Triacapasta: i fagioli freschi della cucina catanese

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Triacapasta: i fagioli freschi della cucina catanese

Fagioli usati per la triacapasta

Sei catanese se sai cos’è la Triacapasta! Con questo nome nel dialetto della nostra città, si indica la pasta con i fagioli freschi. Potremmo definirla la versione estiva della classica pasta e fagioli, ma molto più saporita. In questo periodo tutti i banchi dei mercati offrono questa gustosa varietà di fagioli dal guscio rosso acceso.

Come si cucina la triacapasta?

I fagioli,  come tutti i legumi, prima di essere consumati vanno lavati sotto l’acqua corrente. Nel caso della triacapasta, i fagioli vanno prima sgusciati e poi puliti. Dopo di che si può procedere alla  cottura.
Come abbiamo fatto per la pasta che taddi, una mattina, siamo riscesi alla “piscaria” e abbiamo chiesto alla Sig.ra Anna Concetta come si prepara un buon piatto di triaca pasta.

Gli ingredienti che ci occorrono sono: fagioli freschi sgusciati, una cipolla bianca, qualche foglia di sedano, carote tagliate a rondelle, pomodoro fresco sbucciato, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe.

Il procedimento è semplicissimo. Mettere tutti gli ingredienti in una pentola e portare a ebollizione. Quando i fagioli sono semi cotti, buttare la pasta ed aspettare la cottura. Prima di servire, condire con un filo d’olio extra vergine d’oliva. I fagioli così cucinanti sono ottimi anche come zuppa. In quel caso si consiglia di accompagnarla con un pezzo di buon pane catanese

Triacapasta

La Triacapasta (pasta e fagioli)

Condimenti alternativi della triaca pasta

La triacapasta è una zuppa che ha tante versioni. Quella un più mistica prevede l’aggiunta dell‘olio Santo al posto dell’olio extravergine d’oliva. L’olio santo è l’olio piccante ricavato dalla macerazione dei peperoncini. Una ricetta più dell’introterra del catanese, prevede anche l’aggiunta della cucuzza dei 40 ionna, la zucchina tipica del periodo estivo. La zucchina, pulita e sbucciata viene messa nella pentola di cottura insieme agli altri ingredienti. Non ultimo è possibile congelare i fagioli freschi in bustine di plastica e conservarli per poter gustare la triacapasta anche in inverno. In questo caso, si potrà aggiungere un pò di cavolfiore che darà una maggiore cremosità al piatto.

La triaca pasta fa bene all’intestino

Come tutti i legumi, anche la triaca, ha un elevato contenuto proteico. In particolare, nella triacapasta vi è una doppia razione di carboidrati, contenuti sia nella pasta che nei fagioli. Non mancano le proteine, le fibre e le vitamine del gruppo B, che se abbinate ai cereali apportano un ottimo valore nutritivo e permettono un buon funzionamento dell’intestino. I legumi freschi possono essere mangiati anche senza pasta, garantendo comunque un elevato apporto di calcio, potassio, ferro e fosforo. Ma con la pasta…. è tutta un’altra storia!

Fagioli crudi

Fagioli crudi e sgusciati

Piccole curiosità derivanti dal termini triaca

Come abbiamo detto la triaca è il termine dialettale catanese per indicare i fagioli freschi. Da questa parola, deriva anche un aggettivo “triacusu“. Possiamo tradurlo in spocchioso, persona piena di boria. Inoltre, un detto tipico è l’espressione: “basta nun fari triacache in italiano, potremmo tradurlo in: “Smettila di dire bugie troppo grosse“. Sicuramente, in nessuno dei due casi l’accezione è molto positiva.
Il termine triaca nell’Ottocento veniva utilizzato per denominare un particolare medicamento: un intruglio, un composto di vari ingredienti che pare avesse tantissime proprietà curative. Intanto, pensiamo a curare lo stomaco con un bel piatto di triacapasta e buon appetito a tutti!

 

Triacapasta: i fagioli freschi della cucina catanese ultima modifica: 2019-07-17T10:50:22+02:00 da Cavaleri Francesca

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