Dalla penna di Joanne Harris – la stessa del celebre Chocolat – Il canto del ribelle, dove Loki diventa narratore. Ecco la recensione di Anastasia Morale, studentessa del secondo anno della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios.
Il canto del ribelle è un romanzo fantasy ,che narra le vicende legate alla mitologia norrena dalla Creazione al tanto famigerato Ragnarok. Questa volta c’è una peculiarità: il nostro narratore, come lui stesso si definisce, è Loki, il dio dell’inganno.
Loki è una creatura del Caos, un essere senza forma incuriosito dalla vita umana – che studia attraverso il mondo dei sogni. Loki è incuriosito anche dall’operato di Odino, reduce dalla recente guerra tra Aesir e Vanir. Tuttavia, il suo desiderio di sapere non è abbastanza da spingerlo a superare i confini del regno del Caos.Ffinchè non entra in contatto con Odino stesso, che con astuzia lo convince ad assumere forma umana. In questo modo, Loki imbocca una strada senza ritorno e, divenuto fratello di sangue di Odino, si reca con lui alla corte di Asgard. Qui gli altri dei lo guardano con diffidenza e disprezzo, ma Loki decide ugualmente di tentare di integrarsi, sfruttando l’ingegno e per cui lo conosciamo.
Loki vive in prima persone la storia ed è la voce narrante di questo romanzo fantasy che ha avuto molto successo di lettori
Di fatto, le vicende che Loki vive in prima persona iniziano dopo una digressione sulla Creazione dei nove mondi e in particolare di Asgard. Questa parte può essere un po’ difficile da seguire per chi non conosce già la mitologia norrena. Superato, però, questo iniziale scoglio il ritmo della narrazione è regolare e facile da seguire, rendendo i riferimenti al mito anche ai meno appassionati, e magari strappare un sorriso a chi ne sa un po’ di più.
La recensione breve dell’opera di Joanne Harris nasce all’interno del percorso di Giornalismo e Linguaggi Social della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios. Anastasia Morale, che ad ottobre 2023 inizierà il secondo anno della scuola, ha scelto di recensire questo libro con lo stile moderno e breve.
Tutto questo è possibile grazie a Loki stesso: sprezzante, sarcastico e carismatico, mantiene alta l’attenzione del lettore, come qualsiasi narratore di tutto rispetto. Inoltre, nonostante il fascino e l’ingegno, Loki rimane un antieroe difettoso e umano, capace di combinare guai come di risolverli.
Non importa che la Harris scriva di una cioccolataia e di sua figlia “arrivate con il vento del Carnevale”, o di un dio con la lingua tagliente e un po’ playboy, la sua penna è esattamente come il Bifrost, il famoso ponte arcobaleno di cui parla il mito: ti porta in mondi lontani, eppure estremamente reali, creando immagini così vivide da regalare al lettore una lettura immersiva e coinvolgente. Lo stile di Jeanne Harrison è raffinato e pulito, e rende Loki il narratore schietto e dinamico che è.
Infine, questo romanzo è consigliato agli appassionati di mitologia, ma anche e soprattutto a chi ha voglia di leggere – o ascoltare – una bella storia.
Di Anastasia Morale.
Autrice: Joanne Harris
Titolo: Il canto del ribelle
Casa Editrice: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 319
Recensione a cura di Anastasia Morale, studentessa del secondo anno della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios
