Catania ha un nuovo "Ritmo" nel cuore

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INTERVISTE

Catania ha un nuovo “Ritmo” nel cuore

Ritmo

Ritmo è uno spazio culturale indipendente, situato nel centro di Catania, che propone una programmazione alternata presentando il lavoro di artisti che operano in diversi ambiti del contemporaneo, attraverso esposizioni, progetti editoriali, live set, workshop e laboratori. Abbiamo intervistato Livio Lo Po’, Direttore e Fondatore del progetto.

Quale è stata la scintilla che ha portato alla nascita di Ritmo? E quali sono le difficoltà che avete riscontrato all’inizio e con le quali vi scontrate quotidianamente?

Ritmo nasce nell’inverno del 2013 con l’acquisto di uno spazio ubicato nelle vicinanze della ‘Fiera’, il più importante mercato storico della città di Catania. L’idea di promuovere il lavoro di alcuni artisti che operano in diversi ambiti del contemporaneo e che seguivamo da anni e la sinergia che presto si è sviluppata tra di noi hanno rappresentato la scintilla che ha dato il via alle attività. Lo stesso nome è stato una naturale conseguenza del nostro desiderio di circolarità tra diversi linguaggi espressivi. L’aspetto economico in parte rappresenta un ‘ostacolo’ ma, attraverso una programmazione preventiva, siamo sempre riusciti a trovare agili soluzioni per sostenere le attività di Ritmo. Una particolare criticità che ad oggi lamentiamo risiede nella cronica mancanza di supporto da parte delle istituzioni, aspetto che accomuna il nostro spazio alle numerose realtà attive sul territorio. Ritmo, dopo aver cambiato più volte la propria formazione, è attualmente gestito da Livio Lo Po’, Andrea e Marco Mangione, Vittoria Avolio e Alberto Cuteri.

La città di Catania è recettiva di fronte ad attività culturali indipendenti?

Sin dall’inizio, l’interesse da parte del circuito culturale catanese è stato significativo. Sicuramente stimolante e curioso è per noi osservare i feedback e la partecipazione ai progetti prodotti in quanto metro attraverso il quale misurare l’interesse che la collettività dimostra nei nostri confronti. Piccole realtà come quella di Ritmo devono molto al contesto cittadino, rappresentando un modo per favorire una possibilità di riscatto per noi e per chi come noi crede nelle capacità generative della cultura. Fortunatamente siamo ancora uno spazio seguito e ben voluto.

 
Ritmo, dopo aver cambiato più volte la propria formazione, è attualmente gestito da Livio Lo Po’, Andrea e Marco Mangione, Vittoria Avolio e Alberto Cuteri.

Ritmo, dopo aver cambiato più volte la propria formazione, è attualmente gestito da Livio Lo Po’, Andrea e Marco Mangione, Vittoria Avolio e Alberto Cuteri.

All’interno del vostro spazio dedicate particolare attenzione all’arte urbana. Quale pensate che sia il futuro di questo tipo di espressione artistica? Come viene vissuto questo fenomeno dagli abitanti di Catania?

E’ difficile rispondere a questa domanda. L’arte urbana sta prendendo vie e sviluppi differenti, perdendo forse l’autenticità e l’indipendenza che caratterizzava lo spirito dei precursori a cavallo del nuovo millennio. E’ possibile che si assisterà a direzioni diverse all’interno del fenomeno. Molti artisti di oggi che lavorano nello spazio pubblico non per forza hanno un background legato alla strada, ma provengono e traggono ispirazione da ambiti differenti. Catania è una città molto attenta a cosa succede in strada, tendenzialmente favorevole alla libera espressione, anche se non mancano le polemiche da parte degli artisti protagonisti, divisi in scuole di pensiero in opposizione, e da parte di un pubblico più intransigente. Ciò che ci auguriamo è una sempre maggiore consapevolezza da parte degli autori, verso lo sviluppo di nuovi linguaggi urbani espressivi.

Quali sono le mostre che hanno riscosso maggior successo nel vostro spazio? Quali saranno i vostri prossimi appuntamenti?

Indicare un progetto specifico che ha avuto particolare successo significherebbe sminuire il lavoro e l’impegno profuso per produrre gli atri. Riteniamo, invece, che il successo di un progetto sia direttamente proporzionale al nostro coinvolgimento personale nella realizzazione dello stesso e al rapporto di empatia con gli artisti e il pubblico che ci segue. I prossimi progetti vedranno il coinvolgimento di artisti come Davide D’Elia, Alberonero e Gianluca Monaco a chiusura della programmazione per il 2017; a questi integreremo eventi dalla durata circoscritta che costituiranno collaborazioni con gallerie, spazi indipendenti e realtà editoriali.

 
 Ritmo è uno spazio culturale indipendente, nato a Catania nel Gennaio 2013, situato nel quartiere storico della ‘Fera o Luni’

Ritmo è uno spazio culturale indipendente, situato nel quartiere storico della ‘Fera o Luni’

Ci sono dei criteri di selezione per poter esporre all’interno di RITMO?

Indicare un progetto specifico che ha avuto particolare successo significherebbe sminuire il lavoro e l’impegno profuso per produrre gli atri. Riteniamo, invece, che il successo di un progetto sia direttamente proporzionale al nostro coinvolgimento personale nella realizzazione dello stesso e al rapporto di empatia con gli artisti e il pubblico che ci segue. I prossimi progetti vedranno il coinvolgimento di artisti come Davide D’Elia, Alberonero e Gianluca Monaco a chiusura della programmazione per il 2017; a questi integreremo eventi dalla durata circoscritta che costituiranno collaborazioni con gallerie, spazi indipendenti e realtà editoriali.

Essendo un progetto indipendente immagino non abbiate ricevuto fondi pubblici: volete dare qualche consiglio a chi vuole provare ad avviare un’attività culturale come la vostra?

Abbiamo affrontato autonomamente le spese necessarie ad avviare un’attività di divulgazione artistica, solo in alcuni casi abbiamo ricevuto un supporto da parte di promotori privati. Gli artisti che hanno aderito ai nostri progetti e i sostenitori, fisici e virtuali, rappresentano le figure chiave del nostro percorso. A breve lanceremo Ritmo Edition, l’area commerciale dello spazio che prenderà in cura la vendita dell’intero catalogo libri presente nel nostro bookshop, le opere prodotte attraverso i progetti passati e in atto e quelle che stiamo commissionando. Il progetto si avvarrà dello sviluppo di un sito e-commerce e di uno shop dedicato all’interno dello spazio. Il consiglio che possiamo dare è quello di strutturare un progetto tenendo sempre ben presente la ‘fattibilità economica’, ovvero una previsione delle spese a breve e lungo termine seguendo e studiando casi e modelli di successo senza perdere mai di vista le opportunità di finanziamento erogate dai bandi pubblici e europei.

Per saperne di più visita il sito: http://www.welcometoritmo.com

Catania ha un nuovo “Ritmo” nel cuore ultima modifica: 2017-06-11T10:18:33+02:00 da Caterina Spadaro

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