Una situazione che cerca delle risposte, per continuare attività volte ai/le catanesi. Una volontà di rivendicare gli spazi sociali chiusi con lo sgombero ingiusto di Studentato e Consultorio. Gli/le attivisti/e non intendono retrocedere nelle loro rivendicazioni e hanno organizzato delle mobilitazioni.
Un percorso di rivendicazioni che si sta definendo
Lo scorso 20 gennaio, un sabato pomeriggio, presso la Palestra Popolare Etnea in Via Coppola 6 i/le ragazzi/e attivisti/e di Studentato e Consultorio hanno indetto un’assemblea per fare il punto della situazione. Il 27 dicembre c’è stato un presidio sotto la sede del Comune di Catania ma quel giorno il sindaco non è entrato in merito alla questione, nonostante le pressioni. Lo stesso 20 gennaio ci sarebbe dovuto essere un altro incontro col sindaco, che è stato rinviato. Ma gli/le attivisti/e, con la loro costanza e determinazione, sono riusciti/e a fissare un appuntamento col primo cittadino per il 7 febbraio. Questi, ricevendo molta pressione, ha acconsentito; incisivi sono stati i numerosi comunicati stampa che ha ricevuto. In merito al Consultorio, nelle ultime settimane hanno ripreso le attività. Può sussistere la possibilità di costituire una sede decentrata a Librino.
Nel corso dell’assemblea i/le partecipanti hanno discusso rispetto al tipo di mobilitazione da attuare per il 7 febbraio. Dopo qualche giorno arriva pubblicamente la notizia che gli/le attivisti/e, per quel giorno, faranno partire un corteo. L’appuntamento è alle 14 davanti i locali di Studentato e Consultorio per arrivare fino al Comune. Una delegazione discuterà rispetto alla sorte degli spazi sociali, mente chi verrà a supportare formerà il presidio sotto il Comune, attendendo l’esito dell’incontro col sindaco.
Studentato e Consultorio, una lotta che non si arresta
Sebbene il sindaco abbia ceduto nel fissare l’incontro, gli/le attivisti/e continuano a restare attenti/e. Possono sussistere ancora dei grattacapi, ovvero che il primo cittadino continui ad ignorare la situazione, Pertanto occorre mantenere la perseveranza nel riuscire a rivendicare i locali dove effettuare le attività proposte, pertanto il corteo del 7 febbraio è aperto a tutta la cittadinanza catanese. Si tratta di difendere spazi sociali cui fruisce l’intera collettività, dove si propongono sempre iniziative volte a migliorare Catania e chi la vive.
Il sindacato USB intende collaborare nel costituire lo sportello antiviolenza, una volta che la situazione di Studentato e Consultorio si sblocca. Difendere gli spazi sociali è prioritario; qui si svolgono attività che propongono un’altra concezione rispetto alla socialità, al creare cultura, a vivere la città. Il potere, dal livello nazionale a quello locale, vuole che i centri abitati siano luoghi di svago effimero, col pullulare di locali dove si mangia e si beve. Tutto ciò senza costituire autentiche relazioni umane e concreti percorsi politico-culturali che lasciano un segno rispetto alla città.