Il rapporto tra i catanesi e l’Etna è un legame speciale. Una sorta d’amore che non deriva solo dal piacere di rivedere ogni giorno la maestosità del vulcano. Insomma, non è una questione di abitudine. Quando ad un catanese parli dell’ Etna, vedi la sua espressione cambiare. I suoi occhi, pur essendo di fronte ai tuoi, immediatamente sembrano trasportati davanti “a Muntagna”. Qualcuno lo definisce come uno di quegli amici di lunga data di cui si conoscono pregi e difetti. Nonostante i catanesi conoscano la potenza delle sue eruzioni, l’amore che nutrono per u Mungibeddu è più forte della paura di una possibile eruzione. D’altra parte riuscite ad immaginare Catania senza l’ Etna? Riuscite a cancellare il suo profilo nero e imponente dallo sfondo di via Etnea? No, non si può davvero. Pensare che non esista, oltre che essere impossibile, fa male. Significherebbe modificare l’essenza del popolo etneo e lo spirito di Catania.
L’Etna e i catanesi: “se siamo così è grazie alla Muntagna”
Quell’uomo non poteva esprimersi meglio. Ho conosciuto lui e la compagna all’uscita delle Terme Achilliane. Come capita per molti incontri casuali, abbiamo chiacchierato intensamente per un po’, ma non ci siamo presentati. Ragione per cui non conosco i loro nomi. Però so bene qual è la frase che mi ha colpito di più: “Se noi catanesi siamo così è grazie all’ Etna”. Mi è rimasta bene in mente perché era qualcosa che avevo ipotizzato in precedenza e in quel momento arrivava la conferma. Catania e i catanesi posseggono dinamismo, vitalità e ingegnosità. In una parola: sono vulcanici. E non si può spiegare se non con l’influenza dell’Etna sulla loro personalità. Mi rendo conto che si tratta di una generalizzazione. Forse è anche frutto dell’affetto che nutro nei confronti di Catania pur non essendo originaria di qui. Eppure è una generalizzazione che trova conferma nella maggioranza dei casi.
Assistere ad un eruzione dell’ Etna provoca emozioni contrastanti. È uno spettacolo travolgente e affascinante. Anche ammirandolo da lontano, si sperimentano delle emozioni forti. Quando la lava incandescente scorre lungo le pendici del Mongibello, qualunque cosa diventa secondaria. Quasi come se si fosse ipnotizzati, diventa un obbligo soffermarsi su questo spettacolo della natura. Le fontane di fuoco sono il migliore spettacolo pirotecnico che si possa vedere. Il respiro ed il battito del cuore si sincronizza al ritmo molle e fluido delle colate di lava che scorrono dal cratere. La notte, quando il cielo è già scuro e totalmente nero, fissare l’arancione incandescente della lava è travolgente, a tratti desta paura. I catanesi sono coscienti del potenziale distruttivo del magma. Probabilmente proprio per questo quando ammirano l’ Etna la loro espressione comunica amore misto ad un profondo rispetto.
Etna: boschi, Luna e mare
L’ Etna con i suoi 3.350 metri di altezza, sovrasta non solo Catania, ma tutta la Sicilia. Anche dal centro dell’isola, dove il mare è lontano e non si scorge, il profilo del Mongibello emerge spavaldo tra le colline. Da lì, quando la giornata non è limpida e una leggera nebbia non permette di ammirarlo, sì, la sua mancanza si fa sentire. Esplorare e immergersi nel paesaggio lunare dell’ Etna è un’esperienza che tutti i catanesi e i siciliani, oltre che i turisti, dovrebbero fare. Non solo per godere della vista spettacolare che si gode da 2.900 metri sul livello del mare, ma anche per capire la ragione per cui il comprensorio dell’ Etna sia stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità. Un bene da salvaguardare, amare e di cui godere.
In inverno i boschi del Mongibello si ricoprono di neve, ma alzando lo sguardo sembra di poter toccare il mare. Un’esperienza che non tutte le “montagne” permettono di fare: mare, paesaggio alpino e lunare in un solo giorno. A proposito di paesaggi, il consiglio delle guide è quello di visitare entrambi i versanti del vulcano. Quello di Piano Provenzana, a nord, è tipicamente alpino, caratterizzato da una grande pineta dai colori cangianti. L’aggiunta, come dicevamo, è che si può godere anche di un’incredibile vista sullo mar Ionio. Spoglio e privo di vegetazione è il versante Sud, quello di rifugio Sapienza. Qui, quando la neve si scioglie, prende il sopravvento il nero della cenere lavica. Un deserto nero, a tratti con chiazze color ruggine, punteggiato da favolosi crateri. E’ questo il paesaggio lunare che circonda il rifugio Sapienza. Un luogo che fa immaginare di essere sulla Luna, rimanendo con i piedi ben saldi alla terra.
Quattro cose da fare sull’Etna
Dopo esservi riempiti gli occhi della bellezza dei paesaggi dell’ Etna, rimane solo da scegliere cosa fare tra le tante attività che questo luogo offre. In inverno, le piste sono attrezzate per praticare vari sport. In primis lo sci, nelle diverse varianti: sci tradizionale, sci di fondo, scialpinismo. Ma anche snowboard, slalom e skilifit. Le caratteristiche dell’ Etna permettono anche di praticare il sand skiing. Quasi d’obbligo munirsi di Go Pro e lanciarsi in una discesa mozzafiato. Di certo, ci vuole anche dell’esperienza e molta grinta. Invece, qualcosa di cui tutti potranno godere è lo stupore di sciare e nel frattempo guardare il mare. Pochi altri posti, a parte l’ Etna, permettono di fare questa esperienza. Un’altra possibilità offerta dal Mongibello è quella di trasformarsi in esploratori, almeno per un giorno. Se l’idea vi intriga, è irrinunciabile una visita alla Grotta del Gelo, il ghiacciaio più meridionale d’Europa, dove la temperatura non supera mai gli zero gradi.
Se da Catania ammirare lo spettacolo di un eruzione lavica di notte è affascinante, vederla dalle pendici dell’ Etna durante una passeggiata notturna ha dell’incredibile. L’opportunità è fornita dall’Osservatorio di Astrofisica di Catania che organizza visite guidate alla scoperta del paesaggio etneo, accompagnati da guide esperte. Invece, se alla fine di un’escursione diurna sentite il bisogno di rilassarvi, l’ideale è un aperitivo. Ma già che siete in zona prendete in considerazione l’opportunità di farlo in maniera diversa. Un tour del vino, passando da un paese etneo all’altro, comodamente trasportati all’interno del vagone della Ferrovia Circumetnea. Il treno percorre il perimetro dell’ Etna e permette anche di sostare tra i vigneti che costellano la base del vulcano. Buon vino, degustazioni e i paesaggi idilliaci dei paesi etnei sono gli elementi per un aperitivo indimenticabile.