Ricordando Turi Ferro. “Avendo fatto molti film insieme a Turi Ferro, siamo diventati molto amici e mi ha insegnato i sapori della Sicilia. Ho imparato la “parlata” catanese, che considero il vero dialetto. Vivendo con lui, ogni volta, per me era una scoperta all’insegna di questa straordinaria terra.” (Giancarlo Giannini.)
La città di Catania e il Teatro Stabile celebrano il grande attore catanese nei 100 anni della sua nascita. Spettacoli, documentari, mostre e seminari, ovviamente con le opportune misure di prevenzione e contenimento.
“Per non lasciar sguarnito il “mio” teatro, costrinsi Paolo Grassi a portare “I Giganti” a Catania. E lui, facendosi precedere dai tir della scenografia, obbedì.” Turi Ferro
Ricordando Turi Ferro
Ricordare Turi Ferro nel centenario della sua nascita vuol dire ripercorrerne il lavoro e dare risalto al segno indelebile che la sua figura ha lasciato nella cultura teatrale siciliana. Un’occasione imperdibile. Un evento che da diversi mesi coinvolge il lavoro di un ricco comitato informale. L’opportunità di fare conoscere il grande catanese ai giovani e di far rinascere il Teatro Stabile, a lui legato. Costruire una nuova identità- Un’identità che affondi le radici nella tradizioni, ma che riesca a guardare al futuro e alla formazione di nuovi artisti. Mostre, eventi, seminari e proiezioni (nel rispetto delle restrizioni da Covid-19) che si svolgeranno lungo l’arco dei primi cinque mesi del 2021. Un progetto nato dalla collaborazione con l’Università di Catania, la Fondazione Domenico Sanfilippo editore, l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano e la Fondazione Turi Ferro.
Il desiderio, così come esplicitato dal direttore Laura Sicignano, è quello di racchiudere l’evento tra la ricorrenza della nascita di Turi Ferro, il 10 gennaio, e la ricorrenza della morte, il 10 maggio. Turi Ferro, protagonista nello scenario del dopoguerra italiano, è l’esempio di un percorso artistico più vivo che mai. Il suo profilo si accosta magistralmente al tema della ricostruzione e della convivenza civile, economica, ma anche sociale. Il punto è inventare nuove soluzioni che possano mettere in luce la cultura, bistrattata e vittima di questo “annus horribilis”.
Mostre, eventi, seminari e proiezioni
Si inizia a gennaio con la mostra dedicata al rapporto tra Turi Ferro e il Teatro Stabile di Catania. La mostra, a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla, è un viaggio per immagini e documenti attraverso il ricco e multiforme itinerario dell’artista. Nel mese di febbraio, invece, al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania si terrà il seminario dal titolo “Il gigante e il capocomico: tutte le maschere di Turi Ferro“, a cura di Stefania Rimini e Simona Scattina. Nello stesso mese, al Refettorio della Biblioteca Ursino Recupero, vi sarà invece la presentazione del libro “Turi Ferro. Catania per palcoscenico” della Fondazione Domenico Sanfilippo Editore. Interviste, foto e inediti a cura di Giorgio Romeo.
Nei mesi successivi si potrà assistere a una seconda mostra, sulla vita e le esperienze teatrali e cinematografiche di Turi Ferro; a cura della Fondazione Turi Ferro in collaborazione con Regione Sicilia, Comune di Catania, Teatro Stabile di Catania. I materiali saranno curati, inoltre, da Guglielmo Ferro e Sarah Zappulla Muscarà. Ad Aprile, presso il Teatro Verga, debutterà “Servo di scena“, spettacolo teatrale con la regia di Guglielmo Ferro su testo di Ronald Haword. Lo stesso Guglielmo Ferro terrà una lezione presentando un testo del padre, raccontando il metodo con cui Turi Ferro affrontava il testo teatrale. Turi Ferro, celebrazioni nei 100 anni dalla nascita si concluderà con la proiezione del documentario di Daniele Gongiaruk “Turi Ferro. L’ultimo Prospero“, vita e arte del grande attore.
