La chiesa santuario è stata costruita nel 1392 dedicata alla Madonna e sorge sulla riva di Porto Ulisse di Catania, a Ognina.
Madonna di Ognina, la chiesa santuario delle origini
La Chiesa di Santa Maria di Ognina, nota anche come Madonna di Ognina, sorge nella piazza Ognina ed è uno degli edifici religiosi più amati dai catanesi. Si trova nel borgo marinaro a pochi passi dal Porticciolo o Porto Ulisse. Custodisce l’amata statua dai catanesi della Madonna la cui festa si celebra dal 1 al 10 settembre. Insieme a quella della Madonna del Carmelo è la festa più amata dopo quella della santa patrona Agata.
L’originale chiesa dal nome Santa Maria di Lògnina risale al 1300, costruita e annessa a una più antica abbazia basiliana (greca), fondata nel 1174 dal catanese Roberto che fu poi vescovo di Catania. Nel 1392, sui resti di quello che era originariamente ritenuto il Tempio di Athena Longatis, venne eretta la Chiesa, dedicata alla Natività della Vergine dal vescovo Simone del Pozzo.
L’antica chiesa di Sant’Euplio
Pochi metri più avanti, in piazza Mancini Battaglia sorgeva la chiesa di Sant’Euplio poi inglobata alla chiesa di Ognina che nel 1945 cambiò la denominazione in Santa Maria di Ognina. La chiesa di S. Euplio venne abbattuta per costruire l’arteria stradale, far posto al nuovo lungomare e favorire l’aumento degli abitanti. Si trova dove oggi sorge un’edicola votiva che accoglie un dipinto raffigurante la Madonna di Valverde.
La chiesa e l’abbazia ebbero numerosi danni durante i vari terremoti che colpirono la città di Catania. In particolare , il terremoto del 1693 fece crollare l’edificio. Riuscirono a salvarsi pochi elementi.
La chiesa santuario oggi
In seguito al terremoto del 1693 la chiesa venne riedificata sugli stessi muri perimetrali dell’edificio originario. L’8 settembre 1697 la Chiesa fu consacrata dal vescovo Andrea Riggio. Nel 1945 l’arcivescovo Carmelo Patanè dichiarò autonoma la parrocchia. L’edificio venne restaurato dopo i danni prodotti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
L’8 settembre 1990, L. Bommarito ,arcivescovo metropolita di Catania, dichiarò la Chiesa anche Santuario Mariano.
Parte della sua struttura è oggi inglobata dal ponte che ha sacrificato buona parte del suo spazio e dalle case circostanti.
L’esterno
La struttura esterna dell’edificio presenta una architettura semplice pulita molto lineare. A dominare sono ben tre colori: il nero del basalto lavico usato per la scalinata posta davanti alla chiesa, il rosso che caratterizza la gran parte della facciata e il bianco della pietra arenaria proveniente da Siracusa che caratterizza altri elementi decorativi fra cui il portale barocco. Il prospetto si conclude con un timpano racchiuso da due spioventi, che si raccordano a due altri elementi lineare.
L’interno
Presenta tre navate divise da dodici pilastri con dieci archi ovali. Nella navata di destra si trova un battistero dipinto in oro zecchino con statue di angeli in stile barocco con bassorilievo, di autore ignoto, raffigurante il Battesimo di Gesù; si trova poi un altare che accoglie il dipinto della M.SS. del Carmelo, opera di pittori afferenti alla Scuola napoletana (secolo XVII). Sul primo altare laterale della navata di destra campeggia una bella tela del pittore Tullio Allegra, del 1906, raffigurante S. Euplio.
Presente anche un’altra entrata laterale caratterizzata anch’essa da un portale. Procedendo troviamo la tela della Natività con la Sacra Famiglia ed i pastori in adorazione incorniciata da una decorazione barocca lignea in oro zecchino.
Nella navata sinistra si trovano: altare della Madonna di Louredes, la tomba dei coniugi “Marcello Inguscio e Anna Maria Ritter”, la tela raffigurante “Maria fanciulla con i santi genitori Gioacchino e Anna”.
L’abside centrale accoglie l’altare maggiore sormontato dalla nicchia che accoglie la statua della Madonna col Bambino in breccio di fattura francese. L’altare maggiore è tutto in bianco marmo di Carrara. accanto troviamo due tele che raffigurano la “Processione a mare della Madonna” e il “Miracolo di Gesù nelle nozze di Cana”.
Nella volta gli affreschi del Barone: “L’Apoteosi della Fede”, “L’incoronazione di Maria”, “La Visitazione” e “La Natività”.
Curiosità sulla chiesa santuario della Madonna di Ognina
Nella facciata della chiesa santuario, una vetrata nasconde un meccanismo che alle ore 20 di ogni giorno, fa in modo che una piccola statua della Madonna, esca dalla nicchia recitando l’Ave Maria e proponendo una melodia.
La chiesa venne raffigurata in un acquarello del pittore francese Jean Hoüel, Voyage pittoresque nel 1776-1779 che fu a Catania durante il suo Gran Tour, colpito da molte delle sue architetture illustrate dal Principe di Biscari. L’opera è conservata all’Ermitage di S. Pietroburgo.
Accanto alla chiesa sorge l’antica torre di avvistamento costruita nel 1300. La torre subì danni col terremoto del 1542, fatta restaurare poco dopo e ulteriormente dopo il 1693. Essa sorge all’interno del cortile della chiesa, edificata sui resti del castello greco di “Italicon“, ricordato da Diodoro Siculo. L’1 settembre nella torre si espone la bandiera azzurra che dà inizio ai festeggiamenti mariani.
I catanesi la chiamano affettuosamente la Chiesa della “Bammina”.
foto copertina di S. Portale. Fonte: http://www.santamariadiognina.it/
