Il gusto straordinario delle Patelle a Catania è diventato solo un ricordo. Il mollusco, costituito da un solo gasteropode e da un piede a ventosa che riesce a fissarsi nelle rocce della scogliera in modo saldo, è presente in Sicilia e nel mar Mediterraneo sotto forma di varie specie marine.
Le coste Ioniche sono ricche di Patelle di mare. Spesso possono passare inosservate, ma un occhio esperto conosce il colore della conchiglia (simile a quello della roccia in cui vive nella maggior parte del tempo) e riesce a individuarle facilmente.
Caratteristiche e raccolta
Le Patelle vivono nelle zone dove ci sono alte maree. Rimangono all’asciutto nei periodo di bassa marea e vengono sommerse nelle fasi di alta marea. Quando la bassa marea è costante nel tempo, esse aderiscono nelle rocce in modo da conservare l’acqua all’interno della conchiglia. Questo gli permette di sopravvivere per tutto il periodo di marea bassa. Quando invece l’alta marea permette alle Patelle di immergersi totalmente in acqua, esse si staccano leggermente dalla roccia e riescono a compiere anche dei piccoli movimenti.
La raccolta delle Patelle di mare avviene quando si trovano sommerse dall’acqua, quando cioè si staccano leggermente dalle rocce. Muniti di un coltello affilato, il pescatore esperto infilerà la lama al di sotto della conchiglia per staccarla completamente.
Patelle a Catania: una prelibatezza di cui oggi dobbiamo farne a meno
“Rizzi, pateddi e granci, spenni assai e nenti manci”. A Catania non può esistere una “manciata” di pesce senza includere nel menù i frutti di mare. A un prezzo decisamente alto non possono mancare, oltre ai ricci di mare, ai granchi e al buonissimo polpo, le patelle. Fino a qualche decennio fa le patelle a Catania erano un must della cucina siciliana. Venivano raccolte in grande quantità e mangiate con gran gusto.
Il loro prezioso sapore oggi non può essere più apprezzato, perché esistono delle leggi che ne vietano la raccolta e il consumo. Diverse sono le misure adottate a tutela delle risorse ittiche del Mediterraneo (Decreto Legislativo 9 gennaio 2012, n. 4 e ss.mm.ii.: Legge del 28 luglio 2016, n. 154; Legge del 21 maggio 2019, n. 44). Le Patelle di mare, infatti, sono considerate dei veri e propri depuratori d’acqua salata. Raccoglierle significherebbe apportare un grave danno a tutto l’ecosistema marittimo.