Conversazione con una medium: i segreti delle anime

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INTERVISTE LO SAPEVI CHE Viagrande Studios

Conversazione con una medium: i segreti delle anime

Gli studenti della Scuola di Scrittura di Viagrande Studios incontrano la medium Tiziana Bosco per farsi raccontare il suo mondo.

Gli studenti della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios incontrano una vera medium per farsi raccontare il suo mondo. La medium Tiziana Bosco fa il suo ingresso in aula accompagnata dal marito, dalla sorella e da un’amica. Ci comunica la sua tranquillità, ci dice di non essere affatto in tensione e aggiunge – con un garbo che cela un fare misterioso – che sapeva ci avrebbe trovati seduti in cerchio.  Si accomoda e comincia a tratteggiarci la sua quotidianità, in cui la linea tra il nostro mondo e l’Aldilà è pressoché inesistente. Ecco per #itCatania il resoconto dell’incontro.

«Le anime giungono per concessione» confida la medium Tiziana Bosco a noi studenti della Scuola di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios. Quello della medium Tiziana Bosco è un settore controverso, che la scienza guarda con scetticismo. Eppure è in questo spazio angusto e contrapposto che entriamo in gioco noi, esseri umani fatti di particelle, atomi e ossa. E decidiamo di seguirla in un viaggio affascinante tra spiragli ultraterreni, dialoghi con l’ignoto e messaggi dai defunti. 

Prima di raggiungere la consapevolezza di possedere un dono, ci sono stati dei segnali che le hanno fatto sospettare di avere una capacità straordinaria?

«Non ero io ad avere qualcosa di straordinario, era il mondo a mandarmi dei segnali; e man mano ho iniziato a credere che ci fosse qualcos’altro. Una notte sognai una campagna di famiglia prendere fuoco; si trovava a circa settanta chilometri da casa mia, vicino le Gole dell’Alcantara. Il sogno era molto vivido, al punto tale da poter notare dettagli specifici come dei sacchi della spazzatura e un mobiletto in prossimità di alcuni alberi da frutto. Al mio risveglio ero molto turbata e dissi a mio marito che avremmo dovuto recarci a vedere. Al nostro arrivo ci stupì trovare la campagna ancora fumante e, a guardar bene, la zona era diventata una discarica… trovai, vicino agli alberi da frutto visti nel sogno, proprio i sacchi della spazzatura e il mobiletto». 

Gli studenti della Scuola di Scrittura di Viagrande Studios incontrano la medium Tiziana Bosco per farsi raccontare il suo mondo.
Gli studenti della Scuola di Scrittura di Viagrande Studios incontrano la medium Tiziana Bosco per farsi raccontare il suo mondo.

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Tiziana abbassa lo sguardo, tentando di afferrare un altro ricordo. «Una notte di venticinque, o forse di ventisei anni fa, mi apparve in sogno Madre Teresa di Calcutta. Mi accorsi di trovarmi tra altra gente quando Madre Teresa ci venne incontro e, comunicandoci che quella notte sarebbe morta, ci esortò a portare il suo messaggio di pace nel mondo. Rivelò anche che ci sarebbero stati degli attriti sul luogo della sua sepoltura. Quando mi svegliai in tv comunicavano la sua dipartita.

Ecco, non ero mai stata particolarmente religiosa, né tantomeno mi sentivo vicina alla figura di Madre Teresa, eppure o proprio per questo, quel sogno mi parve un altro segnale chiaro. Avrei voluto contattare le altre figure ch’erano con me nel sogno, ma a quel tempo internet non era utilizzato come oggi. Per il resto, nei giorni che seguirono scoprii che tutto quel che Madre Teresa ci aveva raccontato era vero. Persino i conflitti sul luogo della sua sepoltura. Per me si trattò di un sogno molto significativo e a quel punto sommai questi e tutti gli altri e mi convinsi sempre più che qualcos’altro doveva esserci, qualcosa di molto più grande».

Gli studenti della Scuola di Scrittura di Viagrande Studios incontrano la medium Tiziana Bosco per farsi raccontare il suo mondo.
Gli studenti della Scuola di Scrittura di Viagrande Studios incontrano la medium Tiziana Bosco per farsi raccontare il suo mondo.

C’è stato un momento ben preciso in cui ha avuto la certezza di possedere un dono?

«La certezza assoluta è arrivata circa un anno e mezzo fa, verificando la mia medianità insieme a un’equipe di studiosi, il GRIM (Gruppo di Ricerca Italiano sulla Medianità). Negli ultimi tempi avevo iniziato a vedere delle anime. La prima fra tutte venne nell’agosto 2022, mentre ero in cucina e preparavo dei “peperoni con mollica”. D’un tratto mia nonna paterna si presentò alla porta esclamando “Che buon profumo!” e, seppur mia nonna fosse morta vent’anni prima, non riuscii ad averne paura. Anzi le risposi “Nonna! Sei arrivata”, quasi la stessi aspettando.

A quel punto lei iniziò a rivelarmi vecchie storie familiari, alcune di queste mi erano sconosciute, altre le ho potute verificare assieme a mia sorella. In seguito mi dissi che, anche se avessi immaginato tutto, si trattava comunque di una grossa coincidenza. Da quel momento in poi, tante altre anime hanno iniziato a parlare con me e all’inizio è stato fondamentale interrogarmi sulla sottile differenza tra visione e immaginazione, poi col tempo è stato tutto più semplice e lineare».

Esiste un metodo ben preciso per entrare in contatto con le anime?

«Non tutti i medium usano lo stesso. Molti utilizzano la meditazione come allenamento ma, devo essere sincera, io non l’ho mai praticata. Per il resto durante le mie canalizzazioni (termine con cui ci si riferisce a un metodo di comunicazione tra un essere umano e un’entità di un’altra dimensione, ndr) non mi connetto con anime specifiche. Poiché ho imparato che tra loro esistono delle regole innate e hanno gran rispetto l’una dell’altra, per tanto…Mi basta attendere. Comunico attraverso l’inconscio e comincio chiedendo all’Universo – o, se preferiamo chiamarlo, Dio – poi attendo con fiducia che le anime si presentino. A volte si presentano anime molto antiche, spesso antenati che i parenti nemmeno conoscono.A quel punto esorto questi ultimi a fare ricerca delle informazioni ricevute, così da verificarne l’esattezza. Nella quasi totalità dei casi si giunge a delle conferme, gli altri sono quelli per cui non c’è modo di verificare». 

È possibile allenare questa sua capacità di medium?

«Sì, con la meditazione, come dicevo prima. Solo mantenendosi concentrati ed escludendo sé stessi è possibile distinguere il messaggio puro tra quelli alterati dalla nostra mente». 

Gli studenti della Scuola di Scrittura di Viagrande Studios incontrano la medium Tiziana Bosco per farsi raccontare il suo mondo.
Gli studenti della Scuola di Scrittura di Viagrande Studios incontrano la medium Tiziana Bosco per farsi raccontare il suo mondo.

Come ha ottenuto la certificazione di medium riconosciuta?

«Mi facevo molte domande sui segnali che ricevevo così, desiderosa di risposte, mi sono affidata allo psicologo e ricercatore Fernando Sinesio del GRIM, che studia il fenomeno da oltre 15 anni secondo un protocollo messo a punto insieme all’Università di Padova. Lui mi ha sottoposto a un test che riadatta i cosiddetti “Studi del Triplo Cieco”. Il test si articola in tre passaggi in cui né gli sperimentatori, né i partecipanti, né i richiedenti contatto hanno interazioni dirette. In tal modo è possibile escludere l’ipotesi della telepatia. Ho fatto anche altri test con il dottore Sinesio. Alcuni casi di decessi particolari di cui le famiglie volevano maggiori informazioni e, in alcuni di questi casi, consultando più medium che non si conoscevano tra loro, si ottenevano le stesse indicazioni».

Le è mai capitato che altre anime interferiscano nel processo di contatto tra lei e l’anima prescelta ?

«Le anime si rispettano tra loro e, in genere, sanno già chi li vuole contattare. Le interferenze sono poche. È come se rispettassero delle precedenze e, in ogni caso, il possibile arrivo di un’interferenza è utile a introdurre l’anima contattata. Per il resto, è bene dire che le anime a volte non si presentano col loro nome, ma utilizzano degli espedienti: fanno riferimento a fatti specifici, a piccoli dettagli che permettono il loro riconoscimento. Bisogna ricordare che anche per le anime è importante parlare: si tratta di un incontro tra esigenze». 

Ci sono state delle anime che le sono rimaste particolarmente impresse?

Tiziana tituba, poi ci concede un sì serrato. Ci chiede di non rivelare di che anima si tratti e, nel rispetto della privacy che le abbiamo garantito, ci racconta prima l’incontro e poi il rapporto con quest’anima particolare.   

Quali sono le esigenze che spingono le anime a entrare in contatto con una medium?  

«Le anime hanno delle urgenze, legate al benessere dei loro cari. Quando si presentano a me, vogliono spesso dare dei consigli a chi è ancora in vita. Vogliono consolare, vogliono dare la certezza che dopo la vita ci sarà qualcos’altro. Il loro obiettivo è “aprire le coscienze”, accogliendo la possibilità di una vita dopo la morte, per cui il loro legame con noi vivi non si scioglie: soffrono se noi soffriamo e vivono dei nostri sentimenti. Ogni anima ha una missione, condivisa con altre appartenenti allo stesso gruppo. Esistono infatti diversi gruppi d’incarnazione con medesimi obiettivi che hanno stretto un accordo animico finalizzato all’elevazione spirituale. Se questa missione è rimasta “in sospeso” è nell’interesse dell’intero gruppo di anime arrivare a una risoluzione». 

Sente di avere delle responsabilità nei confronti di chi si rivolge a lei come medium per entrare in contatto con le anime dei propri cari defunti?

«Durante la canalizzazione sono sotto giuramento per tanto non posso mentire. Ho delle regole: per esempio chiedo alle anime di non parlare mai di morte o di malattie. Se ciò accade ometto, ma non mento mai. D’altra parte, le persone si fidano di me e mi turba conoscere futuri dettagli funesti che talvolta si realizzano ma che non sarebbe utile comunicare ai richiedenti. Per cui è qui che entra in gioco la mia responsabilità». 

Le iscrizioni al nuovo a.a. 2024/25 della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling stanno per ricominciare. Contatta la segreteria per essere tu il prossimo articolista della rubrica Viagrande Studios!

La medium Tiziana Bosco ci ha aperto un varco verso un mondo affascinante e misterioso. Le sue parole ci hanno invitati a riflettere sulla vita, la morte e l’ignoto che ci circonda. La sua storia è un monito a tenere la mente aperta alle possibilità che trascendono la nostra comprensione razionale. Ci ricorda che l’amore e i legami che creiamo in vita possono perdurare anche dopo la morte, supportata anche dalle testimonianze del marito, della sorella, e dell’amica che ci hanno così offerto prospettive nuove e complementari sul dono di Tiziana e su come e quanto li abbia coinvolti, fino a stravolgere positivamente le loro vite. 

Articolo a cura di Laura Alfino, Attilio Privitera, Ingrid Sciuto, studenti del secondo anno della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios, percorso Giornalismo e Linguaggi Social

Conversazione con una medium: i segreti delle anime ultima modifica: 2024-04-17T09:00:00+02:00 da Redazione

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