Percorrendo a piedi Catania è possibile trovarsi di fronte a monumenti o strutture sconosciute, immerse nel degrado senza alcuna cura. Molte opere di epoca romana, come le Terme di Piazza Dante, il Foro Romano e i vari Ipogei, vivono quotidianamente in trascuratezza. Altri, invece, come l’Anfiteatro Romano, le Terme Achilliane e della Rotonda, il Teatro Greco-Romano e l’Odeon sono tappe fondamenti aperte al pubblico per la scoperta della Catania Romana. Esistono, in realtà, altre strutture e complessi romani oggi totalmente scomparsi. Scopriamo insieme la loro antica collocazione e la loro storia.
Catania Romana: il Circo Massimo
Nei secoli d’oro dell’antica Roma, Catania vantava un vastissimo repertorio di strutture e opere monumentali. Basti pensare l’importanza del Colosseo Nero (l’Anfiteatro Romano) nella nostra amata terra, secondo per grandezza al Colosseo di Roma.
Oltre a questi conosciutissimi monumenti romani catanesi, ce ne sono alcuni che sono stati demoliti o sepolti dal tempo. Uno tra questi era il Circo Massimo che si trovava a sud-ovest del Castello Ursino. Si pensa che potesse contenere fino a 250.000 persone. Bolaro ci ricorda la sua storia distrutta dalla lava del 1669. Del Circo Massimo ci rimangono solo due obelischi (mete) egiziani: uno posto all’interno del cortile dello stesso Castello Ursino; l’altro è collocato sulla schiena del Liotru a Piazza Duomo.
Il Cardo e il Decumano (assi ortogonali attorno cui si realizzavano gli edifici pubblici) ci mostrano l’estensione dell’antica Catania Romana: dall’Anfiteatro al Circo Massimo, uno a nord e l’altro a sud della città.
La Naumachia, l’Ippodromo e il Ginnasio della Catania Romana
La Naumachia era posta vicino alla Chiesa di San Giuseppe, oggi distrutta. Si racconta che all’interno della struttura artificialmente riempita d’acqua si riproducevano battaglie navali. Era circondata da un ricco boschetto e conteneva anche una vasca adibita ad acquario. Lo speco, scavato nell’argilla, era circondato da alberi di ginepro e pioppo. Il colossale monumento (200m x 131m) scomparirà per sempre a causa della lava dell’eruzione del 1669. L’opera non è mai stata disseppellita.
Subito accanto alla Naumachia erano presenti anche un Ippodromo e un Ginnasio. L’Ippodromo era lungo circa 1872 piedi. Qui avvenivano le corse in onore del dio Bacco. Si pensa che uno dei due obelischi posti a delimitare la partenza, sia in realtà quello che si trova sulla schiena del Liotru, simbolo di Catania, e non quello del Circo Massimo come invece si crede.
Foto copertina: Matthias Süßen Cc By Sa 4.0