Il teatro Sangiorgi, un teatro da vivere e scoprire

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Il teatro Sangiorgi, un teatro da vivere e scoprire

Facciata Sangiorgi

Inaugurato all’inizio del 1900, il Teatro Sangiorgi è un esempio iconico del Liberty a Catania e spazio culturale e turistico multifunzionale fra più frequentati e apprezzati. Oggi vive come area amministrativa e finanziaria del Teatro Vincenzo Bellini di Catania. Scopriamo storia, struttura e curiosità di questo teatro al centro della città.

Il teatro Sangiorgi, punto di riferimento della Belle Epoque catanese

Il Teatro Sangiorgi nasce dal progetto di Mario Sangiorgi, da cui prende il nome. Si tratta di una struttura ubicata in centro storico, a pochi passi dal Teatro Bellini, dai Quattro Canti, di fronte a Palazzo Manganelli, lungo quella che oggi è via di Sangiuliano e che un tempo era via Lincon. Il nome originario della struttura era Esercizi Sangiorgi.

Fu uno dei teatri più prestigiosi della città oltre che unico teatro all’aperto in Europa. Pian piano divenne il secondo teatro della città dopo il Bellini inaugurato nel 1890.E’ stato un punto di riferimento della Belle Epoque catanese.

Teatro Sangiorni Interno E Decorazioni
I meravigliosi stucchi e decori Liberty del Teatro Sangiorgi

Mario e Guglielmo Sangiorgi

Mario Sangiorgi (1862-1916) fu una delle personalità più rilevanti di Catania. Comincio come idraulico per poi compiere un salto di qualità affrancandosi da quel settore, sfruttando potenzialità personali e risorse della temperie culturale. In quel periodo Catania era una città moderna e ricca di stimoli. Giovanissimo Mario cominciò a viaggiare in Italia ed Europa. Avviò la produzione di cappelli, specchi, letti e sedie stile Thonet. Tornato a Catania, dopo esser diventato imprenditore di successo, diede vita agli “Esercizi Sangiorgi“, un centro commerciale polifunzionale, con molti servizi su modello parigino. Per la sua attività così fiorente, nel 1902 , ebbe il titolo di Cavaliere del Lavoro. A Catania entrò in stretto contatto con gli altri imprenditori stranieri, soprattutto i Caflish.

Sangiorgi morì improvvisamente nel 1916 e la sua eredità passò al fratello e poi al figlio Guglielmo, fautore di un altro periodo d’oro dell’edificio.

Guglielmo (1897- 2003), nel 1938, volle continuare la parabola di Mario e potenziare la struttura. Anche lui è annoverato fra i personaggi che diedero lustro a Catania. Fu uno straordinario ed eclettico personaggio; rivestì i ruoli di attore, operatore cinematografico, pilota. Come già detto, fu fautore della stagione aurea della struttura che vide esibirsi nomi del calibro di Totò, Renato Rascel, Wanda Osiris, Nino Taranto. Il Sangiorgi divenne uno spazio culturale di prima importanza nel panorama del varietà italiano. Morì centenario: vide anche declino e rinascita del Sangiorgi.

La costruzione e l’inaugurazione

Mario Sangiorgi acquistò l’area dove attualmente sorge il teatro nel 1897: qui volle erigere una costruzione innovativa posta al centro della città, accogliente per le architetture moderne desunte dai suoi viaggi. E così fu: a progettarlo, rispondendo alle esigenze del committente, fu l’ingegnere Salvatore Giuffrida, gli stucchi e le decorazioni sono opera del pittore napoletano Salvatore Di Gregorio. Durante i lavori di costruzione affiorò anche una necropoli di origine romana.

La struttura comprendeva il teatro estivo dove si rappresentano opere, operette e spettacoli di prosa, un salone interno di caffè concerto, un ristorante e la prima pizzeria napoletana con il forno a legna di Catania, una sala da pattinaggio, vari spazi di ritrovo (fra gli anni Quaranta e Cinquanta si doterà di altri servizi, tra cui un kursaal e un “diurno”, l’unico mai realizzato a Catania, per accogliere quanti arrivano dalle province vicine per acquisti e affari), e un albergo. Fu inaugurato il 7 luglio del 1900. Si rappresentò la Bohème di Puccini, diretta dal maestro Filippo Tarallo, con protagonista il soprano Bice Adami.

Teatro Sangiorgi
Un tripudio di decorazioni tipiche dell’eclettismo, presente in molte altre strutture nobiliari catanesi quello che domina l’interno della sala del Teatro Sangiorgi

Una struttura versatile

A cavallo fra Ottocento e Novecento Catania dispone di altre undici sale teatrali, nelle quali si esibiscono Grasso, Musco e Martoglio accogliendo anche ospiti del calibro di Eleonora Duse o di Leopoldo Fregoli, persino Sarah Bernhardt.

Nel 1907 venne ricoperto. Al suo interno si svolsero spettacoli di ogni tipo, lirica, operette, prosa, cabaret, spettacoli sportivi. Venne utilizzato anche come sala cinematografica: Il 26 Ottobre del 1929 al Teatro Sangiorgi venne proiettato il primo film parlato “Sei tu l’amore?”. Qui si esibì anche l’attore catanese Oreste Bilancia. Tra eventi artistici e di divertimento, fu proposto anche il tipico café chantant che portò la mitica Josephine Baker che vi si esibi’ nel 1927.

Teatro Sangiorgi Interno
I decori interni del Teatro Sangiorgi vennero realizzati dall’artista napoletano Salvatore Di Gregorio

L’esterno della struttura

La facciata è tripartita negli ordini e nelle aperture. Nel primo ordine vi sono tre ingressi sormontati da archi a tutto sesto e delimitati da semi colonnine e con teste leonine sugli archi. Il secondo ordine presenta anch’esso tre aperture ma doppie e delimitate da colonnine tortili e un ricco apparato decorato a stucchi e maschere tipico dello stile Liberty. Il terzo ordine ha tre aperture doppie con colonnine tortili e il margine delle finestre concavo e un apparato decorativo a stucchi più leggero con maschere e festoni, il tutto concluso con una balaustra a colonnine.

L’interno

Le dimensioni sono piccole ma tutto è ben proporzionato e curato. All’interno spiccano il salone d’ingresso, il foyer e la sala col palcoscenico, utilizzata come sala prove dei musicisti del Bellini. Nel piccolo teatro, con platea e galleria domina il colore rosa e il velluto e dispone di 477 posti.

Inteno Teatro Sangiorgi
Alcuni dei locali interni e particolari esterni del Teatro Sangiorgi oggi; foto di S. Portale

Si accede attraverso un grande portone che immette in una piccola corte dove al centro c’è oggi una statua, circondata da altre statue raffiguranti cavalli tutte di pietra lavica. Successivamente, dalle grandi porte in legno con le vetrate si entra nel salone di ingresso, caratterizzato da stucchi dorati, pitture che si rifanno al mito, lampadari di cristallo e marmi policromi. La parte più bella è quella del foyer che presenta il ciclo di pitture, colonne, decorazioni, soggetti e colori tipici del Liberty eclettico opera di Salvatore Di Gregorio; è dedicato al critico musicale Domenico Danzuso.

Nei piani superiori si trovano tutti gli uffici e la sede del Sovrintendente il maestro Giovanni Cultrera di Montesano.

La decadenza e la rinascita

La decadenza della struttura si ebbe a ridosso della Seconda Guerra Mondiale. L’edificio divenne quartier generale del Comando alleato. Tra gli anni ’60 e ’70 fu anche cinema di quartiere e addirittura a luci rosse. Si racconta che qui si esibì anche Cicciolina, nome d’arte della pornostar Ilona Staller, stella dell’hard fra gli anni ’80 e’90.

Viene poi acquistato nel 1988 dalla Fondazione Teatro Massimo Bellini; da lì in poi sono stati avviati lavori di restauro e di riorganizzazione degli spazi; dal 2002 è tornato ad essere fruibile ampliando l’offerta musicale del Bellini. Qui si tengono spettacoli di musica contemporanea, musica da camera, operetta come pure prosa e teatro sperimentale.

Questa la storia di questo importante centro propulsivo di cultura che racchiude anche la memoria della nostra città.

fonte: Il Teatro Sangiorgi – Teatro Massimo Bellini Catania; pagina Facebook Scatti di Memoria del Dott. Franz Cannizzo; pagina facebook Genius Loci Katane. Si ringrazia Fabio Panebianco per le foto.

Il teatro Sangiorgi, un teatro da vivere e scoprire ultima modifica: 2023-04-13T10:12:31+02:00 da SABRINA PORTALE

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