Maria Grazia Distefano è una promessa catanese. Ecco l’intervista alla scrittrice del romanzo “Due caffè e un succo di frutta“.
Maria Grazia Distefano, la vita e le opere
La nostra città ha dei talenti che devono essere raccontati. Uno di questi è proprio Maria Grazia Distefano, una mamma che ha realizzato il sogno di scrivere un romanzo. Tuttavia, abbiamo avuto modo di conoscerla e di prendere un caffè con lei. Maria Grazia è nata a Catania, pedagogista clinico e docente di scuola primaria nella vita. Ma appassionata di lettura e scrittura creativa.
Ha ottenuto vari riconoscimenti nell’ambito letterario nazionale con delle pubblicazioni di tutto rispetto. Esordisce nel 2012 con “Donne, pagine di vita“. Segue poi “Via Vita“, che oggi è diventato un testo di narrativa per ragazzi; e “Ne parliamo quando torni” nel 2016. Tutti racconti dal profondo tema sociale, che parlano di donne, di cyberbullismo e di coppie. Perché a Maria Grazia piace scrivere così, magari per offrire spunti di riflessione al lettore. Nei suoi testi sono poche le descrizioni, e un susseguirsi di dialoghi danno la possibilità di concepire, in modo chiaro e preciso, i personaggi delle storie.
Due caffè e un succo di frutta, il romanzo ambientato a Catania
Le protagoniste del romanzo “Due caffè e un succo di frutta”, di Algra Editore, sono le tre sorelle Scardaci: Giusy, Lucia e Valentina. Ogni sabato mattina le tre donne si incontrano in un bar per raccontarsi le loro vite. La loro ordinazione? Sempre la stessa: due caffè e un succo di frutta, che è il titolo del romanzo. “In realtà sono tre personaggi diversi, caratteri e tipologie diverse“- commenta la Distefano.
Vittime inconsapevoli dell’assenza del padre, morto quando erano ancora bambine, si dimenano tra gli eventi delle loro vite. Tra colpi di scena, alti e bassi, liti e riappacificazioni, scopriranno di essere state beffate da un triste destino che ricordano a gran voce prima di scegliere la strada da seguire. Un romanzo da leggere d’un fiato, leggero, fresco e con un finale che lascia il lettore privo di protagonisti.
Cosa sogna oggi Maria Grazia Distefano?
La nostra ospite si è aperta alle nostre domande con un sorriso disarmante. Affronta la vita con la forza di un ciclone, ma che nel suo cuore nasconde un velo di malinconia. Mamma attenta ha un sogno semplice. Avere un gruppo di lettori sempre più ampio che possano apprezzare i propri lavori. Quello che non sa è che se le case editrici continuano a pubblicare le sue opere, è proprio perché “ha qualcosa da dire”.
Maria Grazia Distefano è anche molto umile. E se le chiedi qual è il suo romanzo migliore, lei risponde: “Il meglio non l’ho ancora scritto“- sorride. Perché lei è fatta così, sta già lavorando ad altri progetti. Ma il suo stile è ben riconoscibile. “A me piacciono le persone, mi piace costruire un personaggio e lavorarci attorno“- rivelando così un piccolo segreto del suo successo. Ed è vero, solo leggendo le pagine del romanzo si capisce l’essenza della sua autrice e dei suoi personaggi: veri, sinceri, puliti e straordinariamente normali.
