Catania piange il commendatore Luigi Maina, spirato all’ospedale San Marco dove era stato ricoverato in gravi condizioni. La città di Catania perde una parte di sé, la memoria storica e un grande uomo, testimone di una storia quasi centenaria. La vita del cerimoniere onorario del Comune e dei festeggiamenti in onore di Sant’Agata, si lega indissolubilmente alla città del Liotru. L’addio e il cordoglio per la scomparsa di Maina.
Luigi Maina, vero depositario della fede e della tradizione agatina
La redazione di itCatania si unisce al dolore per la scomparsa di Luigi Maina. Depositario della fede e della tradizione agatina, personaggio inconfondibile, uomo leale, attento e sempre elegante. I funerali sono previsti per oggi, 24 luglio alle ore 10:00 presso la Basilica Cattedrale. Il sindaco Salvo Pogliese ha indetto una giornata di lutto cittadino, bandiere a mezz’asta nel Palazzo degli Elefanti e ha voluto ricordare Maina con un post su facebook: “Con il cuore gonfio di tristezza e pianto partecipo ai catanesi la scomparsa del commendatore Maina, che pochi minuti fa è spirato nell’ospedale San Marco dov’era ricoverato.
Catania perde una parte di se, scompare una memoria storica di servizio e amore verso il prossimo nel nome della devozione a Sant’Agata e della Città di Catania. Lo ricorderemo per come merita un grande uomo di fede e testimone diretto di una storia quasi centenaria, fatta di intelligenza e lungimiranza nel Municipio che egli ha custodito come fosse casa propria. Stringiamoci tutti insieme come una grande comunità, attorno a un personaggio che ha saputo fare del servizio al prossimo una ragione di vita :Catania è grata ora e sempre a Maina e faremo quanto necessario per conservare le sue azioni a perenne memoria“.
La città di Catania perde una parte di sé
Al cordoglio si è unito anche l’ex sindaco Enzo Bianco: “Un Personaggio vero ed autorevole della mia Città. Lo conobbi 32 anni fa quando fui eletto, proprio come in questi giorni, per la prima volta Sindaco della Città di Catania. Fui io che mi inventai il Titolo di Cerimoniere onorario, chiedendogli di restare in Comune e lasciandogli la sua stanza. Fui io a volerlo Presidente del Comitato dei Festeggiamenti Agatini, dopo Ignazio Marcoccio. Vero depositario della fede e della tradizione agatina. Lui con me ad invitare e poi ad ospitare Papa Giovanni Paolo II nella sua visita a Catania. Ministro dell’Interno, dal Papa dopo l’anno Santo. Lui a mostrare ai Presidenti della Repubblica il busto reliquiario di S. Agata. Lui nei momenti belli ed in quelli tristi. Elegante. Attento. Sicuro. Cerimoniere per indole. Depositario delle tradizioni. Per 15 anni al mio fianco, come di tutti gli altri Sindaci. Un personaggio vero della miglior Catania. Grazie Commendatore“.
Catania perde un padre, un uomo dalle idee moderne. Catania non perde solo un figlio, ma un uomo innamorato perdutamente della sua città.
