Una serata di importanti prime volte quella che si è tenuta lo scorso 13 dicembre presso la sede di Viagrande Studios. Infatti, il meraviglioso centro poli-culturale della provincia di Catania che ha ospitato la presentazione di “Chiodo della terra”, edito da Scatole Parlanti. Chiodo della terra è l’opera prima di Roberto Zito, allievo della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios.
Grande emozione e sostegno da parte di un folto gruppo di partecipanti per questo evento culturale e letterario. Un momento che rappresenta un traguardo fondamentale: la pubblicazione del primo romanzo di Roberto Zito. L’autore, classe 1987, non solo è stato il primo studente della Scuola a veder realizzato il proprio sogno, bensì, come ci ha ricordato nel corso dell’incontro Claudia Migliori – direttore generale di Viagrande Studios- quello di Roberto è stato anche il primo curriculum pervenuto in segreteria, ben 13 anni fa. Quando il progetto di una scuola di scrittura era ancora embrionale: da quel momento il destino di Viagrande Studios e quello di Roberto sono stati, parafrasando le parole di quest’ultimo, fatalmente legati.
Una presentazione all’insegna dell’emozione, quella di Roberto Zito
La serata è stata abilmente guidata da Manuela De Quarto, docente e direttore didattico della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling. Lo stesso autore, nei ringraziamenti di chiusura al suo libro, definisce Manuela – docente di teoria e tecnica della narrazione- la sua sensei. Manuela ha intervistato con grande attenzione e sensibilità il proprio allievo. Insieme hanno portato alla luce la genesi del testo e il processo di creazione di un universo che viene concepito sulla carta. E che poi prende vita solo grazie all’immaginazione dei – gli auguriamo- moltissimi lettori che si appassioneranno alle vicende raccontate.
Nel corso dell’intervista i due interlocutori hanno svelato che il romanzo si apre con un’eruzione devastante del vulcano Etna. Il nostro vulcano è il punto focale attorno al quale ruotano le vite di sei personaggi molto diversi tra loro, ma tutti catalizzati da questa forza. L’Etna, come una divinità, distrugge ogni cosa. Al tempo stesso, la nostra montagna determina i destini di ognuno all’interno di un racconto corale i cui i protagonisti incarnano sentimenti universali. C’è la rabbia, l’amore, la vergogna e la colpa che emergeranno tra verità nascoste e reverenza religiosa.
Insieme alle domande del direttore didattico abbiamo assistito alla lettura di alcuni brani del romanzo. A leggerli la voce di una collega di corso – Giovanna Valenti – in rappresentanza di un gruppo unito. Un gruppo che ha voluto trasmettere ai presenti la stima e l’affetto che lega questi ragazzi diventati, ormai, famiglia.
Chiodo della Terra presentato a Viagrande Studios il 13 dicembre scorso
Tra risate, emozioni e prevedibili – quanto temuti- lapsus la serata si è svolta in un’atmosfera di grande gioia e convivialità. La sensazione palpabile era di sincera partecipazione ad un evento decisivo nella vita di un giovane autore, che vede concretizzarsi il sogno di essere scrittore. Non sono mancati i ringraziamenti sinceri di Roberto ai genitori, che hanno sostenuto e incoraggiato la sua prima grande passione: il cinema. Agli amici, che lo hanno aiutato e consigliato durante la prima stesura del suo romanzo. A tutti i professori del corso che lo hanno aiutato a trovare un ordine nella trama. E, infine, alla compagna Chiara, insieme alla loro piccola Alice, che hanno rappresentato un punto fermo nei momenti di scoraggiamento.
Roberto Zito, studente della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios, presenta il suo romanzo d’esordio
Più di una semplice presentazione, la serata è stata un grande abbraccio ad un giovane scrittore, Roberto Zito. Tutto affinché porti con sé durante le future e, senza dubbio, numerose presentazioni del libro, tutto il calore della grande famiglia che lo sostiene.
A cura di Tiziana Consoli, studentessa della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios
