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Cereria Viola: bottega a Catania tra manualità e tradizioni

Cereria Viola: luogo dell'anima di Catania

Cereria Viola: luogo dell’anima di Catania

Un luogo del capoluogo etneo perno dell’artigianato. Un contesto in cui affiora non solo il lavoro manuale, pure un insieme di emozioni. La Cereria Viola è una bottega catanese davvero peculiare, da cui si colgono diversi aspetti interessanti.

Storia di un luogo in divenire

Giuseppe Viola, detto Giorgio (il suo secondo nome, conosce il mondo della lavorazione della cera a 17 anni. Desideroso di emanciparsi inizia a svolgere il ruolo di garzone presso la cereria G. Monaco Cosentino. La prozia, che lavorava lì, gli propone questo luogo. Giorgio si è occupato del supporto logistico, cioè carico e scarico sui furgoni e pulizia primaria. La ditta G. Marconi ha disposto di un negozio presso la zona della fiera, mentre la sede di produzione è stata in via Carini, quartiere Picanello.

In seguito, il contatto coi materiali di cera ha fatto affiorare in Giorgio una maggior curiosità che andava oltre la mera mansione. Emerge in lui la consapevolezza che, in una cereria, si crea qualcosa di originale che desta interesse. Si tratta pure di materiali legati alle tradizioni dei luoghi in cui si vive. La Cereria Viola apre così nel 1997 in piazza Federico di Svevia 36, in un punto non nuovo per l’artigianato. In precedenza, infatti, l’immobile era la bottega di un fabbro. Un contesto che continua ad andare avanti, molto apprezzato dai catanesi. I prodotti si esportano soprattutto in provincia, ma anche in tutta l’isola e in varie parti d’Italia.

Cereria Viola, i tubi di alluminio
I tubi di alluminio tra gli strumenti per la lavorazione ph Angela Strano

Cereria Viola: come avviene la produzione

Si ricava la paraffina (materia prima derivante dal petrolio) presso aziende italiane che la forniscono certificata. La lavorazione avviene per immersione. Si passa lo stoppino per dei telai, disponendolo su di essi a seconda delle misure volute, sia in lunghezza che in larghezza. Ogni telaio si attacca ad un cavo metallico mosso da un argenetto elettrico. Quest’ultimo facilita la discesa o risalita dei telai, immersi all’interno della vasca contenente cera fusa. Dopo che lo stoppino si immerge in questa, grazie alla ciclicità della lavorazione avviene la stratificazione. Se si rispettano i tempi adeguati, essa porta lo stoppino a impregnarsi man mano, assumendo sempre più le caratteristiche volute.

Quando Giorgio ha fatto della lavorazione della cera una passione svolgeva l’incarico di addetto alla macchina del calatore, presso la cereria dove ha iniziato a lavorare. Uno strumento chiamato anche volano, perché anche questa macchina consente di effettuare il procedimento ad immersione. Nella Cereria Viola sono presenti pure i tubi di alluminio, per le realizzazioni più consistenti come i torcioni di sant’Agata. Essi sono classici stampi che facilitano, specie nelle fasi iniziali, la creazione delle torce grandi.

Cereria Viola, il tramandare una certa simbologia
L’accensione delle candele rimanda a un profondo significato ancestrale ph Angela Strano

Simbologia attorno le realizzazioni

Giorgio Viola ritiene che il suo sia il mestiere più antico del mondo. Questo perché la primissima scoperta, ancor prima della sessualità, del genere umano è stata quella del fuoco. Una rivelazione che ha inciso assai profondamente per tutta la storia dell’umanità; il creare luce è l’attività più remota, che conserva tanti aspetti affascinanti.

L’accensione di lumini, ceri, candele in tutte le culture del mondo manifesta significati ancestrali profondi. L’atto di accendere come mezzo per coniugare l’essere umano al divino, come collegamento alla dimensione ultraterrena. Il lumino è ricordo e affetto verso le persone care defunte. Gesti risalenti dalle notte dei tempi che spiegano l’interiorità dell’animo umano. La Cereria Viola, con la creazione di candele e lumini, consente di compiere questi gesti ancestrali e quindi di reiterare valori atavici.

Nell’ordinazione di ceri emerge un tripudio di sentimenti. E’ qualcosa che va al di là della logica e del cero stesso, un movimento di energia che affiora. Tutto ciò spinge le persone a manifestare ciò che parte dalle profondità più remote nei confronti di santi e defunti, ma anche verso le ricorrenze ritenute più significative.

Sguardo verso i tipi di creazioni

Si realizzano candele, lumini, ceroni per usi liturgici, come il culto dei santi, delle festività e le varie funzioni religiose, ad esempio i sacramenti. La produzione concerne pure le funzioni civili, ovvero le manifestazioni e il culto dei defunti. In ultimo si realizzano prodotti ad uso personale, cioè le candele alla cetronella in estate per allontanare le zanzare. La Cereria Viola è manifestazione peculiare della tradizione, della manualità, dell’originalità. Può definirsi luogo dell’anima, poiché poi si svelano i sentimenti di chi accende la luce, legati a fede, devozione, gratitudine. Sentimenti he risalgono alla scoperta del fuoco e che questa bottega nel cuore di Catania vuol far rivivere.

Cereria Viola: bottega a Catania tra manualità e tradizioni ultima modifica: 2022-04-09T09:00:00+02:00 da Angela Strano

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