Conoscete le Stigghiola? In Italiano stigliole. E’ uno dei piatti tipici della cucina siciliana. Alcuni ne attribuiscono la partenità alla città di Palermo. Ma noi a Catania abbiamo la nostra versione tutta, ovviamente, da arrostire!
Cosa sono le stigghiola?
Catania è patria del buon cibo e soprattutto del cosidetto “Arrusti e mangia” e di specialità ce ne sono parecchie. Carne e polpette di cavallo, puntine, salsiccia semplice e condita, sono tra i più rinomati cibi da strada. Veri e propri regni del piacere del palato e soprattuto del barbeque detto “u cufuni” dove conoscere il cuore della nostra città. Tra queste, appunto, esistono anche le famose stigghiola. L’ingrediente base è composto dalle budella, più pregiate quelle di agnello. Ne esistono anche di bovino, pollo e di capretto. E’ un piatto della cucina povera, composto da pochi, ma fondamentali elementi. Nonostante il loro nome latino (extiliola-intestino) pare che i primi a saperli cucinare furono i greci. Importate in Sicilia durante le varie invasioni, sono arrivate sulle nostre tavole.
Come si preparano le stigghiola?
A guardarle sono dei semplici e morbidi vermicelli. Vengono utilizzati pochi ingredienti: budella di agnello o capretto, limoni, prezzemolo, cipolla lunga, sale e pepe. Ecco una breve ricetta per cucinarle con un procedimento abbastanza semplice:
- incidere il budello per lungo;
- lasciarle a sgrassare con limone e poi lavarli in abbondante acqua calda corrente;
- asciugarle per bene e lasciarle riposare per qualche minuto;
- prendere della cipolla lunga e sbucciarla, lavarla ed sciugarla;
- prendere del prezzemolo lavarlo ed asciugarlo;
- arrotolare intorno al prezzemolo e alla cipolla, le budella.
- cuocere sulla brace;
- ultimare con una spolverata di sale e pepe.
Un consiglio? E’ meglio sempre rivolgersi al macellaio di fiducia, alcuni sono proprio dei veri artisti dell’intreccio.
Come si cucinano le stigghiole?
Come dicono tra i vicoli della Via Plebiscito dove sono esperti nella cottura, la sua morte è alla brace. Da qui la diatriba del condimento. Secondo alcuni le stigghiola cotte non hanno bisogno di niente. Altri invece le condiscono con il salamarigghiu (salmoriglio). Semplicemente:
- olio d’oliva;
- sale e pepe;
- succo di limone mischiato insieme.
Ma non è finita qui, perchè esiste anche la variate che prevede la sostituzione del limone con l’aceto di vino. In base a dove si mangiano le stigghiole possono trovarsi con uno o l’altro condimento.
Mi raccomando, però non fate cambiamenti, gustatevele così come ve le consegnano: in mezzo ad un bel panino! Non aggiungete altro, godetevi il sapore dell’arte della cucina catanese. Magari accompagnatele con un buon vino rosso locale. Basta trascorrere qualche ora o una serata a Catania, tra via Plebiscito ed il cuore del centro storico, per assaggiare i nostri prodotti, direttamente dalla brace al consumatore. Buon appetito!