Gli studenti della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios ci raccontano noti episodi di cronaca divenuti in seguito soggetto di apprezzate opere letterarie. Nei loro lavori descrivono prima il fatto, con stile asciutto e neutrale, e poi ci fanno emozionare con la narrazione della storia. Un unico avvenimento, due punti di vista diversi, in bilico tra giornalismo e letteratura. Questa settimana pubblichiamo il testo di Claudia Lombardo, che ha lavorato sull’emozionante storia vera a cui si sono ispirati due capolavori, quello letterario di John Krakauer e quello cinematografico di Sean Penn, Into the Wild.
IL FATTO, nudo e crudo. Cronaca a 360°
Un’avventura finita male in Alaska: ventiduenne trovato morto. Giovane americano non riesce a concludere il suo viaggio in Alaska. Ancora da chiarire la causa della morte: un diario rinvenuto insieme al cadavere ci fornisce indicazioni preziose.
Settembre 1992. Un giovane americano, Christopher Johnson McCandless, viene ritrovato morto nelle terre al nord dell’Alaska. La scoperta è avvenuta da parte di un cacciatore che si trovava da quelle parti. Insieme all’uomo è stato rinvenuto un diario, l’unico indizio utile che è riuscito a fare un po’ di chiarezza a riguardo. Secondo quanto ricostruito, il ventiduenne aveva deciso di intraprendere un viaggio molto lungo. Sembra che si trovasse in cammino già da diversi mesi, o almeno questo è ciò che ci dicono i dati. Avrebbe infatti raggiunto la sua destinazione da pochi giorni. Si pensa che fosse un giovane coraggioso e dallo spirito temerario, ma questo non è bastato a fargli completare la sua avventura.
C’è chi dice che è morto di fame, altri sostengono che non era adeguatamente equipaggiato per poter affrontare le condizioni estreme di quelle terre. Resta ancora un grande interrogativo, che tormenta familiari e amici della vittima. Come resta ancora da definire la meta certa. A quanto pare, Christopher desiderava immergersi in quei luoghi selvaggi e primitivi- Into the Wild per l’appunto. Luoghi attraverso i quali avrebbe ricavato sicuramente un’avventura preziosa da raccontare, una volta tornato a casa. Ora invece, la storia ce la raccontano le pagine del suo diario. Saranno sufficienti a ricostruire l’avventura di Christopher?
LA STORIA, narrare i fatti di cronaca
Christopher aveva ventidue anni, e una vita intera ancora da vivere. Aveva grandi sogni, grandi progetti, ma soprattutto un grande coraggio. Appena laureato, Christopher aveva deciso di prendere in mano la sua vita e farne un’avventura. Sentiva ballare nel petto la voglia di scoprire come sarebbe stato vivere in terre lontane. Più precisamente, desiderava immergersi in quei luoghi tanto affascinanti quanto pericolosi, se ci vai solo con uno zaino in spalla: stiamo parlando dell’Alaska. Into the Wild, dentro la Natura Selvaggia e Christopher non ci pensò due volte prima di abbandonare tutti i suoi averi e donare i suoi risparmi in beneficenza. Il suo spirito, così tenace e temerario era già lì. Si sentiva di appartenere a una vita fatta di camminate sotto la pioggia, e chissà quante ne avrà fatte.
Christopher voleva vivere immerso nella Natura Selvaggia, Into the Wild
Si faceva scivolare addosso l’ansia di chi cercava di fermarlo. Le persone attorno a lui non facevano che ripetere: «Ma dove vai? Come farai a sopravvivere così a lungo da solo laggiù? Non ti spaventa non sapere dove dormirai ogni notte? E se c’è una tempesta e non trovi riparo?». Christopher era un ragazzo intelligente, queste domande se le poneva anche lui. Ma invece di spaventarlo, lo eccitavano ancora di più. Si poteva quasi intravedere l’adrenalina che scorreva nelle sue vene, tanto era potente.
Lo desiderava a tal punto, che non gli importava non sapere dove avrebbe dormito. Si sarebbe accontentato, ma in cambio sapeva che ogni giorno l’avrebbe vissuto intensamente. Sì, perché in fondo lui era alla ricerca proprio di questo. Un equilibrio sempre incerto, ma ricco di gioia. Non si fece spaventare da nulla, e prendendo tutto il coraggio che possedeva in corpo, decise di partire, con non poca opposizione da parte della sua famiglia.
Un giovane ricerca se stesso in Alaska, Into the Wild il film che consacra la sua storia!
Il suo cammino cominciò nell’aprile del 1992, e durò ben cinque mesi. Trascorse momenti unici, facendo di un vecchio autobus abbandonato la sua nuova casa. Chissà quante volte avrà patito il freddo, la fame, la solitudine. Quanti chilometri avrà percorso. Chissà se si commuoveva di più di fronte all’alba o al tramonto, perché di certo di spettacoli del genere ne avrà visti tanti. E chissà, se non avesse mai mangiato quelle bacche, forse Christopher sarebbe riuscito a completare il suo incredibile viaggio. Solo il veleno fu in grado di fermarlo.
Chissà se Christopher si commuoveva di più di fronte all’alba o al tramonto…
Era settembre. Un cacciatore lo ritrovò morto proprio in quelle terre, con accanto il suo fedele diario di bordo. La sua storia passa tutt’ora attraverso quelle pagine, e insieme ad essa Christopher ci lascia un messaggio prezioso, ormai comune ma che troppo spesso dimentichiamo. Tutti noi, abbiamo davvero la nostra vita in mano, possiamo fare tutto. Se solo lo volessimo…
A cura di Claudia Lombardo, studentessa della Scuola Biennale di Scrittura e Storytelling di Viagrande Studios
