Il cavallo siciliano è stato finalmente riconosciuto come razza a diffusione limitata dal Ministero delle Politiche Agricole, Sovranità Alimentari e Forestali.
Cavallo siciliano, arriva il riconoscimento
Non c’è novella siciliana, soprattutto di Giovanni Verga, in cui un cavallo siciliano non venga citato per la sua forza, l’impiego nelle campagne o come mezzo di trasporto. Un cavallo nato e allevato solo in Sicilia, di cui esistono notizie storiche, ma al quale per un certo periodo di tempo non venne data alcuna importanza. Ma fortunatamente ora sono stati avviati diversi progetti per proteggere e recuperare questo potente esemplare.
Con decreto dello scorso 28 febbraio, il cavallo siciliano viene riconosciuto come razza e viene inserito nel programma genetico per la conservazione delle razze equine e asinine italiane a diffusione limitata, affidandone la gestione all’Associazione Nazionale Allevatori Equini e Asinine Italiani. Si tratta di un risultato storico per il mondo degli allevatori, per l’Istituto di Incremento Ippico e per la Regione Siciliana.
Il cavallo dei re e delle città demaniali
Il cavallo da sella Siciliano Indigeno definito il cavallo dei re e delle “Città Demaniali”, perché portato in Sicilia nelle diverse dominazioni, viene anche definito come il cavallo del sole perché vive in terra di Sicilia, tra storia e legenda, cultura e tradizioni e questa è una delle ricchezze della terra di Sicilia. La storia del cavallo siciliano è legata a quella delle città demaniali.
Siamo all’epoca di Federico II di Svevia i cui le città demaniali era molto importanti per la loro funzione politica. Ma le città demaniali erano anche gli unici luoghi dove, storicamente in Sicilia, anche il popolo poteva allevare e tenere liberamente equini in gran numero. Quindi c’era la possibilità di avere un cavallo, nato e cresciuto nelle terre di Sicilia. Tuttavia Federico II è noto per la sua passione per gli animali e per la falconeria oltre che per la caccia.
Le caratteristiche
Il cavallo siciliano presenta un occhio espressivo e di giusta larghezza. Le orecchie sono piccole ed il collo
in genere è proporzionato, piramidale, muscoloso, di regolare lunghezza. La spalla è muscolosa, asciutta, inclinata (55°) con movimenti liberi (Goubaux e Barrier) ed il garrese poco pronunciato. La linea dorso lombare: dritta, larga, muscolosa, poco lunga nella regione lombare (ottima per l’estensione e l’intensità) – ben attaccata con la groppa – Cavallo nel quadrato (cavallo iberico)
Il cavallo ha delle cosce muscolose, larghe come il petto largo con notevole potenza di contrazione nella giusta misura contenuta, con buon sviluppo della muscolatura pettorale.
Inoltre ha un torace profondo, largo, con buon sviluppo della gabbia toracica e degli organi in essa contenuti. Il piede è duro e solido che esprime una costituzione forte e ciò è sempre un carattere di razza distinta. Anche i muscoli sono robusti, forti, che esprimono potenza. Infine i tendini sono sviluppati, asciutti, solidi, ben distaccati all’osso. E per queste sue particolarissime caratteristiche oggi è una razza riconosciuta e motivo di orgoglio per tutti i siciliani.