Nel regno maestoso dell’Etna, dove le montagne toccano il cielo e la storia si dipana nei paesaggi millenari, si risveglia la meraviglia: la “Contessa dei Venti“, una danza cosmica che incanta gli occhi e risveglia le emozioni più profonde.
La contessa dei venti o più correttamente la contesa dei venti
A Catania è possibile alzare lo sguardo e trovarsi di fronte a uno spettacolo che sfida le parole e nutre l’anima. ‘A Muntagna si erge come guardiana imponente mentre il vento, antico signore dei cieli, intreccia le sue danze tra le creste vulcaniche e i villaggi che punteggiano la città. È qui che ha luogo la magia: una sinfonia di venti occidentali che si scontrano con l’impetuosa forza dell’Etna, dando vita a un balletto celeste di nuvole e luce.
È un’epopea narrata dai cieli, una storia di lotta e bellezza che si dipana tra le vette e le valli dell’Etna. Quando i venti si scontrano con l’imponente mole del vulcano, si crea un vero e proprio duello tra titani, una lotta epica che plasma le nuvole e illumina il cielo con una bellezza senza tempo.
Attraverso gli occhi degli antichi e le parole dei saggi, scopriamo il vero significato di questa meraviglia celeste. Nelle pagine di “Le più belle leggende di Catania e dell’Etna” di Santi Correnti, ci immergiamo in un mondo di miti e leggende, dove la magia si fonde con la realtà e ci trasporta in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. La tradizione popolare, infatti, la considera come un segnale di cambiamento del tempo.
Il fenomeno atmosferico
Il fenomeno, in realtà, si verifica quando le nuvole vengono plasmate dai venti occidentali che, incontrando l’Etna, agiscono come un deflettore naturale. Questa interazione dà origine a due correnti di vento che lambiscono il bordo anteriore e posteriore delle nuvole, modellandole in modo suggestivo. L’effetto visivo è straordinario, con le nuvole che sembrano formare un vasto disco volante sospeso sopra di noi.
Tuttavia, è importante sottolineare che la denominazione “Contessa dei Venti” è un’impropria convenzione linguistica. La frase corretta sarebbe “Contesa dei Venti”, poiché il fenomeno implica due correnti di vento opposte che si scontrano alle quote elevate. Quando una delle correnti prevale sull’altra, si verifica comunemente la dissipazione della contesa e un repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche.
Poeticamente, invece, mentre osserviamo la danza dei venti e ci lasciamo avvolgere dalla bellezza dell’Etna, ci rendiamo conto che siamo parte di qualcosa di più grande e meraviglioso di noi stessi. Siamo testimoni di una storia millenaria, di una sinfonia eterna che risuona nei cuori di coloro che hanno la fortuna di contemplarla.
Dietro questa maestosa visione, si cela anche un messaggio più profondo: la fragilità e la potenza della natura, la sua capacità di sorprenderci e incantarci con la sua bellezza mutevole e imprevedibile. È una lezione di umiltà e meraviglia che ci invita a contemplare la grandezza del creato e a riconoscere la nostra connessione con esso.
Fonti e ringraziamenti
Le più belle leggende di Catania e dell’Etna” di Santi Correnti.
Articolo nato grazie a uno scritto apparso su Conoscere Catania di Pippo Costanzo detto Cancilleri.
