Scacciata catanese, la regina delle festività natalizie

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Scacciata catanese, la regina delle festività natalizie

Scacciata

Scacciata catanese, la regina delle festività natalizie. Un piatto semplice, ma che racconta l’essenza della catanesità. Non manca mai, non può mancare un pezzo di scacciata per la vigilia di Natale e qualche rimasuglio sparuto per il pranzo di Natale. La scacciata è il Natale catanese. Senza se e senza ma.

Scacciata catanese

La scacciata racconta il nostro Natale. Quello fatto di risate, di giocate alle carte e di giocattoli per i più piccoli. Il Natale delle grandi abbuffate, quello dove ti siedi il 24 sera e ti alzi il 31. Un piatto semplice, ma sostanzioso. Un piatto che parla di noi. Un cibo salvavita. Quello che la mamma ti impacchetta e che ti ritrovi a mangiare fino alla Befana. Quella pietanza che a un certo punto ti esce pure dal naso. Non puoi dire di no a un pezzo di scacciata. Non puoi rifiutare quella della nonna, ma manco della zia (la solita, quella che non sa cucinare) e neanche della vicina di casa che ha iniziato a infornarne dal primo dicembre e ha finito i parenti a cui propinarla.

La scacciata si offre a tutti e la devi accettare da tutti. Lei è anche democratica. Non le interessa che tu sia benvestito o che sia arrivato a tavola ancora in pigiama. La scacciata accetta tutti ed è preparata da tutti. Le sue origini parlano di un piatto cucinato dai contadini nel XVII secolo e riempito spesso con ortaggi di stagione. Altre varianti invece “ospitavano” gli avanzi come per esempio i secondi di carne. La scacciata catanese, lo abbiamo detto, è democratica, ma è anche nobile. Lo è perché il principe Moncada di Paternò, buongustaio, la volle fortemente per la sua cena di Natale.

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Scacciata catanese con il prosciutto

Ricette e curiosità

La scacciata è una vera e propria istituzione delle tradizioni natalizie, ma può essere preparata in qualsiasi momento dell’anno. L’ingrediente principale è la pasta di pane, poi potete farcirla come preferite. Salsiccia e patate? Olive, cipolla, cavolfiore? Personalmente non è scacciata se non usate la tuma. Diffidate infatti da chi mette un volgare formaggio. La scacciata catanese è quella con la tuma. Broccoli? Acciughe? Sì, ok, ma la tuma? Non l’avete messa? Avete rovinato il Natale. Un po’ come quando mia madre mi raccontò che Babbo Natale non esisteva e che era papà a comprarmi i regali. La delusione è uguale. Non si fa. La scacciata è con la tuma.

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Impasto – fonte immagine: pixabay

La ricetta originale prevede l’utilizzo dello strutto, ma in tempi più recenti è stato utilizzato anche l’olio. Cosa cambia? Con lo strutto l’impasto sarà più morbido, mentre se utilizzate l’olio avrete una scacciata più sottile e croccante. Quindi… strutto o olio, semola di grano dura rimacinata, un cucchiaio di miele, lievito di birra, acqua e sale. La lievitazione dovrà essere di tre ore. Per il ripieno non ho indicazioni da darvi, sbizzarritevi e magari fateci vedere i vostri piatti, inviate le vostre foto! Auguri di buon Natale e… mi raccomando, non dimenticate la tuma!

Scacciata catanese, la regina delle festività natalizie ultima modifica: 2022-12-24T09:00:00+01:00 da Cristina Gatto

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