Il fercolo di Sant'Agata, dal legno all'argento

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FESTE E SAGRE

Il fercolo di Sant’Agata, dal legno all’argento

Sant'agata 2023

Il fercolo di Sant’Agata è necessario per il corretto svolgimento delle celebrazioni Agatine, vi raccontiamo alcune curiosità.

Il fercolo di Sant’Agata, a cosa serve?

Detto anche “vara” il fercolo di Sant’Agata è una raffinata opera d’argenteria impiegata per portare in processione le sacre Reliquie della Martire catanese attraverso le vie cittadine. Il fercolo durante l’anno è conservato presso la “Casa Vara” nell’edificio adiacente la Cattedrale della città in Piazza Duomo. Ma non è sempre stato in argento, ecco quindi alcune curiosità.

Per diversi secoli la bara o fercolo sulla quale erano portati in processione il busto e il reliquiario era fatto in legno. Considerandola poco dignitosa per la Santa catanese che già attraeva turisti da tutto il mondo, si pensò che qualcosa doveva cambiare. Infatti nello stesso periodo in cui si pensava di realizzare lo scrigno si iniziò a costruire la vara.

Fercolodisantagata Il Duomo E Casa Vara
Fercolo di Sant’Agata: Il Duomo e la Casa Vara

Il fercolo di Sant’Agata, ecco da chi fu costruito

Il fercolo della martire catanese fu costruito dall’artista orafo Vincenzo Archifel operante a Catania dal 1486 al 1533. Ebbene oggi il fercolo è d’argento massiccio. Ma nel tempo è arricchito di altre parti, sempre in argento. La prima aggiunta riguarda le 12 statuette, delicati steli raffiguranti gli apostoli che svettano tutt’intorno al cupolino (1592). Mentre nel 1610 a opera del Vescovo Secusio si aggiunsero le lampade, venti per l’esattezza. E a seguire anche la realizzazione di 22 bassorilievi.

Molti non sanno che il prezioso fercolo alla fine del XIX secolo subì un clamoroso furto e alcune parti in argento scomparvero. Ma i lavori di ricostruzione partirono subito, per poi essere distrutto dai bombardamenti dell’ultima guerra mondiale. Il fercolo con il quale oggi Sant’Agata è trasportata per le strade di Catania risale al 1947. A renderlo bello come lo vediamo adesso vi hanno pensato Giovanni Freni, Antonino Costa e Aurelio Mistruzzi.

Sant'Agata sul fercolo - Anno 2020- Foto: Cavaleri Francesca Agata
Il fercolo di Sant’Agata,

Sotto il fercolo ci sono delle persone

La città di Catania si sta preparando per accogliere la sua Santa Padrona. Ma a Casa Vara, i lavori non smettono mai, ed ecco il perché. In vista della festa si lavora alla manutenzione meccanica del fercolo stesso. La manutenzione consiste nel controllo del sistema frenante, lo sterzo, le ruote oltre che tutto sia perfettamente integro. Ma attenzione non c’è alcun motore.

Il fercolo si muove perché i devoti tirano i cordoni. Sotto il fercolo ci sono circa 8 addetti che si danno il cambio lungo tutte e due le processioni. Altra operazione importante è quella della pulitura dalla vara e la sistemazione di eventuali difetti, oltre che la lucidatura della parti in argento. Per finire vi raccontiamo una piccola curiosità: il fercolo pesa circa 15 tonnellate che a pieno carico arrivano a 25 tonnellate di splendore. Non resta quindi che augurare a tutti i catanesi di godersi la festa e quindi tutti insieme in un solo grido: “W Sant’Agata!”.

Foto: Cavaleri Francesca Agata

Il fercolo di Sant’Agata, dal legno all’argento ultima modifica: 2024-01-30T09:05:34+01:00 da Francesca Cavaleri

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