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LO SAPEVI CHE NOI CATANESI

Acitazzu, ricordi d’infanzia di un fiore che si succhia

Acitazzu. Foto di: By Alessandro Grussu Is Marked With Cc By Nc Sa 2.0.

La primavera a Catania ha il sapore dell’Acetosella gialla (conosciuto nella città col nome di Acitazzu), fiore spontaneo che ricopre intere distese di terreno in zone prevalentemente ombrose ma in Sicilia anche assolate. Chi da bambini non ha mai succhiato lo stelo di questo particolare fiore giallo? Incuriositi da quel sapore leggermente acidognolo (da esso proviene il suo nome) abbiamo trascorso interi pomeriggi ad assaporare quel succo bianco, quasi trasparente, e a domandarci come fosse possibile tutto ciò. Questo fiore delicato, infatti, nasconde proprietà benefiche ed ha alle sue spalle una storia singolare.

Foto Di Valentina Friscia
Acitazzu a Catania. Foto di: Valentina Friscia

L’Acetosella è nota in Sicilia con tantissimi nomi che variano in base alla zona: Aira e duci, Acitazzu, Iauradduci, Trifogghiu acitusu, Sucameli. Durante le forti piogge e nelle giornate ventose il fiore si ripiega su se stesso, quasi a volersi proteggere. Fiorisce tra gennaio e marzo e con il suo profumo soave caratterizza l’inizio della primavera in Sicilia. Ama i terreni fertili e gli spazi ricchi di umidità.

Acetosella gialla diventa Acitazzu: dall’Africa fino in Sicilia

Originaria dell’Africa, esisteva sia la pianta femmina che la pianta maschio. Fu introdotta nel 1806 a Malta da una signora inglese che volle donarla al frate Giacinto, botanico locale. Esso portò in Italia l’esemplare maschio convinto che non sarebbe stato in grado di riprodursi da solo. Ma il frate non pensava che la pianta si sarebbe adattata così in fretta all’ambiente italiano: divenne ermafrodita e l’Acitazzu iniziò a riprodursi per via vegetativa (cioè attraverso i suoi bulbilli). In meno di 50 anni si propagò nell’intera penisola.

I siciliani dell’800 capirono immediatamente che con l’Acetosella gialla si potessero ottenere effetti benefici. Iniziarono a masticare i suoi bulbilli radicali (Patateddi) crudi, dopo averli separati dell’involucro che li ricopre.

By Napocesco Is Marked With Cc By Nc Sa 2.0.
I primi Acitazzi della stagione. Foto di: by Napocesco is marked with CC BY-NC-SA 2.0.

Acitazzu: le proprietà

Gli infusi di Acetosella gialla erano i più diffusi: avevano importanti effetti diuretici per il corpo. Da quando questo fiore entrò nell’Isola, è riuscito a insediarsi nella medicina tradizionale siciliana. Le sue foglie un tempo venivano utilizzate per contrastare le malattie al cuore. Il fiore è da sempre stato “succhiato”, ma non bisogna mai esagerare. Questo perché contiene alte dosi di acido ossalico, proprio come altri vegetali fra cui kiwi, spinaci, rabarbaro. Se però viene consumato insieme al sale, l’effetto dell’acido viene limitato.

Credits immagine di copertina: Alessandro Grussu is marked with CC BY-NC-SA 2.0.

Acitazzu, ricordi d’infanzia di un fiore che si succhia ultima modifica: 2022-04-01T09:00:00+02:00 da Valentina Friscia

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