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“Il delitto di Via Etnea”, il nuovo libro giallo-noir di Roberta Castelli ambientato a Catania

Libro Il delitto di Via Etnea

Roberta Castelli nel suo nuovo libro “Il delitto di Via Etnea” vuole raccontare una Catania splendida ma in una prospettiva realistica. Oggi la città alle pendici dell’Etna è attraversata da una situazione che la rende indecorosa, strafottente, totalmente annientata dall’incuria del cittadino e dalle istituzioni locali. Roberta Castelli mette in luce proprio presto, rendendola protagonista in un libro giallo-noir. Abbiamo conosciuto l’autrice.

Raccontaci un po’ di te

Mi chiamo Roberta Castelli e sono un’autrice siciliana. La scrittura ha accompagnato e continua ad accompagnare la mia vita, donandomi la possibilità di raccontare realtà a volte scomode ma necessarie. I libri sono strumenti potenti, che possono cambiare il mondo di chi scrive e di chi legge, ma per farlo bisogna averne rispetto, attraversando le storie con gli occhi curiosi di chi vuole capire e non giudicare.

Cosa ti ha spinto a scrivere un giallo-noir ambientato a Catania?

La necessità di dire “basta”. Lo avevo già notato prima di lasciare la Sicilia, quando mi pareva di essere Don Chisciotte contro i mulini a vento, e lo noto maggiormente oggi, guardando la mia amata Catania da una nuova prospettiva: la gente è assuefatta. Il degrado non si vede più, le cose intollerabili sono diventate normalità e nessun vento di cambiamento sta per attraversare il cielo catanese. Tutto avanza trascinando relitti che si incagliano tra le mura dell’anima formando una corazza che filtra, rendendo meno visibile una realtà che altrimenti risulterebbe insopportabile.

Nei miei primi due romanzi ho raccontato i risvolti positivi del nostro territorio, utilizzando i soliti cliché che tutti amiamo: quanto si mangia bene in Sicilia, quanto è bello il mare e quanto è bello il sole. Un giorno, però, mi sono svegliata con la fastidiosa sensazione di essere artefice, con il mio elogiare le ovvietà, del non-cambiamento. Credo, e non ho dubbi, che il primo passo per cambiare davvero le cose sia quello di abbattere la corazza atavica, trovando il coraggio di osservare oltre.

Presentazione Vienna 2022
Roberta Castelli in una delle presentazioni del suo libro Il delitto di Via Etnea.

Il quartiere Bottegaccia è in realtà San Berillo. Perché l’hai scelto?

Ho deciso di parlare di San Berillo perché è una ferita aperta e sanguinante nel cuore di Catania. L’assuefazione di cui parlavo prima permette alla gente di fare finta che quel quartiere non esista, basta non attraversarlo e problema risolto. Ma le cose non funzionano così e, che piaccia o meno, a lungo andare questa pallina di degrado, che possiamo anche ignorare, continuando a rotolare su detriti diventerà un masso gigante che ci schiaccerà.

Se si ama una città bisogna occuparsi del suo benessere integrale, come per un essere umano. Mandare in cancrena un arto significa morire; lo stesso vale per Catania. Inoltre, non dimentichiamo che il mondo è cambiato e ci osserva. Se nascondere la polvere di casa sotto il tappeto funzionava fino a qualche anno fa, oggi no. Quindi, rigirerei la domanda ai lettori, chiedendo: cosa vi fa pensare che San Berillo non sia una questione che riguarda tutti noi?

Quanto c’è di realistico o “abominevole” nella Catania di oggi?

Tutto. Escludendo la storia personale dei protagonisti del romanzo, che ovviamente è di pura fantasia, la Catania che ho descritto è quella che possiamo osservare ogni giorno. Certo… bisogna uscire dalla propria bolla per notarla, ma lei è lì, con le numerose meraviglie continuamente deturpate dall’incuria.

Secondo te il bello di Catania quanto viene annientato con i fatti che succedono ogni giorno?

La bellezza di Catania viene penalizzata tantissimo. Non è ancora annientata perché lei prova a resistere, ma senza porre rimedio, senza ammettere che così non va, contribuiremo solo alla sua totale distruzione. Io non ci sto… e voi?

Presentazione Sul Castello Di Aci Castello 2022
Presentazione di un suo precedente libro al Castello di Aci.

Secondo la tua opinione, cosa fare per migliorare la nostra città e renderla un posto vivibile e non un luogo da “noir”?

Be’, iniziamo dicendo che ogni città rimarrà un luogo da noir, perché il male è insito nell’animo umano e quello è impossibile da estirpare del tutto. Per quanto riguarda Catania, dobbiamo iniziare ad accettare la realtà, perché vivere di rendita cullandoci nei cliché non funziona più. È vero quando si dice che serve la presenza dello Stato, ma non sono d’accordo quando i cittadini preferiscono delegare, attribuendo sempre ad altri responsabilità che invece appartengono ad ognuno di noi.

Parlaci dei prossimi incontri e presentazioni del tuo nuovo libro

Sarò sul Castello Normanno di Aci Castello il 29 settembre alle 17.00; il 30 settembre alle 18.30 presso la Mondadori di Acireale (via Scionti); il 2 ottobre alle 18.00 presso la Feltrinelli di via Etnea e il 7 ottobre alle 18.30 presso la Mondadori di via Coppola a Catania. È per me un grande onore, inoltre, sapere che “Il delitto di via Etnea” si è classificato al secondo posto all’Etnabook Festival (Cultura sotto il vulcano).

Progetti futuri?

Sto scrivendo il secondo libro di questa serie, dove tratterò un altro argomento (scomodo?) portando alla luce anche una storia reale, che in molti ancora non conoscono. La non giustizia merita sempre tutta la nostra attenzione. Grazie di cuore, Valentina, per lo spazio che mi hai dedicato e grazie alle numerose persone che hanno già letto il libro, sono felice per questa grande partecipazione. Buona lettura!

“Il delitto di Via Etnea”, il nuovo libro giallo-noir di Roberta Castelli ambientato a Catania ultima modifica: 2023-09-26T08:00:00+02:00 da Valentina Friscia

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