Laboratori creativi presso Officina Rebelde

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Laboratori creativi presso Officina Rebelde

Margherita mentre spiega la tecnica della serigrafia ph Angela Strano

Margherita mentre spiega la tecnica della serigrafia ph Angela Strano

Due incontri tenutisi in questo mese che hanno portato condivisione, socializzazione, aggregazione. Iniziative che stimolano la curiosità nell’apprendere ciò che è nuovo. Presso il centro sociale Officina Rebelde hanno avuto luogo due laboratori creativi, uno concernente la serigrafia e l’altro in merito alla preparazione del sapone. Entrambi incoraggiano all’autoproduzione, aspetto fondamentale per i tempi odierni in cui il modello prevalente incita alla logica consumistica.

La Serigrafia Rebelde

Incontro tenutosi lo scorso 5 novembre, ha caratterizzato un’intera domenica e ha trovato ampio seguito. Letizia e Margherita hanno condotto il primo dei due laboratori creativi. Le due ragazze, provenienti dalla Val di Susa, si erano conosciute in precedenza all’Accademia di Belle Arti. Per diverso tempo hanno preso strade diverse, ma poi si sono ritrovate col Progetto Zora Stamperia Raminga. Un nome estremamente fantasioso affiorato col tempo. Letizia si è accostata alla serigrafia due anni fa. Ella inizialmente disponeva di un laboratorio nello spazio sociale in cui viveva, ma tutto ciò era limitante. Così la ragazza decide di portare avanti il progetto spostandosi lungo diversi luoghi e raggiungendo quelli più remoti.

L’intento è dare voce a varie collettività, spesso semi sconosciute, sia radicate sia costituitesi durante il laboratorio. Letizia e Margherita uniscono l’insieme delle individualità che si ritrovano durante i laboratori, che danno come risultato lavori collettivi bene riusciti. Il linguaggio visivo consente alle collettività di esprimersi.

Letizia e Margherita, nei loro incontri, spiegano anzitutto cos’è la serigrafia. Si tratta di una tecnica su carta adesiva da applicare su un telaio, senza ricorrere a gelatina. Una fotoincisione che permette di tracciare il disegno in modo dettagliato e seriale. Essa consente di riprodurre stampe su stoffa o carta con qualunque tipo di inchiostro. Officina Rebelde ha sempre dato ampio spazio alla serigrafia, per la sua versatilità. Inoltre è una tecnica facile ed economica che può costituire uno strumento di rivendicazione delle lotte socio-politiche. Non vi sono rigide regole, la serigrafia può divenire una maniera giocosa per esprimersi, con divertimento nell’uso di inchiostro e stampe.

Laboratori creativi, la serigrafia
La serigrafia consente di stampare nella più ampia fantasia ph Angela Strano

Laboratori creativi, workshop di saponificazione

Lo scorso 11 novembre Officina Rebelde ha ospitato il laboratorio di preparazione del sapone, a cura di Rossella Lizzio. Ciò che l’ha spinta a tenere quest’iniziativa è il valore che ella dà all’autoproduzione. In un periodo storico in cui prevale la superproduzione portata dal capitalismo, creare è un atto di rivolta. Anche il sapone segue le logiche del mercato, ovvero per essere venduto deve risultare profumato e schiumoso; pertanto affiora il bisogno indotto sulla sua composizione.

A casa di Rossella si realizzava il sapone, così ha deciso di mantenere quest’abitudine. Ha prima seguito un laboratorio che però era approssimativo, in cui si è spiegata solo la ricetta. Pertanto Rossella ha approfondito il processo di autoproduzione, studiando la chimica e quindi trasmettendo i saperi che vi sono legati. L’intento è fornire gli strumenti e soprattutto far interiorizzare il concetto di autoproduzione, che presenta un profondo significato. Una creazione, quindi, che non deve essere solo fine a se stessa, ma assumere una connotazione politica di alternativa alla superproduzione.

laboratori creativi, la preparazione del sapone
Rossella Lizzio mentre spiega le fasi di preparazione del sapone ph Angela Strano

La fondamenta per produrre il sapone

Nel secondo dei laboratori creativi Rossella Lizzio ha spiegato tutto ciò che concerne la saponificazione. Gli ingredienti per preparare il prodotto detergente sono l’olio d’oliva, i grassi, la soda caustica ed eventuali profumi da poter aggiungere. Si possono addizionare pure i tensioattivi, i quali fanno durare il prodotto nel tempo, mantenendolo omogeneo. L’olio d’oliva costituisce un ingrediente fondamentale, arrivando a comporre il 70% della formulazione. Esso conferisce al sapone una buona struttura. Talvolta si può ricorrere all’olio di sansa, residuale, ottenuto dal pannello che rimane nei frantoi. Un altro elemento importante è la glicerina ma che è allontanata nei saponi industriali per produrre altro.

Il coefficiente di saponificazione indica la quantità di soda necessaria per saponificare. Da ricordare che il ph della soda è 13, quello del sapone 9; quindi esso è chimicamente un sale. Pertanto non esistono saponi a ph neutro, presente invece nei detergenti che comportano altre soluzioni. Per realizzare il sapone, occorrono dispositivi di sicurezza quali grembiule, guanti, mascherine, occhialini. Gli utensili da adoperare sono la pentola d’acciaio per scaldare l’olio, cucchiai di legno, leccapentola, termometro da cucina, mestoli d’acciaio, bilancia elettronica. Ancora la soda pura al 99%, reperibile dal negozio di ferramenta, frullatore ad immersione, acqua distillata e olio idrolato, anch’esso distillato.

La fase gel relativa alla produzione del sapone
Il prodotto finale del workshop di saponificazione ph Angela Strano

Laboratori creativi, le fasi di preparazione del sapone

Occorre anzitutto scaldare l’olio, dopo averlo pesato, fino a 45 °C, poi adibire la soda caustica. A quest’ultima va aggiunta l’acqua distillata, oppure acque profumate, tè o tisane, e non viceversa, cioè inserire la soda nell’acqua, perché schizza. Anche questa soluzione va scaldata fino a 93 °C, poi si fa raffreddare fino ad arrivare a 45 °C, la medesima temperatura dell’olio. Appena i due ingredienti raggiungono lo stesso calore, sfruttato per innescare la reazione successiva, avviene la fase nastro. Si frullano l’olio con la soda, aggiungendo odori e colori a piacimento. Ad esempio la spirulina da una colorazione verde, la cannella marrone, lo zafferano giallo acceso.

Dopo la miscela il sapone va inserito in delle formine che lo modellano. Qui avviene la fase gel: aumenta la temperatura del prodotto poiché coperto per 24 ore. Dopo questo passaggio è possibile decorare il sapone, colorandolo con erbe o ossidi, o aggiungendovi dei semi. Alcuni saponai ritengono che dopo la fase gel il sapone è pronto. Secondo Rossella Lizzio, invece, è necessario far passare un mese dal primo utilizzo.

Occorrono più laboratori creativi a Catania. Essi portano un modo diverso di socializzare volto alla conoscenza e al confronto, piuttosto che all’effimero. Oggigiorno prevalgono relazioni ed interazioni vacue. Luoghi come Officina Rebelde tendono a recuperare e proporre una socialità sana, tradotta in impegno politico.

Laboratori creativi presso Officina Rebelde ultima modifica: 2023-11-25T11:48:18+01:00 da Angela Strano

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