Pizza catanese, una bontà senza fine. Capolavoro culinario e trionfo del palato. Una pizzetta da buffet tanto semplice quanto magica. Regina della tavola calda catanese insieme alla meravigliosa cipollina, la pizzetta catanese è quella dove svetta al centro l’oliva per i non autoctoni e l’aliva per i catanesi. Una margherita senza eguali. Un piccolo gioiello che si gusta morso dopo morso e si scioglie in bocca. Divagazioni e ricetta di un’opera d’arte.
Pizza catanese con le olive
Nel mio intimo e “spirituale” peregrinare alla ricerca dei sapori e degli odori della mia Catania (che ahimè ormai non vivo più), mi sono imbattuta in un ricordo. Un guizzo, un pensiero e perché no, anche una voglia. La pizzetta c’aliva. Quella piccola prelibatezza che racchiude il signor pomodoro, il formaggio e le dee olive nere, frutti di uno degli alberi più antichi e importanti per la storia dell’umanità. I bar e i panifici della città del Liotru ne sfornano a centinaia. I banconi strabordano di bontà e di “catanesitudine”. Non so quando sia nata, non so chi sia stato a inventare una simile eccellenza, ma che non si dica che non abbia fatto le opportune ricerche! Invero sono settimane che cerco, chiedo, ma non trovo le sue origini. Rassegnata infine ho deciso di andare di cuore e di pancia. A onor del vero l’ho anche sognata l’altro giorno.
Non so se per un attacco di fame o se per l’attitudine dell”amaru unni m’affissu”. So soltanto, pur odiando il ripetermi, che la pizzetta con le olive è un capolavoro. Sì, qui non si esagera. Chi non l’ha mai mangiata non può neanche lontanamente immaginare quanto sia buona. La pizza catanese con le olive nere si lascia gustare e piace a tutti. Bambini, adolescenti, adulti e anche nonni. Nessuno può resisterle e si narrano le gesta di sventurati o pionieri che a dir si voglia, e dei loro esperimenti in cucina. Ammetto, candidamente, di non essermi ancora avventurata a tal proposito. Vi lascio la ricetta che ho trovato in questo calderone chiamato internet. Voi saggi delucidatemi. Fate sapere a una povera catanese trapiantata in un’altra città come le preparate. Fatemi sognare.
Ricetta per le pizzette catanesi
Ingredienti per 12 pizzette: 500 gr di Farina 0, 15 gr di lievito di birra fresco, 40 gr di zucchero, 50 gr di strutto (serve per rendere l’impasto soffice e può essere sostituito con l’olio anche se l’effetto non sarà lo stesso), 2 cucchiaini di sale e 300 ml di acqua. Per quanto riguarda la farcitura: 200 ml di passata di pomodoro (meglio se fatta in casa), 200 gr di formaggio (mozzarella panetto, ma anche tuma o simili), olio extravergine di oliva, olive rigorosamente nere e origano.
Preparazione. In un recipiente abbastanza grande mescolate la farina, lo zucchero, il lievito (se fresco scioglietelo insieme a un po’ di zucchero), poi lo strutto (al centro dell’impasto) e il sale. Aggiungete l’acqua e impastate fino a ottenere un composto omogeneo. Prendete l’impasto che ormai sarà diventata una pallina e lasciate lievitare nel forno spento con luce accesa per una o due ore. Trascorso il tempo riprendete l’impasto, create delle palline, appiattite leggermente e poggiatele su una teglia con della carta forno per far lievitare per almeno altri 40/60 minuti. A questo punto prendete le vostre 12 pizzette (se è il caso appiattitele ancora un po’) e iniziate a condire. Prima la passata di pomodoro condita con olio e origano e cuocete a forno preriscaldato statico a 225° per 20 minuti circa. Aggiungete il formaggio con un po’ di origano, infornate per pochi minuti fino allo scioglimento e servite. NB: aumentando le dosi potreste preparare una pizza classica, ma ricordate: senza aliva non è amore!
Immagine copertina: Agata Lizzio
