I cittadini randazzesi portano avanti l’idea, la propensione alla bellezza, come la Bottega Orafa. Ciò assume varie declinazioni, pure con l’espansione artistica. Daniele Aldo Sindoni è un abitante di Randazzo che esprime la creatività mediante la pittura. Questi, lungo la via principale del paese, ha adibito il corridoio accanto al suo negozio di abbigliamento come una galleria espositiva.
Come emergono le ispirazioni
Daniele Sindoni, sin da bambino, è rimasto attratto dalla pittura. Dall’infanzia ha dipinto e dalla tenera età ha compreso che colori e pennello costituiscono il suo canale espressivo. Per qualche tempo Daniele ha accantonato la pittura, essendo oberato dal lavoro. Ma da alcuni anni, e in particolar modo durante la pandemia, egli ha ripreso quest’espressione artistica, sentendosi sempre più ispirato. Così Daniele fa conoscere il suo estro sia via social sia esponendo lungo lo spazio antistante il negozio. Il suo quadro Anime ha ottenuto il secondo posto in una premiazione su Facebook. Egli contribuisce a creare e divulgare bellezza a Randazzo, risaltandone la suggestività.
Daniele Sindoni e la sua pittura
Egli concepisce quest’espressione artistica come una passione che parte dalla profondità della sua essenza. I soggetti rappresentati sono in continuo cambiamento. Poiché Daniele vuol esprimere, attraverso la pittura, le parti più profonde di sé, nelle sue creazioni affiora il divenire. Si esprime ciò che di più remoto c’è nel subconscio e tutto parte dall’immaginazione. L’uomo randazzese trae spunto da varie sfaccettature, dalle più evidenti a quelle assolutamente impercettibili. Ciò che lo colpisce di più lo rappresenta ma lo interpreta secondo la sua dimensione inconscia. Negli ultimi tempi egli si è dedicato a rappresentare paesaggi immaginari e metafisici. Una pittura, quindi, che esula da certi canoni e con cui Daniele Sindoni vuol comunicare ciò che sente. L’espressione pittorica costituisce una via di fuga, un mezzo catartico pure per conoscere parti inesplorate di sé.
Come si dispiegano i colori
Si passa dalle tonalità più calde a quelle più scure, fino alle più limpide. Si adoperano molti colori come base, da questi si ricavano molte sfumature. Prima delle varietà cromatiche Daniele costituisce uno strato di colla vinilica e poi impiega i colori, lavorandoli con diversi strumenti. La spatola consente di dar rilievo a forme e varietà cromatiche, la spugna tende a far sfumare queste. Egli inoltre adopera le mani per far fluire il colore; mentre che esso è liquido, lo lavora. In ultimo si ricorre al pennello che dà un effetto conclusivo.
Un’arte astratta, che non si pone pretese raffigurative della realtà, ma dà sfogo alla dimensione onirica, inconscia, metafisica. L’uomo randazzese da giovane è stato più incline verso la pittura realista. Il mutare dei temi rappresentati rispecchia il divenire caratteristico di chi si accosta a qualunque forma di arte e in genere di ciascun essere umano. Daniele Sindoni vuol comunicare con la sua pittura l’importanza della bellezza. Un aspetto da tenere alto costantemente, per via di un’esistenza caratterizzata da molteplici difficoltà. Sindoni afferma che rendere la bellezza fruibile al prossimo è valore aggiunto, oltre a quello intrinseco.