La Città della Scienza di Catania nell’ex raffineria – itCatania

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EDIFICI STORICI

La Città della Scienza di Catania nell’ex raffineria

Esterno Città della Scienza

Inaugurata nel 1997 la Città della Scienza di Catania è un museo scientifico, interattivo e atipico di promozione e divulgazione scientifica. È situato nell’ex raffineria di zolfo in via Simeto. La struttura è composta da cinque sezioni, corridoio sospeso, auditorium, cortile, alcuni laboratori, area ristoro ed è in gestione all’Università degli Studi di Catania.
La storia della Città della Scienza è travagliata e con diversi periodi d’inattività. La struttura ha avuto un’apertura sperimentale nel 2015 ma attualmente è chiusa al pubblico tranne per alcune aperture sporadiche.

Da una raffineria di zolfo all’attuale Città della Scienza

La Stazione Centrale di Catania fu un punto strategico dell’architettura industriale del tardo ottocento. Nella zona nacquero diverse raffinerie di zolfo in seguito alla prosperosa attività estrattiva del materiale. Nel territorio oltre l’estrazione si procedeva alla trasformazione per gli usi sanitari, militari e fitosanitari. Il settore in Sicilia impiegava quasi 40.000 persone detenendo circa il 90% della produzione mondiale.

Città della Scienza - cantiere
Il cantiere all’interno della raffineria per realizzare la Città della Scienza – Credit: Città della Scienza Catania

Il polo industriale de Le Ciminiere provvedeva alla lavorazione dello zolfo, lo stoccaggio e la trasformazione in prodotto “molato”, raffinato e sublimato per essere venduto sfuso in pani o “cannoli”. L’innovazione proveniente dagli Stati Uniti dismise le raffinerie relegandole a fabbriche abbandonate. Gli edifici furono destinati ad attività come depositi, negozi e attività artigiane. Nel 2005 l’Università degli Studi di Catania ha acquistato la raffineria in via Simeto, utilizzando i fondi PO FESR 1994-1999. L’obiettivo era di realizzare un museo scientifico innovativo (ispirandosi alla Città della Scienza di Napoli) e divenire il secondo museo scientifico più importante nel sud Italia.

La struttura e l’offerta culturale

La mission della Città della Scienza di Catania è rendere il visitatore protagonista interagendo attivamente con ciò che lo circonda. Citando il museo stesso “vietato non toccare”. Il complesso dovrebbe essere un luogo in cui sia possibile partecipare a seminari, dibattiti, conferenze e assistere a spettacoli, proiezioni, concerti andando oltre le classiche mostre scientifico tecnologiche. L’obiettivo divulgativo-didattico è supportato dall’exhibit interattivo attraverso video, rappresentazioni grafiche, animazioni 3D, simulazioni e realtà virtuale. Un immersione tra le vite di studiosi e ricercatori esplorando i principi basilari delle discipline scientifiche (linguaggio universale della matematica, interpretazione fisica dei fenomeni naturali, conquiste della chimica, evoluzione biologica, informatica e robotica).

Taglio del nastro Città della Scienza
Inaugurazione Città della Scienza – credit: Città della Scienza Catania

Una caratteristica unica della Città della Scienza di Catania è la galleria sopraelevata: un corpo “passante” snodato lungo tutto lo sviluppo longitudinale del museo. Il corridoio panoramico è uno spazio multiuso per mostre ed esposizioni temporanee composto da interattività e rimandi alle aree sottostanti (in cui vi sono le esposizioni permanenti) creando complementarità.
La Città della Scienza di Catania è costituita da: auditorium dalla capienza di 160 posti, cortile interno di circa 700 mq, saletta multifunzionale adiacente alla caffetteria e kid-corner. Le isole (zone espositive) in collaborazione con i dipartimenti universitari sono cinque: Vita (biologia), Robot (robotica), Bit (mondo digitale), Eureka! (Scienza), Spazio (in cui vi è il planetario gonfiabile e un grande pendolo per replicare l’esperimento di Leon Foucault).

L’attuale chiusura, l’inutilizzo e gli sporadici eventi

Tutto ciò descritto finora sulla Città della Scienza è recintato all’interno di una chiusura (attualmente) definitiva, senza alcuna novità dal 2015. I tentativi di mantenere aperta la struttura sono falliti: né i privati né l’azione pubblica sono riusciti nell’intento. Inoltre non c’è stato nessun rinnovo di fondi e sovvenzioni. L’unica possibilità d’usufruire della Città della Scienza di Catania è durante alcuni eventi sporadici.
Da giugno 2018 a maggio 2019 gli eventi organizzati sono stati cinque, orientati soprattutto alle scolaresche. Gli eventi in ordine cronologico sono stati: 1° Workshop La Chimica Analitica Forense, Notte Europea dei Ricercatori – Sharper Night 2018, Startup weekend 2018, Diamo i numeri: alla scoperta della matematica, Mate + Magia: quando la matematica è un gioco di prestigio.

Città della Scienza - Manifesto evento "diamo i numeri""
Manifesto evento “diamo i numeri” – Credit: Città della Scienza Catania

La Città della Scienza di Catania è nata come un valido progetto, ispirato all’omonimo napoletano, con l’ambizione di divenire il secondo polo museale scientifico del sud Italia. Purtroppo le buone intenzioni sono state seppellite da esigenze economiche e noncuranza generale. Pur avendo avuto una prima apertura sperimentale, ben diciotto anni dopo la progettazione, al momento il museo scientifico è chiuso con alcune, sporadiche, eccezioni.

La Città della Scienza di Catania nell’ex raffineria ultima modifica: 2019-12-18T10:37:02+01:00 da Marco D'Urso

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