I dolci di Carnevale a Catania sono un tripudio di sapori e colori. Il dolce per eccellenza è rappresentato dalle chiacchiere. Ne esistono di vari tipi: fritte, al forno, ricoperte di zucchero a velo, variegate al cioccolato bianco o nero.
Negli ultimi anni sono state introdotte due novità. La prima prevede l’introduzione del pistacchio di Bronte. Il pistacchio può essere inserito nella fase della lavorazione della pasta, conferendo un simpatico colore verde, oppure in aggiunta come glassa, al sapore di pistacchio, alle normali chiacchiere. Per chi non può rinunciare alla dieta nemmeno a Carnevale, esiste la seconda novità. Si tratta delle chiacchiere al forno. L’impasto è lo stesso, ma mentre le classiche vanno fritte in olio di arachidi, quelle al forno prevedono due passaggi. Il primo è una sbollentata in acqua bollente e il secondo la cottura in forno. Per le decorazioni non cambia nulla, largo spazio alla fantasia.
Dolci di Carnvale: tutte le altre bontà di pasticceria
Febbraio è un mese molto importante per la pasticceria catanese. Oltre alle chiacchiere, ci sono anche le faccine di Carnevale. Si tratta di biscotti di pasta frolla, decorati con glassa colorata e divertente. Il sapore delle faccine ricorda quello classico dei biscotti che accompagnano il tè e sono molto amate dai bambini, proprio per i loro colori accesi.
Un altro dolce carnevalesco è rappresentato dalle sfingi o sfincioni, delle frittelle dolci condite con zucchero e cannella oppure col miele aromatizzato alla cannella.
Infine, in alcune pasticcerie sta trovando largo spazio la pignolata. Si tratta di palline fritte disposte a cascata, la cui forma ricorda quella di una pigna (da cui prende il nome). Il dolce ha origini messinesi, ma è apprezzato in tutta la Sicilia, anche nella nostra città.
Il menù per il Carnevale: non solo dolci
Il Carnevale a Catania non è soltanto dolci, ma molto di più. Il menù della festa prevede la pasta che cincu puttusa, una pasta a forma di “fiore” costituita da un grosso maccherone centrale e altri quattro laterali più piccoli. La consistenza è “caddusa“ e questo aiuta a trattenere il condimento, che per il giovedì grasso è rigorosamente con il sugo. Il sugo si fa con la carne: puntine di maiale, salsiccia e carne mista tagliata a pezzi. Un piccolo segreto per rendere il sugo più denso e saporito è l’aggiunta di due ingredienti: le ossa ed il callo sfilazzusu, un pezzo del bovino molto grasso fatto da filamenti.
A Catania siamo golosi e forse dentro ognuno di noi c’è un po’ di Peppe Nappa (Beppe Nappa), la maschera di Carnevale delle Sicilia.