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Monte Calvario, l’ex Cava di Biancavilla sarà bonificata

Cava Monte Calvario. Foto di: Recoverweb

L’ex Cava di Monte Calvario a Biancavilla torna protagonista: finalmente sono iniziati i lavori di bonifica della zona dopo tantissimi anni di attese. Diventerà un Parco Urbano grazie alla copertura di terreno vegetale e alla piantumazione finanziati dal ministero dell’Ambiente e dalla Regione Sicilia.

Monte Calvario, iniziati i lavori di bonifica dell’ex Cava biancavillese

Dal 2001, anno in cui è stato riconosciuto come Sito di Interesse Nazionale (SIN), si attendevano i primi lavori di messa in sicurezza e di bonifica della sorgente del minerale killer (circa 25 ettari). Restano comunque più di 4000 abitazioni private estremamente a rischio. Il centro abitato, infatti, è invaso dalla fluoro-edenite, il minerale scoperto cancerogeno rinvenuto a Monte Calvario che per anni è stato estratto per costruire le case nei primi anni ’70. Per le abitazioni e i restanti 305 ettari, secondo quanto affermato dal Sindaco Antonio Bonanno, bisognerà attendere 3 o 4 anni con un progetto in fase di redazione.

Monte Calvario, dagli inizi ad oggi

Quando fu aperta negli anni ’50, la Cava di Monte Calvario a Biancavilla era riuscita a dare alla sua città un’importante materiale da costruzione autoctono. In realtà quella pietra mineraria di origine vulcanica, friabile al tatto, nascondeva un terribile segreto. Simile all’amianto, il fluoro-edenite era cancerogeno. Per diversi decenni gli abitanti di Biancavilla hanno respirato, inconsapevoli, le polveri di questo strano minerale iniziando ad ammalarsi di mesotelioma alla pleura, un tumore associato all’amianto.

Sin Biancavilla Dopo
Progetto di bonifica dell’ex Cava di Monte Calvario a Biancavilla.

Sino agli anni ’80 la Cava di Monte Calvario ha lavorato a pieno ritmo. L’allarme scattò nel 1996, quando il Comune di Biancavilla è stato segnalato come una delle zone più colpite da questo tipo di tumore. Così l’Iss, l’Asp e il Comune di Biancavilla hanno cercato di capire il motivo di questo strano dato. Nel 1998 la notizia del materiale cancerogeno estratto per decenni dalla Cava di Monte Calvario esplose nel piccolo comune catanese. Dopo una chiusura tempestiva della Cava, sono iniziati nel 1999 gli interventi d’emergenza per contrastare la diffusione delle polveri. Si è provveduto ad asfaltare le strade, i parchi e a ricoprire le case costruite con quel materiale per evitare il continuo contagio.

La messa in sicurezza ha diminuito il rischio, ma il pericolo era sempre in agguato. Così si è reso necessario richiedere un importante intervento di bonifica che avrebbe interessato l’ex Cava biancavillese e la cittadina alle pendici dell’Etna. Si procederà inizialmente, quindi, con la bonifica della sorgente, per poi proseguire tra qualche anno con le zone attigue.

Monte Calvario, l’ex Cava di Biancavilla sarà bonificata ultima modifica: 2023-02-28T09:48:08+01:00 da Valentina Friscia

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