Il 13 giugno si celebra anche a Catania la festa di Sant’Antonio, uno dei santi più amati nella chiesa omonima dislocata su viale Mario Rapisardi, appositamente aperta tutto il giorno con messe e benedizione di fiori, rosari e pane. Scopriamo assieme la festa e la chiesa di S. Antonio da Padova nella nostra città.
La festa e la chiesa di S. Antonio da Padova a Catania
E’ fra le chiese più frequentate dai catanesi, stiamo parlando della chiesa della Congregazione delle Suore Cappuccine del Sacro Cuore, conosciute da tutti con l’appellativo di “Suore di Sant’Antonio ” per la presenza di una statua del santo posto nell’altare principale dell’edificio e per questa conosciuta come chiesa di S. Antonio da Padova. Accanto sorgono i locali che accolgono l’Istituto Scolastico S. Antonio Suore Cappuccine Del Sacro Cuore. Prima era anche un ex Orfanotrofio.
La festa del santo di Padova
La festa del Santo, designato quale protettore dei poveri e degli oppressi, ma anche degli orfani, dei bambini, delle mamme e delle famiglie si celebra il 13 giugno sin dalle prime luci del mattino. La chiesa apre le sue porte per accogliere i fedeli pronti ad assistere alle messe , a chiedere benedizioni, a pregare il santo per avere grazie e miracoli. Tutt’attorno alla chiesa si radunano venditori di fiori, soprattutto gigli, fiore simbolo di S. Antonio, candele, effigi, rosari. Durante le messe vengono benedetti i pani che ognuno porterà in dono a familiari e amici.
La chiesa di S. Antonio da Padova
L’edificio religioso si contraddistingue per le sue forme semplici ma imponenti. Si tratta di una struttura grande e slanciata verso l’alto, inserita fra i palazzi e i negozi del centralissimo e affollato viale Mario Rapisardi di Catania, non lontano dalla chiesa di Santa Maria di Gesù.
Esternamente la chiesa si articola in tre ordini diversi; al primo piano si accede varcando una cancellata in ferro e salendo delle scale. Al centro è posto il portone centrale con i due portoncini che riprendono le tre navate in cui è suddivisa la chiesa . Il primo ordine è caratterizzato dalla presenza dei portoni lignei e dalle otto paraste sormontate da capitelli. Il tutto improntato alla semplicità e sobrietà. Il secondo ordine presenta il grande rosone centrale. Il terzo ha una sorta di deambulatorio e la chiusura del timpano con forme triangolari. Doveva essere completata ma rimase incompleta. Nella parte sotterranea si nasconde un sepolcro di epoca romana!
Il sepolcro romano
Lo studioso G. Libertini, a proposito della Chiesa di S. Antonio, parla di “un grande sepolcro, costituito da blocchi calcarei, dello spessore di cm.40 perfettamente squadrati e ben commessi(sic)(lungh..m.2,00,largh..0,90,profondità 0,90). La tomba si trovava a poca profondità dal livello medio del terreno ed era inviolata: conteneva infatti lo scheletro del defunto ed una non ricca suppellettile costituita da un’oinochoe, qualche scodella ed altre ceramiche grezze. Si rinvenne anche all’interno del sepolcro una piccola moneta di bronzo catanese. Risalirebbe al III secolo a.C.: primo periodo della dominazione romana sull’isola. Probabile il collegamento con la necropoli che si estende da piazza Carlo Alberto, fino alle ville di Viale Regina Margherita, via Androne e le vie limitrofe. (Fonte: Edoardo Tortorici, “Catania Antica : la nuova carta archeologica “; ripreso dalla pagina facebook Melior de cinere surgo – Obiettivo Catania).
L’interno
L”edificio presenta una pianta a croce latina con tre navate e absidi con altari. Anche all’interno dominano sobrietà ed essenzialità: gli ambienti sono luminosi grazie ai materiali utilizzati come il marmo bianco e il granito. Le tre navate sono lunghe e spaziose e divise da una serie di snelle e alte colonne culminanti con il capitello classico. Nelle navate si inseriscono 4 cappelle. L’altare centrale presenta marmi policromi e la statua del santo; è sormontato da un mosaico che raffigura l’apoteosi del santo affiancato da una schiera di angeli a destra e a sinistra.
Nelle navate è presente un piano superiore con deambulatorio e arcate.
La statua è oggetto di culto e venerazione ogni 13 giugno e durante l’ottava. Migliaia i fedeli che si recano in chiesa per porgere il loro omaggio.
Presenti durante le celebrazioni anche molte associazioni di volontariato fra cui la Misericordia.
Come per la Madonna del Carmelo, Santa Rita, la Madonna dell’aiuto, la Madonna delle Grazie, la devozione per S. Antonio a Catania è fortissima e si affianca a quella di S. Agata.
