Etna Doc e gli altri…
“Un paese a cui la colomba | diede in prestito il suo collare, e il pavone | rivestì dal manto delle sue penne | Par che quei papaveri sian vino | e i piazzali delle case siano i bicchieri“. — La Sicilia da Antologia poetica di Ibn Hamdis.
Etna Doc Bianco di Benanti del 2018, COS Terre Siciliane Ramí del 2018 e Feudo Montoni Grillo Timpa 2018 conquistano la rivista americana. Il New York Times, infatti, ha stilato una classifica dei migliori dieci vini bianchi italiani. Tutti sotto i 25 dollari. Una piccola selezione per raccontare la ricchezza e la bellezza dei nostri territori.
Etna Doc Bianco Benanti, COS Terre Siciliane Ramì e Feudo Montoni Grillo Timpa
“Oltre il Prosecco, l’identità dell’Italia come terra esclusivamente di vini rossi è restata aggrappata all’immaginazione comune. Non era vero 20 anni fa e non è vero oggi“. Così esordisce Eric Asimov, critico enologico e gastronomico americano del New York Times. La sua classifica somiglia a un racconto. Una narrazione che mette in luce le bellezze e le eccellenze del nostro paese. Ogni bottiglia di vino racconta una storia fatta di uomini, di produzioni e di passione per il territorio.
Le bottiglie scelte e acquistate (durante il lockdown) tramite siti e-commerce sono dieci. “Dalla Sicilia fino all’Alto Adige e al Friuli-Venezia Giulia, passando per la Valle d’Aosta a nord-ovest, l’Italia trabocca di affascinanti e distintivi vini bianchi“. I vini siciliani sono ben tre. Il Feudo Montono Grillo del 2018, floreale e armonioso (territorio di Cammarata). COS Terre Siciliane Ramì, sempre del 2018, pulito, fresco e di grande struttura (provincia ragusana). Benanti Etna Bianco 2018, un vino dell’Etna dalla spiccata sapidità, con un vitigno capace di evolvere e invecchiare splendidamente.
Eccellenze siciliane: idee, biodiversità, produzioni e speranze
Il riconoscimento da parte di un esperto, soprattutto in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo, suona come un incoraggiamento, è una grande soddisfazione e acquista un valore aggiunto. La Sicilia compare per ben tre volte nella lista dei New York Times confermando la grande qualità dei suoi prodotti e la sua biodiversità.
La pandemia di Covid-19 ha influito sulla produzione, ma anche sui consumi. I tempi di recupero non saranno certamente brevi, ma le eccellenze siciliane sono già a lavoro per fronteggiare la crisi. Non ci resta che elogiare queste produzioni e diventarne orgogliosi.
Tre vini per tre anime, autentiche e originali. Tre vini per tre diversi territori. Una Sicilia, ancora, dalle mille anime e dagli altrettanti volti.
Una fucina di idee, speranze e peculiarità.