Quartiere Borgo: storia e curiosità di Piazza Cavour

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Quartiere Borgo: storia e curiosità di Piazza Cavour

Quartiere Borgo Sanzio Catania

Quartiere Borgo. Catania, città tra acqua e fuoco, si racconta anche attraverso i suoi tesori, nella voce dei catanesi, nei profili di palazzi settecenteschi e tramite i suoi quartieri. Il Quartiere Borgo di Catania pullula di dettagli e di vicende. Parla di eruzioni. Di teatri privati. Racconta di personalità che hanno contribuito attivamente allo sviluppo della città. Di catanesi come l’architetto Francesco Fichera e di personaggi illustri del calibro di Giovanni Verga. Un altro viaggio alla scoperta dei quartieri, della storia e le sue curiosità.

Quartiere Borgo

Scorcio della Chiesa Sant’Agata al Borgo e della Fontana di Cerere, commissionata da Re Carlo III di Borbone e i senatori Pietro Galletti, Giovanni Riccioli, Alessandro Clarenza, il marchese di Salazar e Domenico Anzalone

Quartiere Borgo Catania: 1669

Il quartiere Borgo è legato a doppia mandata alla violenta eruzione dell’Etna del 1669. Prima di raggiungere la città toccando le mura di Carlo V, il Castello Ursino e riversarsi in mare, la lava aveva seppellito i numerosi piccoli centri abitati e tra questi anche il più popoloso tra tutti: Misterbianco. La maggioranza degli abitanti, recuperati gli animali, i mobili e alcuni suppellettili, si insidiarono alcuni chilometri più a valle rispetto al centro distrutto. La minoranza, invece, decise di stabilirsi a nord della città di Catania, nei terreni concessi dal sacerdote Giuseppe Leocata e grazie all’aiuto del Senato catanese che mise a disposizione l’attuale Piazza Cavour. Ai misterbianchesi, inoltre, si aggiunsero le famiglie provenienti da altri centri colpiti dall’eruzione.

Ricostruendo la nascita del quartiere, l’origine del nome è facilmente intuibile. Il termine borgo, infatti, indica una porzione rurale o un centro abitato di media grandezza, un’espansione della città al di fuori del suo centro e delle sue mura.

Fontana di Cerere, 1757

Al centro di Piazza Cavour, tra la Chiesa del Santissimo Sacramento al Borgo a sud e quella di Sant’Agata al Borgo a nord, si erge la Fontana di Cerere. Scolpita nel 1757 in marmo di Carrara dal palermitano Giuseppe Orlando, prima di trovare la sua odierna collocazione, fronteggiava il Palazzo dell’Università di Catania. Alcune fonti, raccontano che venne spostata a causa delle proteste da parte dei cittadini che consideravano poco elegante la posa vagamente ancheggiante della dea. Altre, invece, sono da ricercare nel mancato aiuto divino. Il monumento dedicato a Cerere, dea della fertilità e dell’abbondanza, era stato finalizzato per ingraziarsi i favori della natura. A tal proposito, bisogna ricordare la devastante carestia del 1756.

Un aneddoto curioso racconta che Cerere venne scambiata per la Dea Pallade e da questo scaturì il termine “a tapallara”. Il nomignolo, non di certo garbato, venne utilizzato per designare le ragazze del Quartiere Borgo di Catania che si atteggiavano in maniera impertinente e sfrontata.

Quartiere Borgo Catania

Catania Borgo – 2016 – Myuktrains80

Ferrovia Circumetnea: 1895

Poco più distante da Piazza Cavour e precisamente in via Caronda, si trova la stazione più importante della ferrovia Circumetnea: la Catania Borgo (sottostante ad essa si trova l’omonima stazione della Metropolitana.)  Ad oggi è l’unica ferrovia a scartamento ridotto in Sicilia. Per la realizzazione delle ferrovie in Sicilia, dobbiamo tornare alla fine del XIX secolo. Tra i vari progetti, spiccava quello di una ferrovia che collegasse la città di Catania con i principali centri etnei.  La concessione dei lavori avvenne nel 1889, con un provvedimento firmato dal Ministro del Tesoro del Governo dell’epoca Giolitti. Poco dopo cinque anni dalla concessione dei lavori per la costruzione della Circumetnea, venne inaugurata la prima tratta. Nel 1895, infatti, entrò in funzione Catania Borgo-Adernò (odierna Adrano).

Palazzo Zappalà Asmundo, Palazzo Scandurra e l’ex Clinica Vagliasindi

Commissionato intorno al 1900 all’architetto Salvatore Sciuto Patti dai coniugi barone Giuseppe Zappalà e Anna Grimaldi, il Palazzo Zappalà Asmundo, visse anni di fulgido splendore. Centro propulsore di eventi culturali e salotto della Catania aristocratica, ospitò inoltre il “Teatro Minimo”. Una sorta di teatro privato aperto ai nobili dove era possibile incontrare personaggi come Giovanni Verga. Grazie all’articolo su Piazza Cavour di Luigi Marino apparso nel 2012 su Gira Sicilia, alle informazioni della Fai delegazione di Catania e al Professore Antonio Blandini, sappiamo che il primo mimodramma rappresentato fu quello di Josette. Di Maria Maniscalco, con le musiche del Conte Vito Paternò del Grado e con interpreti il Barone Giovanni Rosso di Cerami e Anna Paternò del Grado.

Palazzo Zappalà Asmundo, inoltre, era sede di uno splendido giardino. Il giardino d’inverno, di cui oggi non si conosce la collocazione, si caricava di un forte simbolismo estetico. Palazzo Scandurra e l’ex Clinica Vagliasindi, sono due opere del geniale architetto Francesco Fichera. Palazzo Scandurra si caratterizza per la forma rettangolare e sobria del piano terra; mentre il primo e il secondo piano si arricchiscono con intagli realizzati in pietra siracusana. L’ex clinica Vagliasindi, spicca per l’originale apparato decorativo e su questo palazzo, la luce sembra incresparsi e ammorbidire le colonne.

Quartiere Borgo: storia e curiosità di Piazza Cavour ultima modifica: 2018-02-20T20:13:48+01:00 da Cristina Gatto

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