Le Polpette di “bastaddu” alla catanese sono un piatto semplice, ma croccante, per mangiare il cavolfiore che piacerà tanto anche ai più piccini. Il”bastaddu” in dialetto è il “Violetto catanese“, un incrocio tra il cavolfiore comune ed il broccolo. La sua coltivazione è molto diffusa negli orti della piana di Catania. Questo ortaggio è tipicamente invernale e viene usato soprattutto per la preparazione delle scacciate, ma le polpette, forse per la croccantezza della crosta, o per la salatura, sono davvero buone e sfiziose.
Polpette di “bastaddu”: i pochi ingredienti da utilizzare
Per la preparazione delle polpette ci vogliono pochi ingredienti. Per circa una ventina di polpette occorre mezzo cavolfiore, due uova fresche, tre cucchiai di farina semolata, acqua frizzante, sale e pepe. Esiste anche una variante che prevede l’uso della birra al posto dell’acqua frizzante.
Ecco come si preparano le polpette di bastaddu. Pulire e tagliare il cavolfiore in piccoli ciuffi la, quindi lasciarlo a mollo in acqua a temperatura ambiente. Se si desidera si può aggiungere un cucchiaio di bicarbonato. Dopo circa 5 minuti procedere al risciacquo e nel frattempo portare ad ebollizione l’acqua in una pentola. Non appena l’acqua bolle, immergere il cavolfiore e farlo sbollentare per circa 7-8 minuti. Dopo di che, scolarlo e lasciare raffreddare.
L’importanza della pastella per una buona frittura
Mettere in un ciotola tre cucchiai di farina semolata, le uova e sbattere con forza. Piano piano aggiungere l’acqua gassata e sciogliere l’impasto. Continuare fino a che non si ottiene una pastella morbida e senza grumi. E’ questo il segreto per una buona riuscita del piatto. Infine, aggiungere un pizzico di sale e pepe, versare i cavolfiori e mescolare insieme, amalgamando bene. Prendere una padella e aggiungere olio di semi per la frittura. Dopo pochi minuti, con l’ausilio di un cucchiaio, formare delle polpette e friggere. Girare e rigirare fino anche non si ha la doratura desiderata. Prima di servirle consigliamo di passarle su un foglio di carta assorbente. Ora sono pronte per essere gustate!