Le tradizionali sarde a "beccaficu"

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Le tradizionali sarde a “beccaficu”

Sarde a Beccaficu, secondo la tradizione l'origine è catanese

Le sarde a “beccaficu” sono fra i piatti più preparati e apprezzati dai catanesi. Vi proponiamo la storia e la ricetta di questo prelibato piatto di pesce tipico della cucina tradizionale siciliana. E’ una pietanza che non manca mai nelle tavole catanesi!

Sarde a beccaficu, capolavoro della cucina siciliana

Si tratta essenzialmente di involtini di pesce ottenuti con piccole sardine private della testa e della lisca, farcite con pangrattato, prezzemolo, aglio, uovo sbattuto, pinoli, uva passa. Le sarde farcite con tutti questi ingredienti ben amalgamati, possono essere cotte anche al formo ma fritte con del buon olio d’oliva sono insuperabili.

Vi sono tre tipi di modalità con cui preparare le sarde: alla catanese, alla palermitana e alla messinese, diverse per ingredienti e cottura.

Le sarde a beccaficu sono state ufficialmente riconosciute e inserite nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

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Un piatto tipico di sarde a beccaficu, inserite nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; foto facebook

La modalità e gli ingredienti adoperati per preparare in questo modo le sarde, o alici, viene considerato uno dei capolavori della cucina siciliana. Questo tipico piatto si trova non solo nelle cucine e nelle tavole dei siciliani ma anche in molti libri di Andrea Camilleri: il suo Salvo Montalbano ne è ghiotto!

L’origine del nome

Il nome di questo piatto deriva da quello degli uccelli, ovvero i Beccafico, nome comune di un esemplare che appartiene alla famiglia dei Silvidi, uccelli migratori ghiotti di frutta e in particolare dei fichi. Gli involtini di pesce vengono realizzati lasciando la coda che doveva riprendere quella dei volatili, come se fossero piume.

Secondo la tradizione, tra il ‘700 e l’800, i nobili siciliani cacciavano questi uccelli all’inizio della stagione; questi esemplari, piccoli di dimensioni ma grassi, erano amati per il sapore gradevole a tal punto che i nobili li consumavano addirittura con le interiora. La loro carne, preparata dai sapienti monsù, era dolcissima e i nobili ne andavano ghiotti. Questa pietanza era appannaggio delle classi alte, adoperata nei pranzi di gala e nelle cene a base di cacciagione, all’interno delle tenute estive.

Coloro che appartenevano alla classe più bassa, ispirandosi al piatto prediletto dai “padroni”, inventarono una gustosa variante alla loro portata, sostituendo la carne di uccello con il pesce che compravano nei mercati storici. Pare che per imitare il ripieno d’interiora si pensò di utilizzare la mollica di pane, i pinoli, ingredienti tipici arabi che si trovavano a buon prezzo. Ecco che così nacquero i saddi a beccaficu!

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Gli originali Beccafico, gli uccelli che hanno ispirato le sarde a beccaficu; fonte foto: Wikipedia, autore Biillyboy

Ora i beccafico non possono essere cacciati perché divenuti specie protetta, mentre si può consumare questa squisita variante col pesce.

Gli ingredienti e la ricetta delle sarde a beccaficu alla catanese

Catania ne rivendica, come per la Pasta alla Norma, l’origine. Dal centro etneo, la ricetta si è diffusa in tutta l’Isola arrivando anche nelle altre regioni del sud di Italia. Come detto precedentemente, fra le varie città cambiano gli ingredienti della farcitura, il modo di attorcigliarle e cuocere le sarde.

Nella ricetta catanese originaria e tramandata nelle nostre famiglie, le sarde a beccafico non vengono arrotolate ma chiuse a libro, disposte una sopra l’altra con la farcitura tra i due strati. I Palermitani utilizzano l’alloro, le fette di limine o arancia e gli spiedini per cuocerli poi al forno. A Messina si friggono e poi si lasciano cuocere con della salsa di pomodoro.

Gli ingredienti da adoperare sono: sarde fresche, preferibilmente già pulite, spezie (aglio, prezzemolo, pepe), sale, uova, pinoli, uva passa, pangrattato o mollica, formaggio grattugiato, farina, olio d’oliva extravergine.

Si possono aggiungere all’impasto: aceto, capperi, olive verdi, oppure pistacchi, scalogno.

Quello che si viene a creare è un miscuglio di sapori che conquista gusto e olfatto! Le sarde a beccafico sono belle anche da vedere!

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Le buonissime sarde a beccaficu preparate con l’originaria ricetta e con gli ingredienti catanesi; fonte foto: Pixaby

Preparazione

Le Beccafico si possono cucinare in tanti modi; prepararle è abbastanza facile e veloce. Ecco il procedimento che si tramanda di casa in casa: una volta acquistate le sarde già pilute della lisca, interiora e testa si possono lavare e aprire a metà : Ricordate di mantenere la coda! Alcuni, per evitare che si annidino batteri e per far impregnare la carne, sono soliti immergerli per qualche minuto nellaceto.

Nel frattempo procuratevi una padella col fondo largo, aggiungete l’olio d’oliva e la mollica di pane raffermo. Fatela abbrustolire. Una volta ottenuta la doratura versate il pangrattato all’interno di una scodella e aggiungiamo gli ingredienti: l’uva passa (fatta rinvenire in acqua calda), pinoli, prezzemolo, aglio, sale , pepe e uovo sbattuto che amalgami il tutto. Aggiungete anche il formaggio grattugiato, scegliete fra il pecorino o il caciocavallo, 2 cucchiai d’olio e mescolate. Bisogna lavorare il composto che servirà per la farcitura. Prendete le sarde che erano in ammollo, passatele sotto l’acqua, asciugatele. Su una mano disponete il primo strato, con un cucchiaio prendete il composto e farcite ogni sardina; richiudete a mo’ di sandwich con l’altra parte della sarda. Fatto questo occorre intingere le sarde passandole prima nell’uovo sbattuto predisposto e poi nel pangrattato. Alcuni adoperano la farina per un ulteriore passaggio. Dopo aver fatto questo procedimento, ogni sarda farcita è pronta per essere cotta nell’olio bollente. Fatele dorare e alternate i lati, appoggiatele su carta assorbente per ridurre l’olio di frittura e mangiatele calde. Una tira l’altra!

Ecco servito questo buonissimo piatto.

Buon appetito!

Fonti : malgradotuttoweb. It :La cucina siciliana tra storia e curiosità. Sarde a “beccafico” di Antonio Fragapane.

Foto copertina di Luigi Carnevali tratta da Pinterest

Le tradizionali sarde a “beccaficu” ultima modifica: 2022-04-13T09:00:00+02:00 da SABRINA PORTALE

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