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Il cuore di Raffaele: primo defibrillatore semi automatico

Il cuore di Raffaele - primo piano utilizzo defibrillatore

Il giovane Raffaele Barresi è scomparso lo scorso anno in seguito a un attacco cardiaco mentre si trovava a scuola. La tragedia ha scosso l’intera città. I familiari del giovane hanno avviato il progetto “il cuore di Raffaele” installando il primo defibrillatore semi automatico nei pressi della piazza Vincenzo Bellini che ospita gran parte della movida notturna catanese e alle volte qualche emergenza sanitaria.

Raffaele Barresi: il malore, i soccorsi, la tragedia e “il cuore di Raffaele”

Raffaele Barresi aveva cominciato la giornata scolastica al liceo linguistico e scientifico statale Principe Umberto di Catania come ogni altro giorno della propria quotidianità. Purtroppo quella mattina di circa un anno fa è stata fatale per il diciassettenne. Un’improvvisa disgrazia ha stroncato la sua vita. Durante il regolare svolgimento delle lezioni Raffaele ha accusato un malore accasciandosi sul banco. A nulla sono serviti i soccorsi tempestivi di docenti, compagni di classe e servizio sanitario d’urgenza ed emergenza.

Il malore di Raffaele s’aggrava e nemmeno le manovre rianimatorie dei sanitari sono riuscite a capovolgere il tragico destino potendo solamente dichiarare il decesso del giovane tra lo sgomento d’amici e personale scolastico. Raffaele Barresi è morto in seguito a un arresto cardiaco il 30 novembre 2018. Un infarto fulminante che nemmeno la prontezza dei paramedici ha potuto porvi rimedio.

Ridurre i rischi

Antonio Barresi, padre del ragazzo, ruppe il silenzio: «Bisogna che ci si svegli affinché si riduca a rischio zero ciò che è successo a mio figlio. Non deve più succedere, si deve essere consapevoli dei rischi… L’attività sportiva, anche quella occasionale, va controllata e ognuno si deve prendere le proprie responsabilità».

Il cuore di Raffaele - esempio di rianimazione
Esempio di rianimazione – Credit: Pixabay

Sulla vicenda intervenne anche l’allora ministro della Salute Giulia Grillo: «La scuola è il primo luogo dove i nostri figli devono sentirsi al sicuro e le istituzioni devono garantire le misure di primo soccorso». In seguito è stata accertata la tempestività dei soccorsi e gli sforzi d’insegnanti e preside che tentarono il massaggio cardiaco e utilizzarono il defibrillatore in dotazione al liceo linguistico e scientifico statale Principe Umberto di Catania.

Il cuore di Raffele: installato il primo defibrillatore semi automatico in piazza Vincenzo Bellini

La famiglia Barresi, con il sostegno e la partecipazione del Comune di Catania, ha avviato il progetto “il cuore di Raffaele” che prevede la formazione sul primo soccorso nelle scuole. Lontano dai banchi di scuola i giovani vivono la movida notturna soprattutto nei pressi di piazza Vincenzo Bellini (conosciuta erroneamente come piazza Teatro Massimo). Purtroppo il piazzale, soprattutto nel weekend, è teatro d’emergenze sanitarie.

Il 28 dicembre 2019 tra simbolismo, memento e prevenzione la famiglia Barresi (il papà Antonio e la sorella Roberta) ha donato il defibrillatore semi automatico che il Comune di Catania ha installato in via Michele Rapisardi tra il civico 18 e 20, cioè nei pressi di piazza Vincenzo Bellini. La cerimonia inaugurale è stata occasione per effettuare una simulazione di primo soccorso in cui fosse necessario lo strumento sanitario. La simulazione è stata effettuata da volontari e studenti istruiti dal progetto “il cuore di Raffaele”. Dunque Il defibrillatore semi automatico vuol essere prima di tutto simbolo, sì, ma anche sottolineare come un piccolo gesto (tempestivo) con lo strumento sanitario a disposizione possa salvare vite umane.

Il cuore di Raffaele - defibrillatore
Defibrillatore – Credit: Pixabay

La speranza che il tragico passato non si ripeta

La famiglia Barresi ha commentato: «Abbiamo cercato di trarre dalla disperazione un vantaggio per gli altri… nella speranza di dare ad altri ragazzi quell’occasione, quella possibilità che Raffaele non ha avuto». L’assessore al Centro storico Michele Cristaldi ha sottolineato: «…un progetto più ampio dell’Amministrazione comunale che comprende l’installazione d’altri dieci defibrillatori». Il medico Sara Pettinato ha infine specificato: «Dobbiamo lavorare tutti quanti per un cambiamento culturale. Ogni anno nel mondo avvengono 57.000 decessi per arresto cardiaco quando l’utilizzo del defibrillatore potrebbe essere utile a salvare tante vite».

L’installazione del primo defibrillatore semi automatico in piazza Vincenzo Bellini vuol essere un messaggio di speranza e coscienza, oltre che ricordo vivido di Raffaele Barresi, poiché nel più classico dei modi di dire “prevenire è meglio che curare”.

Il cuore di Raffaele: primo defibrillatore semi automatico ultima modifica: 2020-01-22T10:02:09+01:00 da Marco D'Urso

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