Pasta siciliana: avviato l'iter per il marchio Dop

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Pasta siciliana: avviato l’iter per il marchio Dop

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Pasta siciliana di grano duro. Avviato l’iter per la costituzione del Comitato promotore per il riconoscimento del marchio Dop. Una grande eccellenza che negli anni si è affermata sul mercato e incontra il favore dei consumatori.

Pasta siciliana di grano duro: il marchio Dop

La Regione Sicilia punta al Dop. L’iter per la costituzione del Comitato promotore per il riconoscimento della denominazione di origine è già stato avviato. «Il grano duro siciliano – afferma l’assessore regionale all’agricoltura, Luca Sammartino – ha tutte le caratteristiche per incontrare il favore di consumatori sempre più attenti ai temi della qualità del prodotto e della sicurezza alimentare. Questo ha determinato un collocamento nel segmento medio-alto dei lievitati e dei prodotti da forno ricavati dalla farina del nostro grano duro. Un risultato eccezionale se si considera che oggi il grano è una delle commodity per eccellenza in un mercato dominato dai grandi produttori.

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cucina siciliana, pasta di grano duro – fonte immagine pixabay

Un risultato il cui merito va dato ai nostri produttori. E ovviamente ai nostri agricoltori che hanno avuto la forza e la perseveranza di resistere anche quando producevano in perdita. Il marchio Dop sarà un riconoscimento. Un riconoscimento innanzitutto al loro lavoro e al valore del ‘granaio’ siciliano, che combina le specificità del territorio e dell’ambiente in un prodotto alla base della dieta mediterranea. La più sana ed equilibrata che esista».

Sicilia, patria della pasta

Dal comunicato stampa della Regione Sicilia si può leggere che aa filiera del grano duro in Sicilia, con più di 300 mila ettari – ai quali aggiungere i 45 mila ettari coltivati in regime di agricoltura biologica – è uno dei settori chiave dell’agricoltura siciliana per il reddito degli agricoltori, il mantenimento del paesaggio rurale e la valorizzazione della cultura alimentare di Sicilia. La pasta di grano duro siciliano, la cui origine storica risale al XII secolo – ne parla per primo il geografo arabo Idrisi, collocandone la nascita a Trabia – a partire dagli inizi degli anni 2000 si è affermata come produzione d’eccellenza.

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Pasta siciliana di grano duro – fonte immagine pixabay

Idrisi, per l’appunto, in un suo libro, consegnato al Re Ruggero II di Sicilia nel 1154 , scrive di mulini e di pasta che si confezionava a Trabia e che si esportava in tutta la penisola. Il geografo descrive “un cibo di farina in forma di fili”, chiamato “triyah” (dall’arabo “itrija”). Possiamo affermare che si trattasse di una forma di pasta simile agli spaghetti. La conferma si può avere grazie al fatto che in Sicilia, ancora oggi, si parla di “vermiceddi di tria” (vermicelli) o di “tria bastarda”. Secondo gli storici Capatti e Montanari, nei ricettari arabi la pasta compare già nel IX secolo e a tale tradizione è collegata la presenza nella Sicilia occidentale di cultura araba di manifatture per la sua produzione.

Pasta siciliana: avviato l’iter per il marchio Dop ultima modifica: 2023-03-30T07:00:00+02:00 da Cristina Gatto

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