Drive in a Catania. Il simbolo pop degli Stati Uniti negli anni Cinquanta torna di moda proprio al tempo del Coronavirus. Gli ingredienti sono semplici: automobile, due giovani, uno schermo all’aperto e la magia di un film. Il fenomeno cult arriva proprio in questi giorni nella città di Catania. Un modo per ripartire, dal fascino vintage e una risposta allo stop causato dalla pandemia.
Drive in Catania: 8 giugno
Automobili, cinema e formule vintage. Ripartire con gli eventi, ma in totale sicurezza. Questo lo spirito di Giuseppe Rapisarda, imprenditore nel settore dei grandi eventi e curatore di “Drive In – Live’d 19 – I Portali“. Un format che prenderà il via l’8 giugno nei pressi del Parco commerciale I Portali di San Giovanni La Punta e andrà avanti fino all’11 settembre. Un terreno di 14 mila metri quadri per 300 posti auto e uno schermo lungo 25 metri e alto 13,5 metri per il Drive in a Catania. Il nome dell’evento, come facilmente intuibile, nasce dal gioco di parole tra live e covid-19. Un modo, ma anche un augurio per distrarsi e tornare a recuperare la bellezza e il piacere dello stare insieme.
Riappropriarsi delle proprie passioni, degli eventi, ma anche del proprio tempo. I catanesi hanno sempre amato il cinema. Catania è stata un pullulare di case cinematografiche, cinema storici e set per di alcuni dei film più interessanti della storia. L’idea di Rapisarda è quella di dedicare giorni diversi agli altrettanti diversi generi cinematografici. Un’iniziativa per coinvolgere i cinefili, ma anche i curiosi, le famiglie e tutto il popolo dell’hinterland catanese. Un progetto che si muove per rispondere positivamente alla pandemia e cerca di soddisfare la voglia di evasione e leggerezza di un periodo buio.
Dall’ 8 giugno all’11 settembre
Il primo drive in della storia fu quello del 1933. L’idea partì Richard Hollingshead per permettere alla madre in sovrappeso di guardare i film senza alcun problema. Da lì fu un’esplosione di sale all’aperto che permettevano agli spettatori di sfoggiare la propria auto e al contempo spendere poco. I biglietti erano alquanto economici e i gestori dei drive in potevano permettersi un buon guadagno. Il declino avvenne in concomitanza con le migliorie delle sale cinematografiche e l’inglobamento dei terreni da parte delle città. Gli spazi adibiti al cinema all’aperto, infatti, si trovavano in periferia e i proprietari preferirono venderli o sfruttarli per costruire degli edifici. Il revival, negli ultimi anni, ha portato a una serie di riedizioni e “riesumazioni”. La proposta del drive in è stata dibattuta in lungo e in largo come risposta alla pandemia. Il Coronavirus ha cambiato radicalmente le nostre vite e le nostre abitudini. Quella che sembrava una nostalgica suggestione prende vita dall’8 giugno all’11 settembre. Il cinema all’aperto è un’ottima soluzione per garantire il distanziamento sociale e non rinunciare alla fruizione di un lungometraggio, ma… cosa ne sarà delle soluzioni green?