“Non si deve insegnare la musica ai bambini per farli diventare grandi musicisti, ma perché imparino ad ascoltare e, di conseguenza, ad essere ascoltati.”
-Claudio Abbado-
I benefici di avere e suonare uno strumento musicale
Il Natale è alle porte e sicuramente, i regali più ambiti dai più piccoli, saranno quelli di natura tecnologica. Noi vi diamo un consiglio controcorrente: stupiamo i nostri bambini regalandogli uno strumento musicale. Sono tante le ricerche che evidenziano i benefici dell’imparare a suonare uno strumento, a discapito dell’uso dei dispositivi tecnologici anche in tenera età. Uno studio guidato dal Massachusetts Institute of Technology, ha dimostrato che fare lezioni di pianoforte già all’età di 4 o 5 anni, aiuta il piccolo a riconoscere e articolare le parole, aiutando a prevenire i disturbi del linguaggio. Inoltre, studiare uno strumento aiuta a generare forza di volontà, dona il carattere, la capacità di sviluppare la fantasia, aprire il proprio cuore alle emozioni e a saper affrontare le critiche. Immette inoltre in una dimensione comunitaria, evitando che ci si richiuda in cantucci solitari, dominati dalla realtà virtuale.
Rafforzare il connubio tra musica, legalità e bambini, da anni è la missione di Musicainsieme a Librino, che ha dato vita a un progetto sociale, concretizzatosi nell’orchestra e coro giovanile, impegnati a cambiare il volto del quartiere catanese di Librino,
El Sistema di Josè Antonio Abreu
L’orchestra catanese, formata da piccoli talenti, si basa sul modello di El Sistema, elaborato negli anni Settanta da Josè Antonio Abreu, con l’intento di sottrarre i giovani venezuelani alla povertà, alla criminalità e al degrado sociale attraverso un percorso di educazione musicale e di inserimento in un’ orchestra. Alla guida di El Sistema, Abreu ha portato al miglioramento nella società venezuelana, offrendo una prospettiva di crescita umana e culturale a centinaia di bambini. Abreu è stato nominato ambasciatore dell’UNESCO con il compito di estendere la sua rete di orchestre giovanili.
Il modello didattico musicale di Abreu, consiste in un sistema di educazione musicale pubblica, con accesso gratuito per bambini di tutti i ceti sociali.
Il metodo Abreu in Italia con Claudio Abbado
Il modello di Abreu ha avuto molto successo e numerosi paesi lo hanno adottato per favorire l’educazione musicale presso fasce sociali e zone geografiche disagiate. Il metodo ha attecchito anche in Italia. Al momento attuale sono infatti diecimila i bambini italiani coinvolti nel progetto. Fautore di ciò è stato il compianto maestro Claudio Abbado. Il 16 dicembre 2010 è nato il Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili in Italia, per abbattere barriere, promuovere lo scambio interculturale, ridimensionando il disagio e la dispersione scolastica, agendo sulla povertà economica ed educativa.
La realtà di “Musicainsieme a Librino”
Il modello di Abreu è alla base della comunità di “Musicainsieme a Librino”, nata nel 2010 nel popoloso quartiere di Catania, grazie all’opera della pediatra Loredana Caltabiano, della violinista Valentina Caiolo e dalla pianista Alessandra Toscano, sostenute dal Rotary club e coadiuvate da altre realtà, tra le quali TalitàKum e quella dei Briganti. L’obiettivo è cambiare le sorti degli abitanti di Librino, per assicurargli un’opportunità di vita migliore di quella offerta dalle piazze dello spaccio e della delinquenza. Un’azione volta a rendere la musica e la legalità alla portata di tutti, con lezioni collettive gratuite, grazie agli strumenti in comodato d’uso. Musica insieme diventa l’alternativa, lottando contro omertà e assoggettamento al dictat del quartiere. Ricordiamo che Catania si colloca ai primi posti come prima città europea a a detenere il record della criminalità minorile e analfabetismo.
La musica che salva Catania
I volontari che sostengono la comunità di Musicainsieme a Librino, che a oggi conta circa 100 elementi, si adoperano affinché la musica sia strumento di riscatto dal degrado. Tanti sono i giovani che, in questi anni, hanno intrapreso percorsi musicali, mettendo a frutto il loro talento, sviluppato dall’affiancamento di maestri di alto calibro. A far parte del progetto sono anche i genitori dei piccoli, entrati a far parte del coro o coinvolti nella gestione di un orto botanico comune. Musicainsieme a Librino è apprezzata per il suo operato. Tanti artisti siciliani e nazionali si sono esibiti coi piccoli talenti catanesi (Piero Pelù, Giovanni Sollima, Carmen Consoli). L’orchestra, con sede presso la parrocchia Resurrezione del Signore, ha suonato anche per la Fondazione Fava e per la Fondazione Falcone, oltre che in altre importanti manifestazioni. Tanti i progetti previsti per questa fine 2018 e per il 2019.
Musica e legalità
Mathieu Mantanus diceva che “Bisogna fare ascoltare musica per educare e non educare per fare ascoltare musica.”
Proprio la musica è lo strumento più adatto per attuare un cambiamento nelle coscienze. L’essere squadra aiuta bambini e ragazzi a conoscere, condividere e mettere in pratica le regole.
L’orchestra, di anno in anno, aggiunge importanti riconoscimenti per le performance, levando in alto gli strumenti, per attuare una concreta rivoluzione culturale. Musicainsieme a Librino si propone anche di allargare il suo raggio di azione, coinvolgendo altre zone calde di Catania.
Una scommessa vinta quella dell’orchestra giovanile, che spinge i ragazzi a diventare cittadini consapevoli e fulgidi esempi per la propria comunità, diffondendo la speranza che ci possa essere un vero cambiamento, operato con uno spartito perché la musica, come l’arte, educa ai valori di partecipazione, condivisione e sacrificio. Incoraggia all’inclusione dei vari soggetti, anche con disabilità, in particolare non udenti che “cantano” insieme agli altri musicisti nei cori delle mani bianche.
Fonti: http://www.rotarycatania.it/
https://www.sicilymag.it
Foto copertina: Giuseppe Scibilia.