itCatania - Ferru, Chiummu e Cacazza, i Tri da Vaniddazza

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PERSONAGGI

Ferru, Chiummu e Cacazza, i Tri da Vaniddazza

I Tri da Vaniddazza. Foto di: by Geomangio is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Pariti i Tri da Vaniddazza!” In quanti hanno sentito almeno una volta questa frase detta in senso ilare per riferirsi a tre persone che vagano insieme? Ferru, Chiummu e Cacazza, i tre soggetti provenienti dalla “strada stretta” (Vaniddazza), erano delle persone poco raccomandabili, abili nel derubare carrettieri e artigiani nelle vie di San Berillo a Catania.

I Tri da Vaniddazza sono raccontati in un cunto siciliano. Si crede che anticamente vivessero a San Berillo tre giovanotti, Ferru, Chiummu e Cacazza, conosciuti nel quartiere come dei ladri. Uno di loro, Ferru, si destreggiava bene nell’uso del coltello; Chiummu era un uomo molto forte massiccio “come un pezzu di chiummu”; Cacazza era l’intelligente del gruppo ma, ahimé, era una persona viscida, puzzolente che riusciva a sfruttare ogni occasione a suo favore. I tre padroneggiavano San Berillo e in pochi anni riuscirono ad accumulare un vero e proprio tesoro sulle spalle dei poveri abitanti del quartiere.

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San Berillo oggi. Foto di: by currystrumpet is licensed under CC BY-SA 2.0

La sorella di Cacazza torna in città

Un evento fece degenerare questo allegro trio. Quando la sorella di Cacazza tornò in città dopo un lungo periodo al Monastero, i Tri da Vaniddazza dovettero adattarsi alla nuova presenza femminile. La sorella di Cacazza era diversa da lui: bella, solare, dolce e con un gran sorriso. Le caratteristiche della donna conquistarono in poco tempo il cuore di Chiummu. Il ragazzo non riusciva più a dormire la notte: come poteva riuscire a conquistare una donna così bella, lui che era un uomo brutale e picchiatore seriale? L’unica soluzione, pensò Chiummu, era quella di rapirla e obbligarla a sposarsi con lui.

Cacazza aveva capito le intenzioni del suo amico, ma non sapeva come allontanare Chiummu dalla sorella e dal suo tragico piano. Per Cacazza era impossibile confrontarsi faccia a faccia con Chiummu, vista la sua stazza e l’abilità nei combattimenti. Così decise di pigliare tutto il tesoretto accumulato nelle rapine e scappare con la sorella in Sud America.

La tragica fine dei Tri da Vaniddazza

L’indomani, presa per mano la sorella, Cacazza si recò nel luogo dove tenevano il tesoro. Ferru notò degli strani movimenti e si accorse della presenza di Cacazza. Anche Chiummu, che si trovava nelle vicinanze, arrivò in fretta e furia. I Tri da Vaniddazza si incontrarono e ognuno pensò che l’altro stesse per fregarsi i soldi delle malefatte. Dopo vari insulti, minacce e tentativi di riappacificazione, i tre si lanciarono armati uno contro l’altro con violenza inaudita. I tre ragazzi morirono dissanguati in poco tempo.
I Tri da Vaniddazza sono ricordati in un cunto siciliano: “chistu è lu cuntu ca vi cuntai di tri picciotti malvagi assai”.

Principali fonti: Ludum; Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane di G. Pitrè; Billa Giuseppe.

Ferru, Chiummu e Cacazza, i Tri da Vaniddazza ultima modifica: 2021-09-21T09:14:16+02:00 da Valentina Friscia

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