I disservizi dell'Ast e le criticità da risolvere

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I disservizi dell’Ast e le criticità da risolvere

Un'azienda storica sommersa dai problemi Fonte Facebook

Un’azienda storica sommersa dai problemi Fonte Facebook

Una situazione sempre più insostenibile, specialmente nelle ultime settimane. Un malcontento crescente da parte dei/le pendolari che trovano consistenti difficoltà nel raggiungere i luoghi di lavoro, studio e sopperire a tutte le esigenze di spostamento. I disservizi dell’Ast incombono nell’hinterland etneo, rendendo difficile la percorrenza delle tratte autobus da e per Catania, con corse che saltano e non passano. Una crisi da cui è necessario uscire, poiché il trasporto pubblico è una priorità e non un quesito senza risposta.

Condizione che ha raggiuto l’apice della problematicità

I disservizi dell’Ast (Azienda Siciliana Trasporti) non costituiscono una novità. Vi sono state costanti lamentele da parte da parte dei/le pendolari. Ma da circa un mese la situazione si è aggravata, tanto che negli ultimi giorni il Codacons ha esposto una denuncia alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Catania. Si rileva il reato di interruzione di pubblico servizio, nonché la negazione del diritto alla mobilità dei/le cittadini/e. Tutto ciò è quanto affermato dall’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’ufficio legale regionale Codacons.

Negli ultimi giorni sono state cancellate più di trenta corse che collegano i vari paesi con Catania. Penalizzati soprattutto i comuni del Calatino, quelli pedemontani e della fascia ionica. Il problema ingente deriva da una carenza di vetture nuove adibite, la maggior parte sono obsolete, specie per i centri più piccoli. Il sindacato Faisa-Cisal ha inviato una nota al presidente dell’Ast Giovanni Giammarva, appena insediatosi, parlando di “grave situazione di fermo dei bus”. Si chiede pure di avviare, se non è già stato fatto, un’indagine conoscitiva per accertare le responsabilità.

Un malessere dell’azienda crescente che si ripercuote nei confronti dei territori, dei/le pendolari e di tutta la collettività. In diversi paesi, tra cui Acireale, si teme che nel lungo periodo l’Ast possa interrompere il servizio. Caltagirone si troverebbe in serie difficoltà, complice pure un progressivo taglio alla linea ferroviaria. Vi sono, infatti, soltanto due coppie di treni che collegano Caltagirone e alcuni paesi limitrofi. Una condizione critica pure nel messinese, nel ragusano, che ha raggiunto il culmine dell’insostenibilità a Siracusa. Nel capoluogo aretuseo, infatti, da qualche giorno la Sais gestisce il trasporto urbano.

I disservizi dell'Ast sono urgenti da risolvere
Capolinea della stazione degli autobus Ast a Catania Fonte Facebook

I disservizi dell’Ast: voci di pendolari e rappresentanti istituzionali

Patrizia vive a San Gregorio e tutte le mattine si reca a Mascalucia per lavoro, come assistente per un’anziana. Le tocca prendere due autobus per giungere a destinazione. Da tre mesi la situazione è degenerata. Patrizia aspetta per ore l’autobus, arrivando in ritardo al lavoro e rischiando di essere licenziata. La donna è disperata e cerca di far sentire la sua voce. Un padre è veramente stanco dei continui disservizi, presenti addirittura da ottobre, rispetto al figlio che riscontra grosse difficoltà nel recarsi a scuola. La famiglia vive ad Aci Sant’Antonio e la scuola del figlio si trova nella zona Canalicchio; gli autobus non passano e il ragazzo rischia di perdere l’anno scolastico a causa delle frequenti assenze.

Il consigliere di Aci Sant’Antonio Giuseppe Finocchiaro nei mesi scorsi ha rivendicato le istanze dei/le concittadini/e rispetto i disservizi dell’Ast. A gennaio ha inviato un comunicato all’azienda, sollecitando la garanzia delle linee che transitano, nonché il potenziamento delle corse. In seguito, a febbraio, Finocchiaro si rivolge ai sindaci di Acireale, Acicatena, Acicastello, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi, Valverde, Viagrande. Il consigliere comunale li esorta a convocare un vertice per trovare una soluzione condivisa rispetto alle criticità del trasporto pubblico locale. Pure l’assessore ai trasporti di San Gregorio, a marzo, segnala i disservizi dell’Ast rispetto alle tratte da e per Catania e Acireale.

Una soluzione da garantire

L’Ast sostiene che entro il 28 aprile si adibiranno tredici mezzi ed entro il 15 maggio si assegnano nel catanese sette nuovi autobus. Questi ultimi sono parte di una fornitura di 24 mezzi di nuova generazione. Più avanti si allestiranno altri dieci autobus che necessitano attualmente manutenzione tecnica. E’ evidente che il rischio è far fallire l’azienda per carenza fondi e così affidare il servizio di trasporto pubblico locale ad enti privati, come già successo a Siracusa.

In tempi in cui bisogna rivendicare maggiormente la mobilità sostenibile, dato l’inquinamento, il caos e gli incidenti stradali portati dai mezzi privati, in Sicilia si va in direzione opposta. Tra la graduale dismissione della Ferrovia Circumetnea e i disservizi dell’Ast, le istituzioni, ad eccezione di alcuni rappresentanti più consapevoli, tendono a disinteressarsi della questione. Anzi, tutto è volto a favorire gli interessi privati, tra speculazioni su infrastrutture inutili e soppressione delle corse di treni e autobus. Tutto tende ad incrementare gli introiti di industrie automobilistiche e compagnie petrolifere. Pertanto nulla si concretizza rispetto a far uscire la maggioranza delle persone dal modello autocentrico, sensibilizzando verso la cultura del trasporto pubblico.

I disservizi dell’Ast e le criticità da risolvere ultima modifica: 2023-04-22T15:47:56+02:00 da Angela Strano

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