Arena Argentina è sinonimo di estate, bei film e stelle. Per i frequentatori di vecchia data è un barattolo di vetro che conserva lucciole luminose: ricordi preziosi di notti estive. Per i cinefili è l’oasi che permette di coltivare la propria passione senza dover patire al chiuso l’afa notturna di Catania. Aria fresca, birretta e film per dimenticare ogni stress, allontanarsi un po’ dalla movida ed immergersi nelle emozioni del “Nuovo Cinema Paradiso” catanese. In via Vanasco tutto è già pronto per la programmazione 2017.
Come fa il caldo a portarti all’ Arena Argentina?
Sento già l’aria estiva. Ho voglia di uscire da casa, passeggiare per la città e godermi Catania illuminata dal sole. Come se il caldo prendesse il sopravvento persino sulla mia ragione, varco automaticamente la porta di casa. Non premo l’interruttore della luce, gradino dopo gradino scendo le scale. Si sta bene qui: c’è fresco. Ma non farò come facevo bambina. Non posso rimanere seduta in questi gradini di marmo per rinfrescarmi. Non posso perché il richiamo della luce che filtra dal portone è irresistibile. Catania mi aspetta, vuole che mi immerga tra le sue strade. E’ stato in quel pomeriggio che ho scoperto l’Arena Argentina. Ho scelto di farmi guidare dall’istinto e Catania mi ha presa sotto braccio. Mi trascina per i vicoli fino a portarmi nel suo cuore: piazza Carlo Alberto. C’è caldo e la gola mi arde. La soluzione si materializza davanti i miei occhi.
I capolavori di street art che abbelliscono i muri dell’ Arena Argentina sono stati realizzati dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti. Vicini di casa dell’ Arena Argentina.
Il chiosco della piazza. Mi fermo a sorseggiare un Seltz, sale e limone e decido di riservarmi il fondo del bicchiere per dopo. Taglio le vie principali e continuo a zigzagare per i vicoli. Mi sento osservata, alzo lo sguardo dal bicchiere ormai vuoto e cerco di incrociare il viso che mi aveva richiamato. Lo trovo, lo conosco, è Clint Eastwood, il Biondo immortalato in un bellissimo pezzo di street art. “Ma cosa ci fai qui?”. Avrei soltanto dovuto pensarlo, ma evidentemente il caldo mi ha dato alla testa e quella frase la pronuncio. Qualcosa che non avevo notato si muove dalla parete del murales. “Come?” Una viso di ragazza, che fino ad un attimo prima era perfettamente mimetizzata tra i colori del murales. Le mie sopracciglia sicuramente si erano alzate, facendomi assumere palesemente l’espressione di chi non sa dov’è e cosa sta accadendo. “Non sei mai stata all’Arena Argentina?”
Arena Argentina: la programmazione per il 2017
L’ Arena Argentina ha l’incredibile capacità di farti sentire subito a casa. Una perla incastonata nel centro di Catania che mette d’accordo animi solitari, famiglie, giovani e anziani. L’attrazione viene da ingredienti semplici e ben abbinati: muri bianchi abbelliti da murales, sedie pieghevoli blu mare e il cielo notturno. Per non parlare della programmazione e quella di quest’anno promette bene fin dal primo mese. Per iniziare dal fatto che per ogni singola sera del mese, dal 1° al 30 giugno, è fissata almeno una proiezione. Si inizia con “Land of mine” in V.O. e sottotitoli in italiano. Subito dopo tocca a Silvered Water, Syria Self Portrait che, attenzione, verrà proiettato gratuitamente. La selezione si rivela interessante e adatta ai diversi e tanti frequentatori dell’Arena Argentina.
La programmazione dell’ Arena Argentina fa contenti tutti i tipi di pubblico. Per i catanesi il cinema all’ Arena è un appuntamento imperdibile.
Dal poetico umorismo de “L’effetto acquatico” si passa a “ La cura del benessere” un thriller dalle immagini vivide e i colori puri. Da campione di incassi “In guerra per amore” di Pif, si prosegue con l’altrettanto successo “Rogue one: a Star Wars Story”, che i fan della saga saranno felicissimi di rivedere. “Escobar”, con l’oscar Benicio del Toro e la commedia “Pane e tulipani” di Soldini sono altri film che rivelano la caratteristica dell’ Arena Argentina. Ovvero, le grandi differenze tra le tessere che compongono la programmazione dell’ Arena Argentina. Come un mosaico formato da pezzi molto diversi, ma che con una vista a volo d’uccello si scoprono in grado di formare un unico disegno. Un armonia fatta di contrasti. La stessa che contraddistingue Catania. La città costruita in lastre nere e bianche. La città che cresce e vive tra il fuoco dell’Etna e il blu dello Ionio.
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