Il 25 aprile, Festa Nazionale della Liberazione d’Italia è una di quelle giornate che Catania festeggia sotto il sole. La primavera inoltrata colora i prati, illumina il mare e risveglia nei catanesi la voglia di stare all’aria aperta. Quell’aria che tanti anni prima aveva il sapore dei partigiani, degli alleati e della libertà.
A Catania questa giornata di scampagnata si vive in compagnia degli amici, della famiglia e come sempre della buona tavola. Ma dove si recano, cosa mangiano e soprattutto cosa portano con loro i catanesi? Scopriamolo insieme!
Avanti pronti semu?? Putemu pattiri!
Iniziamo con la descrizione di rituali che i catanesi compiono ogni mattina prima di una scampagnata.
Primo tra tutti caricare u cofunu da macchina. Questo prevede la sistemazione di fuculari, tavoli, barbecue, carbone e spiritu (alcool per accendere il fuoco) . Tutti strumenti funzionali al famoso arrusti e mangia che verrà allestito nel punto d’incontro deciso solo qualche ora prima di pattiri. Tra tutto questo, non deve mai mancare u palluni, oggetto sacro d’intrattenimento tra un caddozzu di sasizza e na cipuddata!
Il secondo rituale della scampagnata è l’appello! Il capo famiglia, o chi fa strada in macchina per la meta prevista, inizia a chiedere se tutti sono presenti e se bisogna ancora aspettare qualcuno. C’è sempre in famiglia il premuroso che accompagna il nonnino cercando di trovargli la sistemazione più comoda tra una teglia di pasta o funnu o na seggia rapi e chiuri. Quando tutto sembra pronto, ecco che arriva la fatidica domanda “avanti pronti semu? Putemu pattiri”.
Il terzo rituale fondamentale di una scampagnata è a fimmata na macelleria. Tutti gli uomini della famiglia o del gruppo, si incontrano in macelleria la mattina presto (alle 11) per decidere cosa acquistare da mangiare. Nel frattempo le donne di famiglia, cercano di staccare i bambini dai finestrini che come si suol dire “acchianunu supra i capiddi!” Una volta che gli uomini “nesciunu che busti”, ecco che si riparte per la meta!
Ma dove vanno i catanesi per la scampagnata?!
Le mete più gettonate per una scampagnata
Le mete preferite da un catanese durante le scampagnate sono il mare e le aree verdi.
Per aree verdi si intendono i boschi, le pianure e le campagne. Risultano tra i più frequentati il boschetto della Playa, la piana di Catania, il boschetto di Nicolosi. Questi posti sono caratterizzate dalla presenza di aree attrezzate dove poter arrostire all’aperto e fare attività fisica grazie a percorsi sportivi orientati e aree da trekking.
Per quanto riguarda il mare, il primato resta ovviamente alla Playa, specialmente alle tre spiagge libere. Tutta la costa si riempe della nebbia dei fuculari!
Cosa mangiare per una scampagnata a Catania
Ed eccoci al pezzo forte della scampagnata. Ovvero il momento dell’abbuffata. Con cosa si ingozza un catanese in queste occasioni? Beh, sicuramente fa da padrona la carne. Di qualunque tipo o di qualunque taglio essa sia. Carne di cavallo, di maiale, petto di pollo sono tutte prelibatezze che è possibile ammirare tra le griglie.
Puppetta di cavaddu, sasizza cunzata, cipuddate, coste di maiale, canni arustuta, hamburger, braciole e chi più ne ha più ne metta! Tutte ottime portate da cafuddari ammenzu o pani di casa, accompagnate da vino rosso locale in bottiglia preferibilmente Nero d’Avola. Per non contare ciò che le donne il giorno prima hanno già preparato: teglie di pasta o funnu, cannelloni, insalata di riso!
Peperoni e cacocciuli arrustuti ovviamente non devono mancare!
Belle le scampagnate quelle catanesi ca ti inchiunu u cori e a panza!
Buona festa della liberazione da itCatania