La purciddana è una pianta spontanea che sembra un’erbaccia. Invece è commestibile e ha delle proprietà nascoste.
Purciddana, usata fin dall’antichità
In dialetto si chiama purciddana, ma in italiano portulaca oleracea. E’ una pianta che spesso nasce spontaneamente, anche nei vasi. A Catania, la Piana ne ha davvero tanta, ma non è difficile trovarla anche nei giardini. In estate è facile da trovarsi, tra le angurie e i meloni cantalupo. Sempre nella bella stagione fa anche dei piccoli fiori gialli che sbocciano solo di giorno. Mentre di notte si richiudono per rifiorire il giorno dopo.
Molti la considerano erbaccia da estirpare. Ma in realtà è una pianta officinale usata fin dall’antichità. Ebbene era usata anche alla corte di Luigi XIV, il Re sole, in cucina come condimento delle pietanze. Tuttavia anche gli Emirati Arabi la vendono come ortaggio per preparare delle fresche insalate. Anche se questo è tutt’oggi il suo maggior utilizzo.
Purciddana, l’uso a Catania
Oggi la purciddana non trova largo uso nelle cucine catanesi, ma un tempo non era così. Anzi, addirittura veniva venduta dagli ambulanti in tutta la città. Soprattutto intorno agli anni 50-60 era così che raggiungeva le case dei catanesi di città. Un’erba da raccolto sui campi, era buona e costava poco. Insieme alla rucola che era considerata troppo amara e non piaceva ai catanesi. Ed invece oggi spicca nelle tavole come insalata, insieme a parmigiano Reggiano e bresaola, sulla pizza o come pesto.
La purciddana è usata per la preparazione di insalate, come l’Insalata ferragostana con pomodori, cetrioli, cipolle stemperate in olio aceto, e sale. Ma anche insieme alle con verdure lesse, dove le foglie e i giovani germogli sono usati con patate bollite e cipolle al forno. Altro uso è quello di preparare piccola frittelle di Purciddana, in cui le cime della pianta – intinte in una pastella di acqua e farina – sono fritte singolarmente in olio ben caldo e poi servite come antipasti.
Altre curiosità su questa pianta buona e spontanea
La portulaca è una pianta che ha trovato sempre largo utilizzo anche come medicina. Nella medicina dell’antico Egitto era usata solo come erba medicinale. Stesso utilizzo anche durante il Medioevo, nei Paesi Arabi, Spagna e nei paesi del Bacino Mediterraneo.
Alcuni recenti studi hanno anche dimostrato che la portulaca ha proprietà anti-diabetiche, depurative e digestive. Tanto che viene usata anche per curare diarrea, vomito, emorroide ed emorragie post partum. Ma ha anche notevoli proprietà nutritive e medicinali. Contiene acidi grassi polinsature del tipo omega 3 e fa bene al cuore e alla circolazione.
Infine se utilizzata come impacchi provvede alla pulizia della pelle e ad eliminare il rossore causato dalle punture di insetti o foruncoli. Ma a noi catanese piace di più mangiarla, anche se non è uno dei prodotti più diffusi. Ma forse sarebbe il caso di riprendere un pò i cibi di un tempo che sono buoni, costano poco e fanno bene.