ItCatania ha dato ampio spazio alle botteghe di chi crea con le proprie mani. Il capoluogo etneo è un pullulare di queste realtà. L’artigianato a Catania si dispiega anche all’aperto, lungo i vari mercatini che si organizzano ogni anno. Recentemente si è tenuto l’evento Le pulci di città, con la scoperta di curiosità sempre nuove.
Reuse, connubio tra riciclo e vintage
Manuela Sergi è sempre stata appassionata di creazioni a mano, da 15 anni questa è divenuta una vera e propria attività lavorativa. Ella disponeva di un laboratorio in via Coppola, vicina quindi ad Elisabetta Censabella, chiuso a causa delle ripercussioni economiche legate all’emergenza sanitaria. Così ora Manuela fa conoscere le sue creazioni attraverso i mercatini in giro per la Sicilia, soprattutto nelle località di mare. Una bancarella on the road, come le piace definirla, con realizzazioni mix tra riciclo e vintage. Si tratta degli aspetti che hanno sempre colpito Manuela, facendoli convergere con la sua manualità.
Il materiale più adoperato in assoluto è il disco, che taglia, modella e dipinge, realizzando borse, a cui appiccica frammenti di stoffa, orecchini, agende, orologi dalle più svariate forme. Acquista occhiali in vecchi negozi, bigiotteria dai mercatini e da entrambi stoffe e tessuti con fantasie anni ’70. Si tratta di materiale vintage, che attira Manuela per i colori, i disegni, le forme e lo riutilizza. Riadattando i tessuti, crea borse, fasce modellabili, papillon. Dopo una sistemata, l’artigiana rende disponibili pure gli occhiali e la bigiotteria che reperisce.
Ma l’aspetto più curioso della produzione concerne le borse create con la rotellina del vecchio telefono, appiccicata al tessuto. La scocca, invece, diventa un vaso davvero originale. La produzione Riuse porta avanti una filosofia tanto necessaria quanto contingente. Il riutilizzo di tutti i materiali fruibili, creando arte, è qualcosa da tenere più in considerazione ed ammirare chi la pratica. Il connubio con lo stile vintage riconduce ad un’altra dimensione, fatta di originalità e al contempo di curiosità. Riuse, per la sua autenticità, coglie gli occhi di chi osserva.
Artigianato a Catania: Concetta Anieri
La sua linea è ConArte-Lab, le cui creazioni costituiscono un chiaro richiamo a Madre Natura. Concetta dispone di un appezzamento di terra a Militello in val di Catania, con tante piante di ficodindia.
Se ne taglia la pala, se ne estrae la fibra, si modella e si lascia essiccare. Dopo avviene la pittura, eseguita col pennello e a mano, per realizzare monili vari. Con la fibra essiccata e poi dipinta si creano ciondoli, ornamenti per anelli, orecchini e bracciali. Concetta, con la sua linea ConArte-Lab, tende a realizzare gioielli green ed ecologici. Ella vuol comunicare il suo sentirsi connessa con la natura, un qualcosa cui è giusto protendere maggiormente.
Tra la produzione figurano anche sacchetti di potpourri, con la fibra del ficodindia e la scorza d’arancia, del territorio, da ornamento. La fibra del ficodindia è indicata per i potpourri, poiché molto assorbente e rilascia gradualmente il profumo. Anche Concetta Anieri, per far conoscere le sue creazioni, gira lungo tutta la Sicilia.
L’artigianato a Catania è un mondo così vasto che si tende sempre e scoprire qualcosa di nuovo. E’ un aspetto di cui vale assolutamente la pena raccontare, propenso sempre all’espansione e al divenire.
