Il clima della Sicilia: un racconto mitologico

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LEGGENDE

Il clima della Sicilia: un racconto mitologico

The Fate Of Persephone, 1877 (oil & Tempera On Canvas)

Il clima della Sicilia. Un racconto mitologico. Un altro getto di inchiostro e una storia che lentamente si dispiega per dipingere la Sicilia. Una terra di suggestioni, colori, sapori e dove il sole trasumana le cose. L’isola in cui la bellezza sedimenta in una miscellanea di culture e tradizioni. Concedetemi ancora del tempo per quel desiderio che continua a pungere incessante. Raccontare, scoprire, capire e conoscersi. Divulgare tradizioni, storie e leggende per poterci riappropriare della nostra identità.

Il ratto di Proserpina

Tutto ebbe inizio un bel dì di primavera in una idillica Sicilia; isola in festa, creazione di una sinfonia dai colori tenui. Si racconta che il Dio Plutone, superbo e imperioso, emerse nei pressi di Enna, sui Monti Erei. Non fu la scenografia dei fiori, né il verde rigoglioso e neanche il tepore dei raggi solari a destarlo di meraviglia. Fu l’immagine sinuosa e femminile di Proserpina, figlia di Cerere, attorniata dalle Ninfe. Fu la vista di quella ragazza intenta a raccogliere i fiori sulle rive del lago di Pergusa. Un guizzo con quegli occhi di fuoco e le mani protese ad artigliarla. La vana fuga della giovane e il rapimento sì veloce. Proserpina fu rapita dal dio degli inferi e portata nel suo regno; in due falcate le fu addosso e l’abbracciò voracemente e via col dolce peso. 

Fontana del Ratto di Proserpina a Catania. Il ratto di Proserpina fu così rapido che nessuno seppe dare spiegazioni alla sconsolata Cerere. La madre la cercò, perlustrò in lungo e in largo il lago di Pergusa e arrivò fino al vulcano Etna. Domandava, piangeva e invocava il nome della figlia. Si rivolse anche a Giove per avere notizie, ma come poteva il re di tutti gli dei tradire Plutone, suo amato fratello? Passarono giorni e notti nel dolore e nella tristezza. La dea dell’abbondanza e della fertilità dei campi, afflitta e adirata, si scagliò contro gli uomini portando carestie, pestilenze e siccità. Un’isola martoriata e distrutta. Non più frutti, non più verde lussureggiante e sfumature di colore in Sicilia.

Quartiere Borgo Sanzio Catania

Fontana di Cerere, Piazza Cavour, Borgo

Il clima della Sicilia

La devastazione cresceva in maniera proporzionale alla sofferenza degli uomini per quella terra vessata. La moltitudine di uomini e di donne si rivolse a Giove. Lo supplicò, lo pregò e gli chiese di far cessare quel martirio. Fu solo allora che Giove si interessò alla figlia di Cerere. Giove inviò Mercurio da Plutone per imporgli di restituire Proserpina alla madre. A Plutone non restò che obbedire. Però, prima di farla partire, fece mangiare alla sua amata dei chicchi di melograno. Quei chicchi legarono Proserpina a Plutone, ma Giove, ormai irremovibile decise di far trascorrere otto mesi, da gennaio ad agosto, sulla terra assieme alla madre. Quattro, invece, i mesi da settembre a dicembre, negli inferi con Plutone, stabilendo così l’alternanza di due sole stagioni nel clima della Sicilia.

Appunti e info

La versione del racconto mitologico con due stagioni è da riferirsi unicamente alla Sicilia. Nelle altre versioni, invece, i mesi concessi da Giove sono così ripartiti: sei mesi ogni anno insieme alla madre (estate e primavera), e i sei mesi restanti insieme a Plutone (autunno e inverno).

Le frasi in corsivo si riferiscono alla versione del mito del ratto di Proserpina di Claudiano.

Il clima della Sicilia: un racconto mitologico ultima modifica: 2018-12-06T08:48:02+01:00 da Cristina Gatto

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