Il mare dell'Etna nel borgo di Stazzo

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Il mare dell’Etna nel borgo di Stazzo

Stazzo è un caratteristico piccolo borgo marinaro sulla costa ionica, ricadente nel comune di Acireale, appartenente alla città metropolitana di Catania, a pochi passi dalla timpa, con mare blu e scogliera lavica suggestivi

Stazzo è un caratteristico piccolo borgo marinaro sulla costa ionica, ricadente nel comune di Acireale, appartenente alla città metropolitana di Catania, a pochi passi dalla timpa, con mare blu e scogliera lavica suggestivi. Scopriamolo assieme.

Stazzo, il mare dell’Etna

E’ fra i borghi marinari più suggestivi grazie alla natura del suo paesaggio caratterizzato dalla tipica scogliera lavica e da un mare pieno di particolari specie. Stazzo si colloca nell’area della costa ionica, frazione del Comune di Acireale, assieme a quelle di Capomulini, Santa Caterina, Santa Maria La Scala, Santa Tecla, Pozzillo, tutte piccole cittadine che in estate si animano accogliendo turisti e villeggianti.

La frazione si trova in una posizione abbastanza centrale, poco distante da altre località marittime rinomate quali Acitrezza, Acicastello, Taormina, Giardini Naxos, Riposto, Fondachello, Fiumefreddo e anche a pochi chilometri dall’Etna e dalle gole dell’Alcantara.

Il suo mare, immerso nella sciara, lo fa annoverare come esempio tipico di Mare dell’Etna.

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Il caratteristico lungomare di Stazzo; foto di S. Portale

Origine

La presenza del borgo è attestata a partire dal XIX secolo, quando iniziò a sorgere su un terreno occupato dal Bosco d’Aci. Il termine Stazzo deriva probabilmente dal latino statio, con riferimento al luogo in cui riposavano le navi. In alternativa, potrebbe derivare dal siciliano stazzuni (“fornace”, forno in cui si cuociono i mattoni); poiché nel territorio del centro sono ancora presenti alcuni di questi forni oramai in disuso (uno di questi si trova adiacente alla pizzeria “La Fornace”), non è peregrino ritenere che anticamente qui si lavorassero i laterizi e il nome di Stazzo derivi dalle tante fornaci presenti nel territorio.

Il borgo

Pochissime persone abitano il borgo, presenti pochissime attività economiche come una piccola bottega di alimentari, una macelleria, un tabacchino, un ufficio postale, una chiesa. Più numerosi i locali come il bar sulla piazza principale, dei chioschetti, diversi ristoranti e pizzerie, un solarium.

Le sue strade sono strette e piccolissime. Ad attirare i villeggianti sono soprattutto il mare e la natura. Di certo non si tratta di una località mondana.

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Lo specchio d’acqua dotto la chiesa e la piazza, la scogliera lavica, la timpa, questo il paesaggio di Stazzo; foto di S. Portale

A vivere il borgo, soprattutto nei mesi estivi gli acesi, gli abitanti delle frazioni vicine, ma anche molti catanesi, milanesi, ecc.

Proprio durante l’estate, sugli scogli, da parte di privati vengono allestite delle passerelle che permettono di accedere facilmente a mare. Molte le manifestazioni come le sagre, la kermesse musicale de La Vela d’Oro, teatro, spettacoli organizzati in piazza Mantova che sorge proprio sulla lava. Molto suggestivo il lungomare che tuttavia versa in condizioni di sporcizia e abbandono.

Qui si portano avanti molte tradizioni quali i falò nella vigilia del ferragosto con il classico bagno di mezzanotte, mangiare il pani cunzatu nei muretti del lungomare, i balli in piazza, la farsa del Pesce a mare, la processione del santo patrono per le stradine, con tanto di banda, strade addobbate e spettacoli pirotecnici.

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Il mare dell’Etna, il borgo di Stazzo; foto di S. Portale

Inoltre proprio con le tradizionali api o con piccoli camioncini passano fruttivendoli, gelatai, ferraioli, venditori di sale, ecc. C’è anche una linea autobus che permette di raggiungere la città di Acireale.

La spiaggia e la scogliera

La spiaggetta che si trova sotto la piazza principale ricorda quella di San Giovanni Li Cuti, essa si caratterizza per le nere scogliere rocciose, intervallate da numerosissime calette, di cui la principale, attorno a cui è sorto il paese, è proprio la cala dello Stazzo. Alcune delle calette, proprio per la contiguità l’una all’altra hanno dato il nome alla contrada Cale, suddivisa territorialmente fra Stazzo ed il vicino borgo di Pozzillo è anche qui, assieme alle passerelle presenti sul lungomare.

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Il suggestivo paesaggio del borgo marinaro di Stazzo; foto di Rosario Grasso

Il porto

Stazzo offre un bacino naturale in cui sorgono due porti: il maggiore è denominato “U Scalo”, mentre il più piccolo, utilizzato per lo più dai pescatori, prende il nome di “Unna”. Questi due porti riparano la spiaggetta dai venti, mantenendo il mare calmo. In prossimità del porto maggiore si estende una spiaggetta libera dalla sabbia nera e granulosa. Si può parcheggiare l’auto a pochi metri, accanto al porto.

Viene utilizzato spesso come location per i servizi fotografici matrimoniali.

La festa di San Giovanni Nepomuceno

La chiesa locale, dedicata a san Giovanni Nepomuceno, è sita in piazza Mantova: è stata aperta al culto nel 1908 ed elevata a parrocchia nel 1922. La precedente chiesa, di origine seicentesca, anch’essa dedicata al santo boemo, sorgeva nell’attuale estremità sud della piazza. Fu abbattuta negli anni cinquanta del XX secolo.

Il culto di san Giovanni Nepomuceno fu introdotto dai religiosi che frequentavano la borgata marinara nel periodo estivo, provenienti dalla città di Acireale, ove era presente una chiesa dedicata al santo, in via Galatea. La fantasia popolare della borgata sulle origini del culto, rifacendosi all’omologa storia boema sul martirio del santo, che vedeva il suo corpo recuperato intatto nelle acque di un fiume, narra che il simulacro di san Giovanni Nepomuceno fosse stato portato su una barca di pescatori i quali avevano precedentemente giurato di donare la sacra icona alla comunità del primo luogo di approdo in cui sarebbero giunti.

“Lo scherzo del pesce”

Folclore e fede si mischiano durante la festa di San Giovanni. Nel porto e nella spiaggetta, dopo una festosa, colorata e rumorosa processione per le stradine della frazione, si tiene la farsa della pesca del pesce, come ad Acitrezza nel giorno di San Giovanni Battista: “lo scherzo del pesce” vede i pescatori con corni, vesti, trucchi, che si apprestano a pescare un pesce, interpretato solitamente da un ragazzo che sguazza per non farsi prendere dando del filo da torcere ai pescatori. Tutti vengono coinvolti, Alla fine della farsa, attesa da tanti, si vende un pesce spada vero e proprio i cui proventi saranno messi a disposizione della festa. Il tutto avviene con canti, balli, musica.

Non vi resta che visitare questo borgo in questi giorni d’estate!

foto copertina di S. Portale

fonte: wikipedia

Il mare dell’Etna nel borgo di Stazzo ultima modifica: 2022-08-13T08:06:59+02:00 da SABRINA PORTALE

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