soccorso e gli ospedali siciliani, per interventi strutturali, per creare nuovi reparti di terapia intensiva.

La Germania sta accogliendo nei suoi ospedali alcuni dei pazienti critici del Nord Italia, affetti da coronavirus. Una ONG americana a Cremona ha istituito un ospedale da campo. Notizia fresca di qualche giorno fa è l’impresa di solidarietà dell’Albania, paese legato a noi da una storia di accoglienza neanche troppo passata. L’Albania ci ha inviato una trentina di medici ed infermieri. Ed il primo ministro, Edi Rama, ha sintetizzato questi sforzi umanitari con una delle frasi più belle dette finora: “State partendo per una guerra che è anche la nostra. Oggi siamo tutti italiani e l’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e per il mondo intero”.

Alla chiamata alle armi rispondiamo, noi ci siamo!

E poi c’è Medici Senza Frontiere, le Associazioni Cristiane Evangeliche, la Caritas e moltissime altre Ong di tutto il Mondo, che sparse per l’Italia, anche qui nella provincia di Catania, si muovono tutti i giorni. Perché uno tra gli aspetti positivi della quarantena è sicuramente la riscoperta della parola “aiuto”. E in questo frangente, non può mancare la chiamata alle armi, è proprio il caso di dirlo, della Protezione Civile per medici ed infermieri d’Italia. La cui risposta ha fatto parlare il mondo: in un giorno più di 8.000 italiani hanno risposto e molti provengono proprio da qui. C’è da che andarne fieri!  

Inoltre, qua a Catania si moltiplicano, di giorno in giorno, le iniziative dell’Associazioni no profit. Ed anche gli incredibili gesti di aiuto verso Ospedali e Strutture Sanitarie, sia da aziende private che dai singoli cittadini. Perché una cosa che ci ha fatto riscoprire questo momento storico, senza precedenti, è che siamo tutti uguali e tutti abbiamo bisogno d’aiuto. Che, anche se lontani, dobbiamo tenderci una mano, perché come dice Papa Francesco: “Nessuno si salva da solo…”

2- La Natura respira, mentre gli uomini si fermano

Il mondo prima della quarantena ce lo ricordiamo tutti. Di certo, per quanto si possa avere una memoria a breve termine, le immagini del mare inondato di plastica e rifiuti, le strade sporche e lo smog che copriva ogni cosa, anche i colori stessi, non si possono dimenticare. Catania e le sue vie affollate, i rumori assordanti dei clacson, il lungomare Liberto e spesso intasato. Le feste, le saghe e la gente, che si sarebbe risvegliata tutta proprio in questo periodo dell’anno. Sì, un piacere per la vita sociale, a cui noi gente del sud teniamo tanto. Ma siamo fermi! E a questo punto una riflessione è dovuta. E’ la stessa riflessione che stanno facendo, da giorni, molti biologi e scienziati. La Terra, effettivamente, sta respirando. Lo stop di milioni di persone in tutto il mondo sta facendo respirare la Nostra Madre Terra, dandole un attimo di tregua.

Uno degli aspetti positivi della quarantena – e anche una delle cose che più dovrebbe farci riflettere e spingerci a cambiare – è proprio questa. Sarà capitato anche a voi di beccare qualche video o qualche immagine incredibile, tramite i social o le chat. Ad esempio, i canali di Venezia trasparenti e ricolmi di pesciolini e cigni. Lo Stretto della nostra Isola, allegramente attraversato da delfini. Così come i nostri porti, ad esempio quello di Catania, che ora non fa più paura e permette ai delfini di avvicinarsi liberamente. Papere e marmotte che invadono la Villa Bellini, così come le strade di Ognina.

Volatili, tartarughe e animali rari: si prospetta un periodo all’insegna delle specie perdute

Migliaia di volatili, anche specie che non venivano da un pezzo qui da noi, che ora ci stanno raggiungendo per nidificare. Che stanno ripopolando anche il bruciato boschetto della Playa, complice il silenzio incredibile che avvolge la città. O forse sarebbe meglio dire le città. Molti esperti hanno affermato che quest’anno, non sarà difficile trovare uova di caretta caretta nella spiaggia della Playa, così come sta accadendo già adesso in India. Si stima una schiusa di 20.000 uova, ed è una bella sfida per una specie che era in via d’estinzione. Per non parlare dei fenicotteri rosa e delle Aquile Bonelli. 

Aspetti postitivi della quarantena: specie  rare che ritornano a nidificare
Aspetti postitivi della quarantena: in primo piano una caretta caretta tipica delle nostre zone che si prevede torni a deporre uova alla Playa

Perché mentre noi stiamo chiusi e fermi, mentre molte fabbriche si silenziano e si spengono, ecco che la Natura si rigenera. Certo, nessuno di noi avrebbe mai desiderato tutto questo, però è innegabile che vedere la bellezza della Natura riprendere spazio, non può che farci del bene all’anima. L’importante è fare nostro questo insegnamento. Convincerci che sul serio noi possiamo fare qualcosa, concretamente, per non distruggere questo Pianeta. Cambiare e mantenere ciò che la Natura riuscirà a fare in questo momento di stop: lo speriamo!

3- Siamo pronti al mondo smart!

Uno degli aspetti positivi della quarantena è sicuramente il fatto che siamo diventati tutti più smart! Lo Stato dall’inizio dell’emergenza ha, infatti, favorito tutte quelle aziende che avrebbero agevolato il lavoro smart, o il telelavoro, per i propri dipendenti. Il telelavoro e lo smartworking sono due tipologie di lavoro differenti, anche se spesso si sovrappongono. Entrambe permettono pochissimi (se non nulli nel caso del telelavoro) spostamenti in sede. Si possono attuare con connessioni internet, ed una buona esperienza delle tecnologie base, ma non serve essere un hacker informatico. Inoltre, mentre lo smart working prevede di solito che alla sede di lavoro si vada per meno ore settimanali, e, quindi, ci sia più tempo per poter gestire il resto della giornata.

Aspetti positivi della quarantena: siamo tutti più smart!
Aspetti positivi della quarantena: si attiva lo smart working, il telelavoro, la scuola e l’università online, e balziamo nel futuro.

Il telelavoro permette al dipendente di lavorare interamente da casa. Siate sinceri: se, fino a qualche mese fa, vi avessero detto che tante aziende a Catania, nel mese di Marzo 2020 avrebbero attuato lo smart working o il telelavoro voi cosa avreste risposto? Siamo sicuri che la maggior parte di voi avrebbe risposto: impossibile! Ed, invece, no. A Catania, i dati parlano chiaro, sono centinaia gli studi di professionisti, gli uffici pubblici e privati ad aver incentivato il telelavoro. Per necessità, è chiaro, ma la nostra città in meno di due settimane ha fatto un balzo nella modernità impressionante. Sono così tante le attività che adesso si fanno in remoto che molti studi di settore ne stanno approfittando per approfondire il fenomeno.

La Scuola e le Università diventano online

Centinaia i corsi di aggiornamento online per istruire i dipendenti. E sono tantissime – scrollando i siti di ricerca lavoro- le posizioni lavorative che si aprono alla voce “telelavoro”.  Per non parlare della parentesi, gigante, Scuola e Università, che in molti casi davvero è da elogiare per la velocità, sia dei professori che degli studenti, nell’abituarsi alle nuove piattaforme online. E se mentre per i secondi non avevamo dubbi, essendo giovani leve, ai professori va tutta la nostra stima. Insomma, ciò che nei paesi del Nord Europa, Australia e Stati Uniti si faceva da anni, ora è diventata realtà anche qui a Catania. E si spera, a questo punto, che possa rimanere come bagaglio importante per il cambiamento della nostra società. 

4- Uno degli aspetti positivi della quarantena? La consapevolezza che stiamo cambiando.

La cosa più importante che, a nostro avviso, ha portato questo inizio 2020 è la certezza che la società sta cambiando. La presa di coscienza che certe realtà- che pensavamo lontane da noi anni luce- sono realizzabili. Telelavoro, scuola online, magari da attivare in futuro quando ci sarà un’allerta meteo o quando non si potrà andare per motivi familiari. La consapevolezza che ci sono delle cose sacrificabili nella nostra società, tante cose sacrificabili, ma che sicuramente non si può sacrificare la nostra salute. La certezza che c’è qualcosa di concreto che possiamo fare per l’ambiente e lo possiamo fare tutti insieme, foss’anche la raccolta differenziata, la diminuzione del traffico, l’attuazione di nuove misure di emissione di gas per le industrie.

Aspetti positivi della quarantena: la società che cambia!
Aspetti positivi della quarantena: una ragazza di spalle e davanti una città, simbolo della società, ad una velocità offuscata verso il futuro

Abbiamo capito, senza neanche troppi sforzi, che si possono rispettare le file, sempre, che si può elargire la pensione anche a scaglioni, non costringendo tutti gli anziani della città ad affollarsi i primi del mese. Che si può donare. Abbiamo appurato che si può donare per il piacere di donare, e basta! E abbiamo anche costatato che tantissimi catanesi lo stanno facendo. Abbiamo compreso che si può essere degli eroi anche nel piccolo ospedale di provincia, o mentre si guida un’ambulanza. Ma anche rispondendo “ci sono”, quando sono altre Regioni a chiamare. Perché siamo catanesi, ma prima di tutto siamo italiani. Abbiamo imparato che si può apprezzare ancora di più i nostri anziani, e noi catanesi (e siciliani) abbiamo molto rispetto per i nostri vecchi saggi. Oggi, però, abbiamo ancora più bisogno di loro, perché una società non va avanti senza la memoria degli anziani. 

Noi catanesi #semucchiufotti!

Uno degli aspetti più belli della quarantena è che abbiamo appurato che se fai del bene e accogli il mondo interno, il mondo intero ti aiuta e prega per te, e ti manda messaggi d’amore, quando sei tu ad essere in difficoltà. Abbiamo imparato chi sono gli amici e chi sono i falsi-amici e su questo, prima o poi, i nostri politici dovranno fare i conti, è certo. Ed, infine, noi catanesi abbiamo imparato che si può fare un’impepata di cozze tutti insieme anche su skype, che non è la stessa cosa, ma ti diverti comunque.  

E finita ‘sta storia, ni facemu ‘na manciata ca ‘n’abbuffamu!”, questa è una frase che qua a Catania abbiamo imparato a sentire praticamente tutti i giorni. Perché noi catanesi, siciliani e italiani #semucchiufotti. E questo non c’è stato bisogno di impararlo!

Aspetti positivi della quarantena a Catania: 4 punti per riflettere insieme! ultima modifica: 2020-03-31T14:49:57+02:00 da Manuela de Quarto

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