Fin dalla sua nascita l’università ha rappresentato la culla di ogni sapere, teatro di esperienze e fucina di insegnamenti tali da tutelare il passato, innovare il presente e costruire un futuro migliore. A ciò ovviamente si aggiunge anche l’Università di Catania, con una gloriosa storia alle spalle.
Infatti l’ateneo catanese detiene un illustre “record”, tra i maggiori istituiti in Sicilia è stato il primo fondato ufficialmente, a dispetto per esempio dell’Università di Messina e Palermo.
La fondazione dell’Università di Catania: un illustre inizio
All’interno dei luoghi dell’Università di Catania scorrono infatti più di 500 anni di storia, fondato il 19 Ottobre del 1434. A porre la prima pietra è stato Il Re di Spagna Alfonso d’Aragona, che emana il regio decreto concedendo alla città l’illustre privilegio.
Tuttavia dalla fondazione all’effettivo inizio delle attività universitaria passò un po di tempo e le lezioni iniziano ufficialmente nel 1445 con un’offerta dei corsi non molto varia ma in linea con i primi atenei nazionali ed europei.
Allo scattare del via l’Università di Catania proponeva come detto, pochi corsi e comunque riflessione dei principali atenei fondati fin a quel momento: avevamo Teologia, Giurisprudenza, Medicina e Arti.
Attorno a questi corsi per circa quattro secoli, si riunirono grandi docenti nonché studenti che contribuirono non solo alla crescita dell’ateneo ma anche agli studi fatti fino a quel momento a livello nazionale. Infatti laurearsi a Catania corrispondeva all’ottenimento di un grande privilegio, ovvero della “privativa” riflessione di una vera e propria esclusività di rilascio delle lauree in tutto il Regno di Sicilia.
Università di Catania: l’altissima qualità di Giurisprudenza e Medicina
Addentrandoci un po di più all’interno della storia dei singoli corsi, l’Università di Catania detiene un ulteriore illustre primato. Ovvero l’altro grado di avanzamento di due facoltà: Giurisprudenza e Medicina.
Infatti fin dalla fondazione questi due corsi di laurea rappresentarono l’assoluto fiore all’occhiello dell’Università etnea, mantenendo questa “supremazia” anche ai giorni nostri.
Chi aveva l’onore di laurearsi in questi due corsi di laurea veniva considerato migliore degli altri, ottenendo un importantissimo prestigio sociale non indifferente per l’epoca.
Al loro interno stupisce anche il numero di studenti, docenti e cattedre, si trattava infatti delle facoltà con più iscritti e professori. Altro piccolo primato che fu mantenuto anche dopo la fondazione di altri atenei.
Le prime gloriose sedi dell’Università più antica della Sicilia
Quando tutto ebbe inizio e le lezioni presero il via, la prima sede non fu l’attuale sede di Piazza Università. Le prime lezioni si sono tenute in un edificio definito ” Piano di Sant’Agata” che sorgeva in Piazza Duomo a fianco della Cattedrale di Catania. Ma quest’unione non è durata molto, tant’è che le successive sedi dell’Università di Catania vagarono da un edificio all’altro.
La situazione si “stabilizzò” nell’attuale Palazzo Centrale di Piazza Università, costruito nella seconda metà del ‘700. Solo dal Novecento in poi, in contemporanea all’aumentare dei corsi di laurea le sedi si incrementano, e vengono suddivisi in diversi edifici della città. Come per esempio Palazzo delle Scienze per Economia, la Cittadella Universitaria destinata alle facoltà scientifiche, il Monastero dei Benedettini per i corsi umanistici o infine Villa Cerami per Giurisprudenza
Ad ogni ateneo i suoi illustri allievi
Nel corso della sua storia l’Università di Catania ebbe illustri allievi che contribuirono alla crescita non solo dell’ateneo ma di tutta la città. Per fare alcuni esempi ricordiamo nel campo umanistico Giuseppe Bonaviri, Vincenzo De Simone, Sebastiano Addamo o il più noto Vitalino Brancati. Come non ricordare ulteriormente Giuseppe Fava o Maria Grazia Cutuli, famosi scrittori e giornalisti siciliani. O ancora il geosifico Filippo Eredia, l’archeologo Vincenzo Tusa, il giurista Mario Cutelli o Antonio Ursino Recupero.